Capitolo 40 - Elizabeth

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"Oggi sarà una bella giornata" continuo a ripetermi da quando mi sono svegliata. È il giorno di Beverly, 19 anni si compiono una sola volta nella vita. Stanotte Alyssa si è fermata da me a dormire dopo aver passato l'intera serata ai fornelli. Il nostro lavoro ha prodotto due bellissime torte, una a tre piani ricoperta di ciuffi di panna rosa alla fragola con al centro due candeline a forma di numero, e l'altra è una crostata alla frutta, la preferita di Bev. Dopo una sostanziosa colazione ci mettiamo all'opera per organizzare la festicciola a sorpresa. "Ciao ragazze" ci raggiunge mia mamma in cucina con due grossi scatoloni in mano. Abbraccia Alyssa, ormai una di famiglia, e mi da un bacio sulla guancia. "Guardate qui cosa ho preso! Ho trovato tutto al negozietto qui di fronte di Mary" dice mostrandoci il suo bottino. Abbiamo tutto il necessario per una festa con i fiocchi, Mary non delude mai. Inizio ad appendere gli striscioni al soffitto mentre Alyssa aiuta mamma ad apparecchiare la tavola. Faremo un semplice pranzo, io, le mie amiche e le nostre famiglie. I nostri genitori sono diventati buoni amici fin da subito e a volte ci piace riunirci tutti insieme per passare del tempo in compagnia. Beverly arriva a casa mia con la sua famiglia verso mezzogiorno, seguiti dai signori Stevens, i genitori di Alyssa. Pranziamo in tranquillità, tra risate e ricordi d'infanzia. Mi serviva passare del tempo con le persone che amo, per liberare la mente da tutti i pensieri negativi. Questi momenti sono preziosi e mi riempiono il cuore di amore e gioia. Dopo lo squisito arrosto preparato dalla signora Stevens, è arrivato il momento della torta e dei regali. Beverly è rimasta entusiasta della sorpresa e quando le ho dato in regalo il nuovo disco degli Arctic Monkeys è saltata dalla gioia: ha un debole per questa band. Alyssa e la sua famiglia le hanno regalato una bellissima collana in argento, mentre i miei genitori una graziosa borsetta di pelle ambrata. Passiamo il resto della giornata a giocare a diversi giochi da tavolo, accendendo una vera e propria competizione. Vinco quasi tutte le partite, ho un certo talento per queste cose in aggiunta alla mia voglia incontrollata di vincere. Perdere, in qualunque ambito, mi fa sentire debole e fatico ad accettarlo. A fine giornata vengo eletta miss Monopoli, per essere entrata in possesso delle proprietà di tutti, e in testa mi hanno messo una stupida coroncina che ho poi mollato a Beverly rincorrendola per la casa. Prima di lasciarci è d'obbligo scattare delle foto per ricordo. Ci schieriamo in giardino e, incapaci di rimanere serie per più di un secondo, i nostri genitori devono rassegnarsi alle nostre facce buffe. Guardo le foto e penso che siano perfette così. Siamo noi tre, noi stesse.

È da qualche mese che ho iniziato a scrivere il mio diario personale. Mi ha aiutato molto nei momenti in cui credevo di non farcela più, per poter buttare fuori tutto ciò che provavo dentro e non potevo raccontare a nessun altro. Da quel giorno non ho mai smesso. Mi faccio un bagno caldo rigenerante e, mentre aspetto che si asciughino i capelli, prendo il mio diario dal cassetto del comodino e inizio a scrivere.

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