-WILKO- il biondo si girò di scatto verso Bauke che lo stava guardando leggermente preoccupato prima di stringergli una mano -stai bene?-
-no- rispose sinceramente Dakarai guardando verso il campo di grano completamente bruciato. Non era il primo campo che in quei sei mesi da quando il governatore Kismi aveva annunciato di voler avere il principe Dakarai veniva bruciato. A pagarne le spese del mancato ritrovamento del principe erano sempre i poveri cittadini che anche solo sospettati di essere dalla parte del principino avevano la vita rovinata.
-amore non è colpa tua- sussurrò Bauke avendo notato dove era finito lo sguardo del suo ragazzo e accarezzandogli il dorso della mano -non puoi farci nulla-
-mi fa sentire impotente e inutile- sussurrò Dakarai con una voglia matta di dire a quello che ormai da cinque mesi era il suo ragazzo di essere il principe che il governatore stava cercando ma non poteva farlo. Doveva scegliere tra l'essere sincero con Bauke e metterlo in pericolo o mentirgli e tenerlo al sicuro e per lui la scelta migliore era di gran lunga la seconda. Bauke non doveva soffrire per colpa sua. Zogan concordava con lui e ultimamente l'uomo aveva preso a controllarlo anche più da vicino perché aveva paura che potesse venirgli la malsana idea di andarsi a consegnare a Kismi. E Dakarai doveva ammettere che quell'idea gli era passata in mente più volte e stava succedendo la stessa cosa anche in quel momento.
-non possiamo fare niente, fino a quando il principe sarà a piede libero il governatore prenderà provvedimenti con chiunque lo aiuti a nascondersi-
-e anche con gente innocente che non sa nulla del principe ma viene coinvolta ingiustamente-
-non puoi saperlo-
-ma me lo sento amore- sussurrò Dakarai lasciando un bacio sulla guancia di Bauke riprendendo a camminare al suo fianco -come va la gamba-
-va alla grande tanto che credo di poterti cavalcare proprio come ho fatto ieri- rise Bauke e vide lo sguardo del suo ragazzo farsi leggermente lucido per l'eccitazione, sapeva infatti Bauke che Wilko adorava eccome stare sdraiato e vederlo mentre dettava il ritmo.
-non sforzarla- sussurrò solo Dakarai riprendendosi dalla visione di Bauke su di lui che aveva avuto e che ovviamente l'aveva fatto eccitare più del dovuto e Bauke rise al suo fianco, dio se Dakarai amava quella risata.
-oh ma guarda chi c'è- i due ragazzi guardarono verso dei loro coetanei che da quando era diventata ufficiale la loro relazione non avevano fatto altro che punzecchiarli.
-cosa volete?- chiese esasperato Dakarai stringendo forte la mano di Bauke.
-vedere quanto ci metterete a lasciarvi. Non potete davvero durare per sempre e tu non sei un tipo da relazione seria- disse sempre Bob indicando con il dito verso Dakarai che sbuffò.
-solo perché con te è stata solo una sera e basta non puoi credere che sia lo stesso con tutti- sbottò Dakarai che aveva detto a Bauke il nome di tutti quelli con cui era stato, anche solo una notte. Su quello aveva voluto essere il più sincero possibile e Bauke anche se all'inizio ne era rimasto sconvolto in parte lo aveva poi ringraziato perché in quel modo sapeva che non avrebbe mai avuto brutte sorprese.
-ci sarà di sicuro qualche cosa che uscirà prima o poi e vi farà lasciare- disse ridacchiando Hugo, altro ragazzo con il quale Dakarai era stato e che a sua volta non l'aveva presa bene quella situazione.
-mi dispiace per voi ma io e Wilko non abbiamo segreti- disse soddisfatto Bauke, soddisfatto perché poteva vantarsi di quella cosa.
-ah davvero? Nemmeno uno?- domandò sorpreso Bob.
-nemmeno uno- confermò Bauke mentre Dakarai iniziava a sudare freddo perché Bob lo stava osservando fin troppo attentamente.
-forse tu ma il tuo ragazzo non sta rispondendo- disse infatti Bob continuando a fissare il biondo e Bauke si voltò di scatto verso di lui.
-andiamo digli la verità a torniamo a casa- sussurrò Bauke verso il suo ragazzo che però distolse lo sguardo.
-bingo- ridacchiò Hugo -quella faccia da colpevole mi piace-
-Wilko?- domandò titubante Bauke -tu non hai segreti con me, mi ha sempre detto tutto- sussurrò poi il castano sperando che Hugo ci avesse visto male.
-ecco...-
-lo sapevo- rise Bob con Hugo che lo imitava -ha dei segreti con te- e Bauke voleva sprofondare. Dov'era finito il loro dirsi tutta la verità che si erano promessi?
-seriamente? Mi avevi promesso che non mi avresti mai mentito!- protestò Bauke con gli occhi lucidi cercando di ignorare gli altri due li presenti che avevano anche preso a fargli il verso.
-Bauke io...è una cosa che...non posso ecco- sussurrò Dakarai maledicendosi da solo per non essere mai stato bravo a nascondere per bene le sue espressioni.
-sono il tuo ragazzo, da cinque mesi- continuò Bauke con le lacrime agli occhi -e hai continuato a mentirmi per tutto questo tempo?-
-ti avevo detto che non potevo cazzo- sbottò Dakarai esasperato da tutta quella situazione per poi voltarsi con sguardo furente verso Bob e Hugo -e voi due sparite-
-calmati- rise Hugo -tanto vi siete lasciati immagino...sai dove trovarci se hai bisogno- gli fece l'occhiolino e andò via insieme a Bobo.
-Wilko tu...mi avevi promesso che non mi avresti mai mentito e invece lo hai fatto, lo hai sempre fatto maledizione!-
-come ti ho anche detto prima ti avevo avvisato cinque mesi fa ma tu non hai voluto sentire ragioni e ti sei fiondato su di me facendomi perdere completamente la testa. Ho sempre avuto poco autocontrollo quando si trattava di te e averti spalmato addosso in quel modo io...-
-ora la colpa è mia? Davvero? Mi menti per mesi mentre io sono sempre stato un libro aperto con te e la colpa è mia? Sparisci dalla mia vista Wilko- sbottò Bauke -non voglio avere niente a che fare con te- e sciogliendo la mano che fino a poco prima era stata legata a quella del biondo Bauke si incamminò zoppicante verso quella che era la sua casa. Dakarai lasciò che una lacrima gli solcasse il volto prima di osservare il campo di grano distrutto e prendere la sua decisione.
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Sotto una maschera
RomanceLa monarchia è caduta, il re e la regina sono morti. Tutto è nelle mani di un'unica persona che però sta cercando solo una cosa, o meglio una persona: il principino che gli è sfuggito quando ha fatto il suo colpo di stato.