Capitolo 42 - Elizabeth

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Vorrei essere riuscita a dormire di più. Alyssa mi sta lisciando i capelli mentre Beverly sta provando un trucco abbastanza carico sugli occhi, che la fanno sembrare una vera dea. Abbiamo appuntamento con una decina di altre persone in un bellissimo ristorante che affaccia sulla spiaggia, per festeggiare il compleanno della mia amica. Beverly ha insistito affinché ci vestissimo coordinate, così lei indossa un lungo abito bianco, io rosso e Alyssa nero. Prima di uscire chiedo alla madre di Bev di prepararmi un caffè per poter affrontare la serata. Non c'è niente di meglio di una moka fumante che libera per tutta la stanza il dolce profumo di caffè. Mi lascio inebriare dal suo calore e sapore, dandomi un po' di forza d'animo. Sono riuscita ad evitare che le mie amiche mi infilassero degli scomodissimi tacchi ai piedi, mettendo invece le mie amate Air Jordan 1 mid bianche e nere. La cena è prevista in un elegante ristorante italiano che fa del cibo buonissimo. Arrivate all'ingresso ci uniamo a una quindicina di altre persone, quasi tutte facce nuove tranne i miei nuovi amici. Li saluto con un abbraccio e Beverly ci presenta agli altri. I nomi mi aiutano ad inquadrare i loro volti, ma in poco tempo scivolano dalla mia memoria. Tranne uno, Scott. Scott Anderson. Entriamo nel locale, in una bellissima sala illuminata da tante candele poste sopra ogni tavolo. Prendiamo posto in una lunga tavolata a un lato della sala, io in mezzo tra Alyssa e una ragazza dal viso gentile. Inizio a conversare di libri con i ragazzi a me vicini, argomento comune a tutti. Quando la conversazione si sposta su romanzi fantasy ambientati in valli fatate con draghi e streghe, un mondo completamente distante da me, mi permetto di guardarlo. Scott sta chiacchierando con una ragazza seduta accanto a lui e sembra stia ridendo a una battuta fatta da lei. Perchè questo mi dà fastidio? Ho un insensato desiderio di essere al posto di lei e bearmi tutta la sera della sua compagnia. Non è esattamente il mio prototipo ideale di ragazzo, ma è estremamente di bell'aspetto. Occhi chiari come il ghiaccio, capelli biondissimi e un fisico da atleta. Osservo il suo modo naturale di stare in mezzo agli altri, cosa che io non sono in grado di fare. La cameriera arriva con le nostre pizze e sposto lo sguardo da lui. Cerco di distrarmi con i discorsi di Alyssa sulla moda, sulle nuove tendenze invernali e su altre mille cose. Mi piace ascoltarla, ha sempre qualcosa di interessante da raccontare. Ascolto i suoi consigli sull'armocromia, dice che mi sta bene il rosso e i colori scuri. Annuisco anche se in questo momento mi interessa ben poco dei colori, perché due occhi penetranti mi stanno fissando. Cerco di ignorarli, anche se il mio corpo se ne sente attratto. Finita la cena, Beverly ci invita tutti ad andare al Sarajevo, una delle più popolari discoteche della città. La discoteca dista a circa 5km dal ristorante, per cui decidiamo di raggiungerla a piedi. Il sole sta iniziando a tramontare e la notte si sta animando. Le cicale friniscono e piccoli animali notturni conversano tra loro. L'aria è fresca, calma. "Ti dona molto il rosso" non mi ero resa conto di essermi leggermente staccata dagli altri, perdendomi nei miei pensieri. "Fai complimenti a tutte le ragazze che incontri?" dico mostrando indifferenza al ragazzo che sto osservando da tutta la sera. "Solo a quelle che mi piacciono" mi provoca lui. "Quindi ne deduco che ti piace la bionda con cui hai scherzato tutta la sera" senza volerlo utilizzo un tono leggermente accusatorio, e lui sembra accorgersene. "Sei gelosa eh? Tranquilla io e Lexie siamo solo buoni amici". Cerco di mascherare il piccolo sorriso che mi spunta sulle labbra, perché non voglio dargliela vinta. "Punto primo: non sono gelosa di nessuno. Punto secondo: non mi interessano le tue amicizie". Scoppia a ridere e non posso non incantarmi da questo suono meraviglioso. "Sei decisamente gelosa, piccola" continua a ridere. Gli tiro un pugnetto sulla spalla e insieme continuiamo a camminare verso la discoteca. Dopo quella che sembra una mezzora, raggiungiamo la nostra meta. "Hey piccioncini, sbrigatevi!" ci incita Bev. Sento di essere arrossita e faccio di tutto per nasconderlo, ma mentre entriamo Scott mi sussurra "Sei ancora più bella quando ti imbarazzi". Lo detesto, decisamente. Il locale è il più grande in cui io sia mai entrata. Una grande sala è illuminata da lampadari pendenti in vetro e tre diversi dj si scambiano alla console, mettendo musica reggaeton e techno. "Che ne dite se iniziamo con uno shottino di vodka?!" ci propone Beverly. Tutti annuiscono e così ci dirigiamo al bancone. Mentre il barista ci riempie i bicchieri, Scott continua a fissarmi. Alziamo tutti il nostro bicchierino e tutto d'un fiato lo buttiamo giu. La gola mi brucia, ma in modo positivo, come se l'alcol mi scaldasse da dentro e mi desse un senso di rilassatezza. "Non ti credevo così temeraria" ammicca Scott. "Questo? Non è niente, sento di più l'acqua" lo rimbecco. Tutte balle, tre di questi e sono andata. Ma per ora mi piace fargli credere il contrario. "D'accordo, allora non ti offenderai se ti offro una birra". Fa un cenno al barista e mi ritrovo in mano una birra stappata. Gli sorrido e insieme agli altri ci avviamo verso la pista da ballo. Iniziamo a scatenarci, balliamo e cantiamo come non mai. Organizziamo balli di gruppo con sconosciuti incontrati per caso e ci divertiamo il più possibile. Inizio a conoscere Scott e lui inizia a conoscere me. Scopro che ha un anno in più di me e studia informatica al college. Ha una sorella maggiore di nome Rosie e due gatti bellissimi, ama il tiramisù, un famoso dolce italiano, e i suoi gusti musicali sono simili ai miei. Più tardi decidiamo di spostarci su dei divanetti per stare più tranquilli e ordinare qualcos'altro da bere. "Elizabeth che ne dici se andiamo a prendere da bere per tutti?" mi chiede Alex. Dal suo tono di voce capisco che vuole rimanere solo con me, così lo seguo e insieme ci facciamo strada tra la folla. "E' per Scott vero? Ti conosco e so che ti preoccupi che possa fare scelte sbagliate" inizio io. "Elizabeth ne hai passate tante e anche Scott, non voglio che vi facciate del male a vicenda. So che si è lasciato da poco con la sua ragazza e te non sei stabile quando si parla di sentimenti". Odio sentirmelo dire, ma so che ha perfettamente ragione. Sono un disastro nelle relazioni e non voglio creare problemi, ma questa cosa, lui, non mi sembra una cattiva idea. Anzi, mi sono sentita così bene con lui che non voglio rinunciare a questa felicità. "Non ti preoccupare Alex, non è un errore questo. Fidati di me". Ordiniamo un giro di tequila per tutti e chiudiamo il discorso. Voglio pensare solo a Scott Anderson e ai suoi bellissimi occhi. 

Spazio autrice

Ciao cari lettori/lettrici! Un nuovo capitolo e un nuovo personaggio entrano nella vita di Elizabeth. La nostra protagonista cercherà di riparare i pezzi di sè cercando conforto in lui. E' una nuova sfida per lei, lasciarsi finalmente amare da qualcuno senza paura di essere felice. 

Vi lascio alla lettura, vostra J.

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