23. frutto immaturo

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"la vita e l'assolutsa mancanza d'illusione, e quindi di speranza, sono cose contraddittorie"

            Giacomo Leopardi

                        pov Dean

Non sento più nulla. Il vuoto totale.

Bob è il figlio di Demetra e Ulisse... come è possibile.

<<Perchè ti sei finto morto?>>. chiedo. Non sento neanche più la stretta alla gola.

lui sembra capire che la sua stretta non mi fa più nulla e mi posa a terra.

<<Conosci Sushanna Valava?>>. mi guarda con aria perfida.

<<Si, è mia madre>>. affermo.

<<Quella sgualdrina era la moglie di Ulisse. Tuo padre non sapeva che lei avesse un amante>>. sbotta d'improvviso.  mi paralizzo all'istante.

no, questa è una bugia.

<<cosa vorresti dire>>. mi faccio avanti fronteggiandolo.

<<Tua madre fu incinta di Ulisse prima che tu nascessi e tuo padre non ne sapeva nulla. Lo scoprì solo dopo la tua nascita e la uccise>>. 

la rabbia inizia a ribollirmi nelle vene, dappertutto.

<<No, mia madre è stata uccisa perchè era la migliore amica della mamma delle Evans>>. affermo deciso ma Bob mi fa dubitare di me stesso.

Bob mi scoppia a ridere in faccia.

<<E questo quello che ti hanno fatto credere piccolo Dean?. >> dice tra una risata e l'altra.

<<Il bambino a chi è finito?>>. chiedo arrabbiato. 

mi hanno detto solo una cazzate in questi anni?. non e vero, mia madre non tradirebbe mai mio padre.

porca puttana!.

<<Ce l'hai davanti ai tuoi occhi Dean>>.

faccio fatica a concepire poi e come se un filo mi si collegasse e mi sembra quasi di scoppiare.

<<Tu sei...>>.

<<Sono il tuo fratellastro>>. aggiunge

inizio a scuotere la testa in un no.

non può essere, come è possibile?.

<<Perchè sei scappato?>>. è l'unica domanda che riesco a formulare.

<<Demetra era  diventata  una nuova madre per me ma io cerco di avvicinarmi a tuo padre e divento un suo amico stretto. Sai come è andata a finire tra me e tuo padre. Demetra non vuole mettersi contro tuo padre ma io volevo e mi sono finto morto>>. resto sempre più  scioccato.

Non so cosa rispondere ma ho tutti i nervi e i muscoli fuori controllo.

il mio corpo agisce da solo. Lo afferro per la camicia e gli sferro un pugno dritto sulla mandibola. 

Bob si piega dal dolore e io ne approfitto per scappare via.

**************

Cammino per le strade del Regno Innay mentre il sole ormai sta tramontano.

Qui la gente non si nasconde per come è, ma si comporta da sé stessa.

Essendo passati una decina d'anni avevo scordato che al solito bar c'erano le pettegole mentre  a giocare a carte i soliti tre vecchietti che stanno per abdicare.

Kill meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora