Capitolo 6

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-Lorenz! Hanna!- urlò Bauke verso i suoi due fratellastri dopo averli visti correre per casa indemoniati inseguendosi. O meglio Lorenz stava inseguendo la gemella mentre quest'ultima correva per tutta casa e avevano rischiato di far cadere anche Bauke. I due bambini di otto anni però non lo ascoltarono continuando a correre e il castano sospirò.

-per cosa stanno correndo?-

-papà- disse il ragazzo voltandosi e osservando l'uomo che lo aveva appena raggiunto mettendogli una mano sulla spalla destra -come ti senti?- gli chiese poi controllando attentamente l'uomo che non sembrava più pallido come la sera prima.

-sto molto meglio tesoro- rispose l'uomo -riposarmi in questi giorni mi ha fatto bene anche se non volevo ammetterlo- continuò -cos'hanno i tuoi fratelli?-

-non lo so- rispose sinceramente il castano -so solo che Lorenz insegue Hanna- continuò passandosi una mano tra i capelli castani.

-come sempre d'altronde- alzò gli occhi al cielo Darius pronto ad aggiungere altro ma si bloccò guardando la sua seconda moglie mentre entrava in casa tutta felice e contente.

-oh tesoro come ti senti?- domandò Mary e Darius le sorrise.

-come stavo dicendo a Bauke sto meglio e lo stare a riposo mi ha ovviamente aiutato a riprendermi più velocemente. Tu sei contenta per cosa invece?- domandò il castano scrutandola attentamente. La conosceva parecchio bene da sapere che se era così felice doveva esserci qualcosa sotto. Mary sorrise ancora di più guardando verso Bauke.

-sono riuscita a convincerlo-

-eh?- domandò leggermente confuso il ragazzo da quelle parole.

-Wilko- specificò la donna e un piccolo sorriso apparve anche sul volto di Bauke -be' in realtà ho incontrato il nonno e non lui ma diciamo che Zogan è più propenso ad accettare gli inviti a pranzo rispetto al nipote- continuò Mary andando dritta verso la cucina dopo aver lasciato un bacio sulle labbra del marito.

-ehm posso sapere di chi state parlando?- domandò Darius che si ricordava perfettamente chi fosse Zogan ma non si ricordava di aver sentito il primo nome che la moglie aveva detto e non si ricordava nemmeno che Zogan avesse figli, tanto meno nipoti.

-un ragazzo che l'altro giorno mi ha aiutato con i cesti del mercato- disse prontamente Mary -e che non ha accettato il nostro invito a pranzo solo perché si sentiva in colpa a farlo-

-aiuta molta gente in realtà- disse d'un tratto Bauke -mi è capitato più volte di notarlo e aiuta soprattutto il nonno nel suo campo...credevo tu conoscessi Zogan-

-si ma non mi ricordavo avesse un nipote e poi quell'uomo sembra sempre voler stare per fatti suoi. Mi sembra anche strano che abbia accettato sinceramente-

-credo che ormai ci avrà fatto l'abitudine con il nipote che si ritrova. Un ragazzo del genere è ora al momento considerato come sono tutti gli altri della sua età escludendo Bauke- disse Mary andando verso il figlioccio e lasciandogli un bacio sulla guancia.

-non è detto che io sarei come lui se non avessi il problema alle gambe- disse sinceramente il castano storcendo leggermente la bocca.

-ma di certo non saresti scostumato come la restante parte della gente- Mary ritornò verso la cucina per poi guardare il marito negli occhi -in realtà ho usato come scusa il fatto che mi aveva aiutata per invitarlo a pranzo-

-e quale sarebbe la vera ragione?- domandò curioso Darius avvicinandosi alla moglie per aiutarla mentre Bauke corrucciava la fronte curioso di sapere di cosa stesse parlando l'altra.

-be' il nostro piccolo Bauke sembra avere una leggera cotta per Wilko- sorrise la bionda guardando verso il castano in questione che sgranò gli occhi a quelle parole.

-eh? Come...-

-oh- e Darius scoppiò a ridere -sei impossibile nel senso buono del termine Mary- rise ancora lasciandole un bacio sulle labbra mentre Bauke diventava sempre più rosso per l'imbarazzo.

-ohi- protestò il castano guardando i due -non è divertente-

-andiamo tesoro ti piace e sembra che tu non voglia fare la prima mossa-

-forse perché nessuno mi guarda mai considerato come sono ridotto e poi...la scorsa volta non mi ha degnato di uno sguardo- sussurrò il ragazzo -e stava parlando con me anche-

-sono certo che sia solo una tua paranoia questa e lo potrai notare oggi stesso quando parlerete. Non c'è nulla di male se ti piace qualcuno Bauke- disse Darius al figlio con un mezzo sorriso.

-parla quello che per risposarsi ci ha messo anni perché si sentiva in colpa, come se la mamma non volesse saperti felice dopo la sua morte-

-Bauke...-

-tuo figlio ha ragione- disse Mary guardando con sfida il marito -ma allo stesso tempo hai ragione anche tu. Bauke non puoi fasciarti la testa prima ancora di provare e il fatto che non ti abbia guardato può essere dipeso da mille fattori e non solo perché secondo te non potresti piacere a nessuno-

-non è solo secondo me, lo so di per certo e ne avremo la conferma anche oggi a pranzo- scosse la testa Bauke -vado a recuperare i miei fratelli- cercò di chiudere li il discorso il castano andando poi veramente verso la direzione nella quale erano scomparsi i suoi due fratellini con molta calma. Voleva si scappare da Mary e il padre che avrebbero continuato quel discorso per lui senza senso ma allo stesso tempo voleva raggiungere Lorenz e Hanna per avvisarli di quello che era l'arrivo di ospiti per pranzo e di conseguenza di comportarsi bene. Poi ne avrebbe anche approfittato per cercare di capire cosa avesse spinto Lorenza rincorrere la gemella per la casa. Ci mise un bel po' in realtà a trovarli, tutta colpa del fatto che la sua gamba non sembrava voler collaborare con lui più del solito.

-Baukeeeeee- sentì il lamento di Hanna e il ragazzo raggiunse i due bambini di otto anni e vide la sorellina a terra leggermente sporca che stava guardando male il gemello.

-si può sapere perché stavate correndo?- domandò esasperato il castano avvicinandosi ad Hanna per aiutarla ad alzarsi con la mano che non era intenta a sorreggere il suo peso.

-Hanna mi ha preso la spada-

-la spada?- domandò confuso Bauke da quelle parole da parte di Lorenz e vide il bambino indicargli il rametto che la bionda aveva ancora tra le mani.

-volevo giocarci anch'io ai soldati- protestò Hanna mentre Bauke scuoteva la testa divertito.

-avevi voglia di giocare ai soldati, va bene, ma prendere la spada di tuo fratello non è corretto visto che è sua. Potevi dirmelo e ti avrei trovato un'altra spada in modo da poter giocare tutti e due insieme. Ora chiedi scusa a tuo fratello e tu Lorenz chiedi scusa ad Hanna per averla inseguita-

-scusa- dissero in coro i due gemelli e Bauke sorrise.

Sotto una mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora