32. Adesso sono in bilico.

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                      Pov Clara

Un leggero rumore riecheggia nelle mie orecchie. Non so cosa sia ma mi da un gran fastidio. È un bip continuo senza sosta e sembra che provenga da più lati.

Schiudo leggermente le palpebre con fatica. Avrò un mal di testa forte.

Riesco a scorgere le pareti bianche e spoglie. Non sono nella mia camera.

Quando provo ad alzarmi qualcosa non me lo permette. Ci sono dei lunghi tubi che perforano la mia pelle. 

Vari macchinari mi circondano e il bip fastidioso si scopre essere il battito del mio cuore.

La porta si spalanca di colpo e un'infermiera in divisa entra velocemente in stanza.

Spalanca gli occhi sorpresa appena mi vede.

<<Si è svegliata!>>. Esclama.

Provo parlare a capire perchè sono qui ma non riesco a fare nulla.

Provo a sedermi ma un forte dolore all'anca mi mozza il respiro.

<<Stia ferma>>. Dice l'infermiera avvicinandosi.

Il mio sguardo ricade sulla mia gamba interamente fasciata.

Guardo l'infermiera con paura.

<<Ha avuto un grosso incidente. Ha rischiato di perdere la vita ma per fortuna qualcosa ha attuito il  colpo e solo la tua gamba destra ha subito fratture>>. Socchiudo gli occhi cercando di ricordare ciò che è accaduto.

Il bacio con Susan, il litigio con mia madre, la partenza per il Canada e...

Jasmine.

<<Dov'è?>>. Chiedo alzando d'istinto la voce.

Le mie corde vocali sembrano essersi sbloccate di colpo.

<<Chi?>>. Chiede stranita l'infermiera.

Le immagini si riflettono nella mia mente.

Stavo cercando di uccidermi buttandomi giù da un piccolo scoglio o montagna... poi ho visto Jasmine, ha provato a fermarmi. Io non le ho dato ascolto  e lei si è buttata con me.

<<Jasmine>>. Dico.

<<La sua amica?>> chiede

Annuisco.

L'espressione della donna si contorce e di colpo diventa profondamente triste.

<<Mi risponda! Dov'è Jasmine!>>. Sbotto in preda all'ansia e alla rabbia.

<<Signora stia calma, io...>>. Il bip del mio cuore inizia sempre di più ad accelerare e i macchinari sembrano impazzire.

L'infermiera chiama i suoi due colleghi che si fiondano da me cercando di calmarmi.

Respiro affannosamente.

<<Stia calma>>.

Stai calma, stai calma, stai calma

<<No, No , No , No>>. Inizio ad urlare.

L'infermiera afferra dalla sua tasca una grossa siringa con un ago molto appuntito.

Mi afferra il polso ma mi ritraggo con le poche forze che ho.

<<Fermi! Fermi!>>. Urlo.

<<Lo stiamo facendo per il suo bene!>>. Urla a sua volta l'infermiera.

Kill meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora