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apro l'acqua fredda e mi ci fiondo sotto ho ancora i miei vestiti addosso sono zuppa sento la porta della doccia aprirsi e vedo il tenente gigante che mi guarda non ha più le protezzione e neanche la maglia  mi stringo in un angolino non voglio vederlo non voglio parlare non riesco 

maicheal: piccola dimmi che stai bene

il coraggio che avevo prima quello che solo ferita dal orgoglio o dal passato  adesso si era distrutto. 

maicheal: ti prego parlami so che non sono nessuno per te ma parlami sono qui per te 

lo guardavo ma e come se avrei perso la lingue e qualcosa dentro di me mi condannava  

micheal:  ti prego parlami urlami addosso picchiami fa ciò che vuoi ma parlami lo so lo so e colpa mia non avrei dovuto lasciarti da sola colpa mia 


si stava condannando da solo non gli facevo una colpa anzi lo ringraziavo per non avermi lasciata sola nel momento che sono scappata  

micheal: ti prego ti supplico  

io: non e colpa tua 

la voce mi ritorno come se le ferite mi avessero resa più forte più me stessa una forza dentro di me usci una forza mai sentita cosi mi resi conto  che qualcosa dentro di me cambio qualcosa che disse basta sensi di colpa basta sentire lui su di te basta darmi colpe per la morte di mamma basta tutto il dolore che o provato nella mia vita io sono killye  e nessuno e mai nessuno spegnerà il fuoco che ce in me.

  micheal: oh grazie a dio 

venne verso di me chiudendomi ancora di più del piccolo spazio dove mi proteggevo mi abbraccio e non rifiutai volevo sentire qualcosa di diverso dalle mani di quell'uomo  

io: micheal mi fai male 

micheal: stai bene? ti fa male qualcosa? non ti lascio più sola prometto 

io: sto meglio si ma voglio fare una doccia voglio togliermi quelle vecchie mani e dopo mi medico 

micheal: spogliati ti faccio io lo shampoo 

mi ordino con voce roca.

a primo impatto avrei detto no non volevo sentire altre mani ma sapevo che ormai quel gioco fra di noi era cominciato e non potevo spegnerlo perche in primis piaceva a me quindi annui ma lui capi che lo avrebbe fatto pure cosi si comincio a spogliare avanti a me mi guardava nei occhi facendomi capire che senza il mio permesso   lui non avrebbe guardato l'acqua era ancora congelata e io di acqua calda non ne volevo sapere cosi mi sedetti la doccia era abbastanza grande da contenere sia me con il mio metro e 55 sia lui con il suo due metri.  

micheal: fortunatamente te le ho portate io le cose 

annui.

micheal:  e fredda  

parlo abbassandosi al mio orecchio dei brividi raggiunsero tutto il mio corpo presi un bel po d'aria 

io: lasciala fredda ne ho bisogno 

micheal: ti ha baciata?

perche me lo domanda ma qualcosa mi disse che  dovevo dirglielo qualcosa mi diceva digli tutto per me era un collega perche dirglielo ma il mio corpo non mi ascolto e sputo tutto.

io: si 

maledetta me vidi i suoi occhi farsi quasi neri mi guardo per poi ritornare come prima 

micheal: ti conosceva 

diglielo diglielo questo diceva la mia coscienza e io cosi feci 

io: si e il fratello di un mio amico lo ha fatto quando avevo 7 anni  e adesso che ne ho 18 mi vuole ancora pensavo se ne fosse dimenticato 

CONDANNATA A STARE CON TE...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora