Capitolo 20 - Elizabeth

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"Eccovi qua ragazze, prima di iniziare vorrei presentarvi il nostro nuovo acquisto". Sento tutti gli occhi puntati su di me e un velo di imbarazzo mi arrossisce le guance. "Sono molto felice che ti sia unita a noi Elizabeth, sono sicuro ti integrerai in un attimo. Iniziate con dei palleggi a gruppi di 4 alternandovi, così da aver modo di conoscervi meglio". E così ci dividiamo e iniziamo a passarci la palla. Subito sento l'adrenalina scorrermi nelle vene e qualunque dubbio avessi riguardo alla mia scelta svanisce. Pian piano imparo a conoscere le mie nuove compagne. Il libero è una certa Marianne, una ragazza di un anno più giovane di me, bassina di statura ma agile. Le due schiacciatrici sono una ragazza alta quasi un metro ottanta di nome Scarlett, ottima a muro, e una tale Ember, piuttosto taciturna e poco propensa a fare amicizia, cui però ho scoperto essere una buona schiacciatrice laterale. Paige è il fulcro della difesa della squadra e tiene in gioco quasi tutte le palle. Con il mio ingresso in squadra prendo il mio vecchio ruolo di centrale e sono entusiasta quando scopro che la palleggiatrice è proprio Jasmine. Ho trovato da subito una certa sintonia con lei, fondamentale tra alzatore e schiacciatore. Questa è la squadra titolare, mentre le altre ragazze, quasi tutte dei primi tre anni, si allenano per diventare più forti e ambire al ruolo di titolare. A giudicare dalle prime impressioni trovo il gruppo molto coeso e un clima di armonia e cordialità popola la palestra. Nessuna rivalità tossica, ma solo sana voglia di competizione e di divertimento. Passiamo alle ricezioni, allenandoci sul bagher e sul posizionamento delle gambe per avere maggiore stabilità. I miei movimenti sono leggeri e veloci, mi sento bene come non mai. Il coach si congratula con me per le ottime ricezioni e nel mentre ne approfitto per osservare meglio le mie compagne. Voglio scoprirne i punti di forza e le debolezze, così da capire come comportarmi con loro in partita. Conoscere gli elementi con cui giochi è la chiave di questo sport. "Bene, riunitevi per favore!" ci richiama il coach Moore. "Stanno arrivando i ragazzi e con il prof. Lee abbiamo deciso di organizzare un torneo 3 contro 3 misto". Sento dei gridolini eccitati da parte delle altre ragazze e mi chiedo cosa le possa rendere così felici, insomma loro giocano abitualmente con la squadra maschile e non dovrebbe essere un evento speciale. Guardo confusa Jasmine che sembra leggere la mia espressione "E' sempre la stessa storia" sbuffa, "niente è più atteso dell'arrivo della squadra maschile". Sto per chiederle il motivo quando fanno il loro ingresso. Hanno tutti un fisico perfetto, i muscoli delle braccia e gambe ben evidenziati e dei visi decisamente attraenti. Le mie compagne immediatamente si avvicinano a loro e iniziano a fare conversazione, come se non aspettassero altro da tutto il giorno. Ora capisco cosa intendesse Jasmine. "Le due squadre sono sempre andate molto d'accordo e allenarci insieme ci motiva di più. Oltre all'aspetto hanno moltissime altre qualità. Sono una delle squadre giovanili più forti del paese e guardarli giocare è impressionante. Puntiamo anche noi ad arrivare in alto e avere la possibilità di giocare con loro è prezioso". "Ehi, ma questa è la ragazza nuova!" mi abbraccia senza preavviso uno di loro. Mi ritraggo forse con troppa freddezza, ma non mi piacciono troppe confidenze. "Drew sei un cretino" lo rimprovera Jasmine. "Oh non ti preoccupare, piacere sono Elizabeth" gli porgo la mano. Ricambia, ora un po' imbarazzato, e iniziamo a parlare della scuola e di come abbiamo passato questi giorni. Veniamo interrotti dai coach che ci radunano per spiegarci le regole e formare le squadre. "Bene, ora che siamo tutti vi chiarisco un paio di cose. Le partite saranno alla meglio dei 3 set e si arriva a 25 punti. Sarà un 3 contro 3 senza possibilità di cambi, quindi dovete gestirvi all'interno della squadra e conservare le energie fino a fine partita" ci spiega Moore. "Ecco le squadre. Jasmine, Logan e Taylor formate la prima squadra. Paige, Jackson e Phelps siete la seconda... Elizabeth abbiamo deciso di farti giocare con Marianne e Nathan". Sorrido al nome di Marianne, perché da come ho potuto osservare è il miglior libero che potesse capitarmi in squadra, e in un 3 contro 3 è fondamentale. Ma Nathan? Non mi sembra di aver sentito qualcuno che si chiami così. "Wow la tua squadra è perfetta! Insomma, Marianne non ne perde una di palla e Nathan è il miglior palleggiatore del Paese!" esclama Jasmine esasperata guardando la sua squadra. Quindi questo Nathan sarebbe un alzatore prodigio? Ammetto che la mia curiosità sale. "Dove diavolo è finito Nathan? Arriva sempre prima degli altri, proprio oggi doveva fare tardi. Ah eccolo, che fine avevi fatto?!" quasi urla il coach Lee. "Scusa tanto coach, mi sono addormentato in classe e quell'idiota di Jackson non mi ha chiamato".

Non ci credo, non è possibile che sia proprio lui.

Nathan?!

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