-Bauke- disse il biondo aspettando che il castano lo raggiungesse solo e soltanto perché era rimasto sorpreso di vederlo li. Bauke infatti gli aveva rivelato di essere sempre poco propenso ad uscire spesso di casa e che quando lo face era solo per cose che non poteva assolutamente evitare quindi vederlo li in quel momento era stato un leggero shock.
-dobbiamo parlare- disse ancora il castano serissimo finalmente molto vicino al biondo che lo scrutò a lungo con i suoi occhi azzurri.
-ho fatto qualcosa di sbagliato?- chiese Dakarai preoccupato di quel tono di voce che stava continuando ad utilizzare il castano che aveva difronte.
-spostiamoci da qui- Bauke con calma riprese a camminare e Dakarai in parte preoccupato per la sua gamba lo seguì cercando di mantenere il suo passo nonostante fosse parecchio lento. Bauke si fermò solo una volta che entrambi furono arrivati a quello che era uno degli ingressi che dalla città portava verso il bosco e che era anche il meno frequentato di tutti perché scomodo. Li avrebbero potuto parlare indisturbati.
-che succede? Che ho fatto?-
-sai- iniziò Bauke facendo un profondo respiro per prendere coraggio e dire quelle parole -quando Mary mi ha detto che eravamo due stupidi non le volevo credere, pensavo stesse solo esagerando per farmi fare la prima mossa ma poi ti ho osservato attentamente e ho capito una cosa: Mary ha tremendamente ragione-
-di cosa stai parlando?- domandò davvero confuso Dakarai.
-tu mi piaci e io piaccio a te- disse secco Bauke -quindi perché resti immobile? Credo te ne sia accorto molto prima di me da come mi guardi- e Dakarai rimase completamente sconvolto da quelle parole. Un conto era sapere che entrambi provavano qualcosa l'uno per l'altro con Bauke che non ci era ancora arrivato e un conto era farlo con il castano che lo sapeva perfettamente. Nel primo caso infatti poteva tranquillamente chiudere i suoi sentimenti e abbandonarli, nel secondo anche Bauke poteva muoversi ed era proprio quello che il castano stava facendo.
-è complicato- disse allora Dakarai.
-cosa è complicato? C'è attrazione tra noi non ti basta?- domandò ancora Bauke che voleva aveva una risposta dall'altro ragazzo il più velocemente possibile.
-non è quello. Credimi è meglio non iniziare nulla- cercò di dire Dakarai cercando di essere il più vago possibile in quella situazione.
-è per la mia gamba? Non vuoi farti vedere con uno zoppo?- chiese ancora Bauke con sguardo leggermente rassegnato a quella possibilità.
-la tua gamba non è un fottuto problema...io...non posso è basta okay accetta la mia decisione per favore?-
-sei un coglione lo sia?- sbottò Bauke -ti amo okay? E non ho nessuna intenzione di rinunciare a te ficcatelo in quella testa bacata-
-Bauke...- tentò di protestate Dakarai ma non ci riuscì visto che il castano lo aveva raggiunto e con un bel po' di coraggio lo aveva anche baciato. Quel bacio che Dakarai aveva sognato da tanto tempo e che non riuscì a rifiutare finendo per mettere entrambe le braccia intorno alla vita di Bauke tirandoselo addosso e facendo perdere anche la presa al castano sul suo bastone. In parte disorientato Bauke si aggrappò con forza alle spalle del biondo socchiudendo le labbra per far si di far scontrare la sua lingua con quella di Wilko che se lo tirò ancora più addosso continuando a baciarlo facendo scendere anche una delle sue mani fino al sedere sodo del ragazzo e stringendolo con forza. Bauke non riuscì a trattenere un gemito in parte coperto dalle labbra di Dakarai.
-alla faccia che non potevi- sussurrò Bauke sulle sue labbra sporgendosi ancora per baciarlo nuovamente mentre Dakarai si dava dello stupido da solo per non riuscire a resistere anche se si era ripromesso di farlo -e questo la dice lunga sul fatto che le tue parole non corrispondono a quello che vuoi realmente- continuò il castano che con una delle mani era sceso fino al cavallo dei pantaloni e aveva preso ad accarezzare l'erezione dell'altro ragazzo che gemette tra le sue labbra per quel tocco che non lo stava minimamente aiutando.
-Bauke non giocare con il fuoco- disse serio Dakarai che l'ultima cosa che voleva era veder soffrire il ragazzo che aveva difronte in quel momento ma allo stesso tempo non sarebbe minimamente riuscito a trattenersi se l'altro lo avesse stuzzicato ancora un po'.
-scopami- lo ignorò completamente Bauke strusciandosi su di lui -scopami- ripeté incatenando i suoi occhi ambra in quelli azzurri dell'altro per convincerlo a cedere. Dakarai mandò a quel paese letteralmente tutto in pochi secondi e prese letteralmente in braccio il castano, sorreggendolo dal fondoschiena, per dirigersi verso una parte ben nascosta della foresta dove subito dopo fece aderire la schiena di Bauke su un tronco.
-tu non hai idea di quello che sto per farti- gli disse famelico Dakarai intrappolando le labbra del castano con le sue mentre con calma gli sfilava i pantaloni stando attento alla gamba del ragazzo per non fargli troppo male -e scusa ma non riesco a fare con calma dopo che mi hai mandato in tilt- gli disse ancora e Bauke gemette quando avvertì che l'altro aveva preso a preparalo senza tanti complimenti.
-non voglio le tue dita- riuscì a sussurrare Bauke
-devo prepararti almeno un po' amore- si lasciò sfuggire Dakarai e si accorse della cazzata che aveva fatto dicendo quell'ultima parola quando notò gli occhi di Bauke diventare improvvisamente lucidi. E addio l'idea di dare solo per quella volta quello che voleva al castano. Dopo quella parola non poteva essere solo una scopata e basta.
-vedi che mi ami- sussurrò Bauke sulle sue labbra tra un gemito e l'altro -perché non volevi lasciarti andare prima? Voglio la verità, tra noi ci deve essere sempre e solo la verità- e Dakarai si sentì tremendamente male perché stava per mentire al ragazzo che aveva difronte solo per renderlo felice e forse per rendere per un po' felice anche se stesso.
-perché ho avuto tante altre storie con altri ragazzi-
-ora sei mio Wilko- disse serio Bauke -solo mio- si aprì poi in un bellissimo sorriso prima di urlare dal piacere perché Dakarai aveva sostituito le dita con il suo membro.
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Sotto una maschera
RomantikLa monarchia è caduta, il re e la regina sono morti. Tutto è nelle mani di un'unica persona che però sta cercando solo una cosa, o meglio una persona: il principino che gli è sfuggito quando ha fatto il suo colpo di stato.