3 - Gli High

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Nonostante la ridotta estensione della cittadina, Middletown era divisa in quattro aree: l'area Nord, Sud, Est e Ovest. A loro volta, queste erano ordinate in quartieri formati da un massimo di quattro abitazioni; esse non erano collegate tra loro, ma si affacciavano tutte su un ampio giardino centrale, sempre ben curato e fiorito nei mesi caldi, ma ricoperto da secche foglie arancioni e circondato da spogli alberi nei mesi più freddi. La casa dei Buster era situata nell'area ovest, nel quartiere Middle17, uno dei quartieri più piccoli del paese, nonostante fosse formato da ben quattro abitazioni: casa Buster, casa High, casa Nous e una quarta, disabitata da anni. Molti sostenevano di aver visto dei movimenti sospetti e di aver udito dei rumori provenire da quelle mura, ma la maggior parte di queste testimonianze erano solo modi per attirare su di sé le attenzioni, per farsi notare e per dare a Middletown delle caratteristiche misteriose, delle leggende che potevano fruttare per il turismo.

Le quattro case si affacciavano sullo spazioso giardino tanto amato e osservato da Clarence, un luogo magico, ben curato e unico. Qua e là sorgevano degli alti alberi che, dato il periodo, vantavano ancora solo pochissime foglie che andavano a ingiallirsi, mentre il prato, solitamente verde e rigoglioso, era paragonabile a un arancione tappeto di foglie secche che scricchiolavano ed emettevano curiosi suoni quando venivano anche solo accidentalmente calpestate.

In realtà, la parola "giardino" non era totalmente esatta per descrivere quella parte del quartiere: nonostante circondasse e fosse visibile principalmente da quelle quattro abitazioni, era una zona trafficata da numerosi abitanti che passavano per Middle17 e, soprattutto, non era un luogo definito, ma era in comunicazione con le varie strade. Era più definibile come "appezzamento di terreno adibito a riserva naturale" non essendo attraversato da strade o sfruttato in alcun modo. Ciò che più affascinava di quel luogo era un'antica panchina in legno dalle nere giunture metalliche che, viste lateralmente, creavano un armonico motivo a spirale. La seduta era ampia e non solo in lunghezza, sul lato corto arrivano a sedersi anche due persone contemporaneamente e lo schienale, leggermente incurvato, era abbastanza alto e confortevole; il posto perfetto per riposare o rilassarsi o semplicemente per godere la bellezza del paesaggio malgrado l'urbanizzazione.

Casa High era la più vicina a casa Buster, si trattava di una grande villa dalle pareti in chiari mattoni giallastri e dalla porta di un blu così intenso da ricordare il colore del mare profondo; le cornici delle finestre invece, dai vetri sempre curati, erano bianche come il tetto a capanna decorato con simmetrici motivi geometrici curvilinei: messa a confronto con le abitazioni circostanti, sembrava una reggia. Era organizzata in tre piani, ognuno dei quali, molto ampio, presentava cinque stanze: il primo e il terzo livello erano riservati alle camere dei figli, mentre il secondo presentava altre stanze, quali la sala da pranzo, la toilette, il salone, la cucina e la stanza dei signori High.

Come si poteva notare dal lusso della casa, dai lampadari in cristallo, dai tavoli in legno pregiato, dalle mattonelle marmoree e dai tappeti e rivestimenti in raro tessuto esotico, la famiglia High era molto ricca. Erano infatti dei discendenti di una nobile famiglia della contea di Lussville, molto lontana da Middletown sia in chilometri che in usanze e costumi. Martin, il signor High, era il secondogenito del conte e dunque, essendo tagliato fuori dalla successione al trono, decise di lasciare la sua reggia a Lussville per vivere come un ricco cittadino in un paese alla portata di tutti: Middletown. Non si può certo dire la sua vita fu tutta rose e fiori; infatti, il padre stesso per primo era contrario alla sua partenza dato che avrebbe anche portato un certo disonore all'importante nome della famiglia; venne inquadrato come viziato, giramondo, donnaiolo, ma la verità era che lui, come ogni altro reale, era stanco della vita di corte, degli ordini ai quali doveva sottostare e del protocollo che doveva rispettare: voleva essere libero. Sebbene la notizia destò un certo scalpore, come ogni altra temporanea novità, la figura del giovane Martin venne presto dimenticata e questo giovò sia alla corte che all'uomo stesso, che riuscì così a costruire la sua vita.

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