11 - La terra

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I quattro ragazzi si erano separati, ognuno era andato a dormire nel proprio letto, nella propria casa. Non tutti pensavano che fosse l'idea corretta o una decisione sicura: questo serial killer aveva già ucciso nelle loro case, anche se loro erano stati graziati ed erano ancora vivi, ma niente e nessuno gli impediva di tornare a Middle17 e, trovandoli soli e indifesi, non li avrebbe più risparmiati.

Alla fine, avevano preso la decisione di separarsi: se l'assassino fosse entrato in una casa, almeno avrebbe ucciso solo uno di loro e gli altri si sarebbero salvati... e forse sarebbero riusciti a fermare quella serie di omicidi.

Erano le prime luci dell'alba. Clarence non era riuscito a prendere sonno e nemmeno Oliver: il primo era sovrappensiero, mentre il secondo cercava di capire, cercava di formulare un piano, di trovare un filo conduttore.

Janet e Mariah, invece, erano riuscite a dormire, sebbene non nelle migliori condizioni: il sonno di Janet si era interrotto spesso e lei si svegliò prestissimo non riuscendo più a riprendere sonno, mentre Mariah... lei stava ancora dormendo. Poteva sembrare un bene, era riuscita a non rimanere troppo sconvolta; invece, lei era stata obbligata a dormire da forze maggiori.

Nella sua camera buia non entrava un filo di luce e le lenzuola del suo letto, dove lei giaceva, erano scombinate e non la coprivano, ma, nonostante il clima quasi invernale, lei sudava. Goccioline di sudore le scendevano dalla fronte, dalle braccia e da tutto il resto del corpo.

Non era dovuto al caldo, ma all'agitazione.

Il suo corpo si muoveva in preda a spasmi incontrollati, la fronte corrucciata, Mariah si girava e rigirava nel letto come se stesse cercando di fuggire da qualcosa.

Immagini di morte perseguitavano il suo sonno inquieto, rivedeva la morte non solo dei suoi cari, ma anche gli omicidi di tutti gli abitanti di Middletown. Rivedeva sua madre: non era morta di malattia, ma avvelenata dai rinati, o meglio, dal suo stesso padre.

Com'era possibile? Poteva essere la sua famiglia tanto coinvolta nella vendetta?

In quel momento, in quel sogno, tutta la verità venne a galla. Rinata, Alturo, lo Speciale: ogni cosa.

Mariah continuava a sudare, vedeva persone morire davanti ai suoi occhi e lei non poteva fare niente per evitarlo.

Poi, si vide.

Era davanti a una bara nel cimitero deserto di Middletown, davanti a una fossa sotto la statua di un angelo caduto. Recitava una formula proibita in una lingua sconosciuta e poi il suo corpo cominciava a deteriorarsi. I suoi occhi iniziavano a gonfiarsi e ad arrossarsi, finché non uscirono dalle orbite come palline di vetro che rotolavano al suolo. La sua pelle si riempì di buchi, fino a quando non cadde come se stesse facendo la muta, ma, al suo posto, non crebbe nuova pelle, ma il suo corpo divenne rosso, ricoperto da sangue fluido e bruciante. Il suo corpo si deteriorava man mano sempre di più, finché, al suo posto, non comparve lo Speciale. In sottofondo, riecheggiavano urla come le sue. Vicino a lei, una maschera di ferro.

«No!» urlò svegliandosi di soprassalto, ansimava.

Non voglio essere in nuovo Patron, non voglio!

Si alzò in piedi repentina, si era coricata che era ancora vestita, i capelli non erano pettinati.

Piangeva.

Aveva bisogno di aria, doveva riprendere fiato.

In fretta e furia spalancò la porta con l'intenzione di sostare nell'area verde di Middle17; ma, aprendo la porta, trovò davanti a sé una figura conosciuta: un ragazzo mingherlino vestito in modo semplice, ma allo stesso tempo elegante.

La Vendetta dello SpecialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora