Marcus camminava sul terreno umido e sporco dell'attrezzata fogna nonché città di Rinata. Il suo pesto mantello nero – come il resto del suo abbigliamento – strisciava a terra trascinando con sé della sporcizia, mentre sottobraccio teneva la sua maschera da medico. Nessuno seppe mai spiegare il motivo di indossare un mantello troppo lungo per la sua persona, ma non si poteva negare che gli conferisse un'aria imponente, ottima per sottolineare la sua figura di rilievo tra i rinati.
Il Patron guardava suo nipote Morgan con impazienza.
Si voltò verso di lui cessando la camminata.
Mise i piedi paralleli uno vicino all'altro, ma la posizione risultò scomoda per cui spostò leggermente in avanti il piede destro, facendo peso solo sul sinistro. Stava aspettando che il nipote finisse di indossare la maschera.
Una volta che un nuovo rinato giungeva nella città sotterranea, avrebbe scoperto tutta la storia del popolo e della città indossata per la prima volta la maschera: essa diventava parte integrante di lui, fonte della sua psiche e del suo spirito.
«La nostra missione è semplice e chiara.» disse a Morgan. «In teoria, tu non dovresti essere qui, il Boia ha preso voi tre per errore. Tu eri destinato a diventare il nuovo Patron, il nuovo successore di Rinata, ma purtroppo un errore ha cambiato le carte in tavola.»
«Non servirà alcun nuovo Patron se lo Speciale riuscirà nella sua vendetta. Solo nel caso in cui egli venisse sconfitto servirebbe un nuovo Patron, egli si sacrificherebbe come hai fatto tu così da far rinascere lo Speciale. Questa volta sarà diverso.» rispose Morgan.
«Gabil è l'ultimo Speciale rimasto, tutti gli altri sono stati sconfitti e molti hanno rifiutato la loro carica. Se lui sarà sconfitto, vivremo in un incubo.»
«Ma, nel caso in cui venisse sconfitto, non tornerebbe qui a Rinata per un decennio?»
«C'è la possibilità che egli venga sconfitto definitivamente, allora il Prescelto diventerebbe il futuro Speciale, ma solitamente i Prescelti rifiutano anche con il suicidio di diventare Speciali, per questo Gabil è l'ultimo.»
«Questa volta sarà diverso.» ribadì il primogenito degli High. «Nessun Prescelto sarà in grado di fermare lo Speciale, non ci sarà bisogno di alcun Patron per la prossima vendetta.»
Marcus, però, conosceva bene la profezia. Sebbene Morgan fosse stato messo al corrente di tutto, non possedeva l'esperienza di suo zio.
I due si guardarono per qualche attimo: dovevano capire cosa fare.
Morgan era seduto su una brandina, il suo letto, rinchiuso tra quattro sporche e scure mura: la sua stanza. Teneva le gambe leggermente divaricate, il busto proteso in avanti e i gomiti poggiati sulle ginocchia. Con una mano si carezzava il mento notando come un sottile strato di barba gli fosse cresciuta in breve tempo, aveva accorciato la sua peluria facciale il giorno precedente... a Rinata non avrebbe più avuto la possibilità di farlo... tutti i rinati risorgevano con le stesse sembianze con le quali erano entrati: non cambiavano.
Marcus conosceva la profezia, sapeva chi fosse il Prescelto e conosceva le sue capacità... sapeva inoltre dell'anima impazzita: sapeva cosa dovesse essere fatto.
«È il momento?» domandò allora Morgan.
«Penso di sì. Prima lo facciamo meglio è, anche se non siamo sicuri che ci servirà.» rispose il Patron.
Dopo una breve pausa, Morgan riprese il discorso senza alzare la testa e a bassa voce: «È proprio necessario?»
«Non avere pietà, nipote, non averne per nessuno. Riuiugciouriucho! Ricorda lo scopo dei rinati: purificare il mondo! Il mondo sano non è fatto per i sentimenti, né per i peccati mondani, l'unico modo per purificare l'umanità è sterminarla.»
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La Vendetta dello Speciale
HorrorUna vecchia e antica leggenda narra che un giorno, esattamente dieci anni dopo la sua morte, un bambino sarebbe per sempre rinato e avrebbe compiuto la sua vendetta contro la crudeltà del genere umano. Il suo nome? Lo Speciale, l'ultimo Speciale. Ne...