Dakarai voleva sotterrarsi e l'occhiataccia che lanciò di sbieco a Zogan per poco non fece ridacchiare l'uomo. Come se non bastasse già l'imbarazzo generale che stava provando nel trovarsi in quella casa era anche seduto perfettamente difronte a Bauke e la cosa lo stava completamente mandando in tilt.
-sei un soldato?- Dakarai voltò lo sguardo verso il bambino che era seduto al suo fianco perfettamente difronte alla gemella che invece stava guardando Bauke che le stava mettendo un tovagliolo intorno al collo per non farle sporcare l'ennesimo vestito quel giorno.
-Lorenz- protestò proprio Bauke -che domande sono queste!-
-oh no- rispose invece Dakarai felice di avere un modo per non guardare verso il ragazzo che gli interessava. -lavoro nei campi di mio nonno-
-ah...quindi non sai usare una spada- disse mogio il bambino e a Dakarai venne da sorridere.
-be'...non posso dire di essere un soldato ma qualcosina la so- ed era la verità visto che si era imposto di imparare da solo almeno le basi osservando i soldati reali che si allenavano quando portava loro le provviste. Era il principe di quel regno infondo quindi qualcosa la doveva pur sapere.
-davvero?- domandò Lorenz quasi con occhi sgranati per la contentezza attirando definitivamente l'attenzione della gemella mentre quella di Bauke non l'avevano persa per nemmeno un istante.
-si, non posso dire di essere bravo però. Volevi fare qualcosa?-
-mi insegni?-
-quanti anni hai?- chiese invece Dakarai osservando attentamente il bambino.
-otto! Ma sono grande io- e Dakarai sorrise verso il bambino scompigliandogli leggermente i capelli con il cuore di Bauke che si sciolse letteralmente a quella vista.
-ti posso insegnare qualche postura se vuoi, solo per non farti male mentre giochi- disse serio Dakarai visto che lui le cazzate con le posture le aveva fatte ed era meglio che quel bambino non si facesse male.
-anche a me- disse prontamente Hanna.
-va bene, dopo pranzo vi insegno qualcosa- si trovò a dire Dakarai sorridendo alla bambina evitando di guardare nuovamente verso Bauke.
-con le spade vere?- domandò ancora Lorenz.
-certo che no, siete troppo piccoli per quelle- disse prontamente Dakarai anticipando senza saperlo le parole di Bauke che in quel momento iniziava a sentirsi un po' inutile. Lui non sarebbe mai riuscito a fare qualcosa del genere per i fratellini.
-bambini non date troppo fastidio- disse prontamente Mary preoccupata.
-non danno fastidio Mary- disse invece Dakarai sorridendo alla donna -anzi potrei divertirmi anche-
-oh si a fare il bambino a tua volta- ridacchiò Zogan.
-nonno- protestò il ragazzo facendolo ridere ancora di più.
-la mia non era una critica visto che sei sempre stato fin troppo ligio al dovere Wilko-
-scusa la domanda Zogan ma quando ti sei sposato?- domandò Darius dal nulla -non mi ricordavo lo fossi-
-oh ma tranquillo, diciamo che ho un po' preso alla sprovvista tutti. Non mi sono propriamente sposato legalmente se è quello che mi stai chiedendo...semplicemente ho scoperto di avere una figlia che non sapevo di avere e che a sua volta aveva avuto un figlio del quale mi sono preso cura come non ho potuto fare per lei- spiegò l'uomo quella che era la bugia che insieme a Dakarai avevano inventato per poter spiegare la sua presenza li -e no, non è di questa città ma di un villaggio limitrofo- aggiunse ancora per evitare una seconda domanda-
-oh ecco perché sembrava che nessuno sapesse niente- annuì Darius che era stato completamente convinto da quelle parole come tutti del resto. Nessuno aveva mai dubitato delle parole di Zogan ed era anche grazie a ciò che Dakarai era certo di essere al sicuro con l'uomo.
-quanti anni hai Wilko- domandò dopo un po' Mary curiosa.
-ventiquattro- rispose il ragazzo tranquillamente. Certo Zogan gli aveva cambiato il giorno del compleanno, perché festeggiarlo lo stesso giorno di quello del principino anche se con solo due persone avrebbe attirato troppo l'attenzione su di loro ed era l'ultima cosa che volevano.
-oh ne hai di meno del fratellone- disse ridacchiando Lorenz -ma sembri più grande-
-grazie tante- borbottò Bauke alzando gli occhi al cielo per quel commento anche se doveva ammettere che a sua volta aveva creduto che il biondo fosse più grande di lui.
-secondo me è colpa della massa di muscoli che ho perché lavoro nei campi- disse Dakarai cercando di trovare un modo per sistemare quella situazione.
-colpa? Vuoi dire grazie- rise Zogan.
-nonno per favore- sbuffò Dakarai che chiuse un momento gli occhi, voleva solo poter calmare il suo cuore perché ovviamente prima aveva fatto il madornale errore di guardare negli occhi Bauke e ci si era perso per un po' in quei pozzi d'ambra.
-però devi ammettere che tuo nonno ha ragione- disse Darius al biondo -il fisico aiuta a trovare una bella ragazza-
-PAPÀ- quasi urlò Bauke per quel commento sentendosi anche leggermente preso in giro da quelle parole: non solo il padre sapeva perfettamente che lui un corpo del genere non l'avrebbe mai avuto ma allo stesso tempo stava facendo quel commento in direzione del ragazzo che gli piaceva e l'uomo lo sapeva perfettamente.
-ehm non è nel mio intento sinceramente- disse leggermente impacciato Dakarai evitando di dire quello che pensava e cioè che l'unica attenzione che voleva attirare era quella del figlio dell'uomo che aveva fatto quel commento.
-vero, a Wilko piacciono i ragazzi- se ne uscì dal nulla Zogan ridacchiando e facendo diventare completamente rosso il principe.
-NONNO!- protestò infatti il biondo guardandolo storto senza accorgersi di aver fatto sgranare gli occhi anche a Bauke che fu però prontissimo a mettere su un'espressione indifferente a quelle parole.
-che c'è? È la verità per cosa protesti. Non c'è niente di male se preferisci la compagnia maschile a quella femminile- continuò imperterrito l'uomo mentre Mary aveva lanciato uno sguardo d'intesa con Darius: Bauke quindi poteva avere qualche possibilità. Era stato proprio per quel motivo che Darius aveva fatto volontariamente quel commento sulle ragazze cogliendo la palla al balzo visto la loro conversazione.
STAI LEGGENDO
Sotto una maschera
RomanceLa monarchia è caduta, il re e la regina sono morti. Tutto è nelle mani di un'unica persona che però sta cercando solo una cosa, o meglio una persona: il principino che gli è sfuggito quando ha fatto il suo colpo di stato.