mi svegliai quando l'auto si fermo
io: che ore sono
micheal: e sera ormai siamo arrivati
usci dall'auto e mi poggiai con la schiena contro senti il tenente correre da me e abbassarsi alla mia statura
micheal: tutto bene piccola? ti senti bene?
io: sisi
era schiacciato praticamente su di me mentre mi accarezzava pian piano il viso, il suo viso si avvicinava anche pian piano eravamo ad un palmo della mano ci sforiamo con le labbra troppo vicini secondo me ma era più forte di me lo volevo veramente? si lo volevo lo desideravo
io: tenente e sbagliato
gli dissi quasi sulle sue labbra
micheal: noi due siamo fatti per sbagliare
schiaccio le sue labbra contro le mie mi aggrappai a lui cercando ancora più contato fra noi due apri un po le labbra per avere un po di aria ma il tenente se ne approfitto inserendo la sua lingue esso mi guidava e le nostre lingue ballavano insieme eravamo un tutt'uno.
ci staccammo per colpa di un colpo di tosse prendemmo fiato guardandoci ei occhi senza fregare del si chi sia quel colpo di tosse, altro colpo di tosse non ci girammo troppo occupati a guardarci nei occhi con desiderio un desiderio tale che ci divoravamo senza toccarci in quel momento avevo le farfalle nello stomaco non le avevo mai provate con lui si
elvira: scusa ti potresti staccare dal padre dei miei figli grazie
padre dei miei figli... impossibile non gli somigliavano per nulla lo guardai nei occhi e lui nessuna emozione se non il desiderio delle mie labbra.
io: come scusa
elvira: hai capito bene
micheal: smettila io non sono il padre dei tuoi figli
non sapevo se credere o meno in caso contrario lo spinsi via e corsi in camerata dove presi la roba per la doccia e buttarmici sotto all'acqua gelata.
micheal: killye dove sei
mi chiamava ma non volevo rispondergli avevo appena baciato un uomo più grande di me di nove fottuti anni avrei dovuto fare uno più una e capire che volesse altro.
senti aprire la mia doccia
io: CHIUDI!
micheal era nudo avanti a me
micheal: perche te ne sei andata
io: affari miei
dissi alzando le spalle esso non accetto il mio dargli le spalle cosi mi giro con il viso rivolto verso di lui e mi spinse in un angolino della doccia dove l'acqua non toccava me ma a lui un po lo toccava infatti cerano piccoli schizzi che andassero a finire sulla mia pelle e la sua
micheal: adesso sei mia quelli che dici affari miei sono anche miei
io: no gli affari tuoi e elvira che ti sta gironzolando intorno forse vuole un figlio uguale a te prova vai
dissi con crudeltà ma esso mi guardo con il suo sorrisetto beffardo
micheal: se devo avere un figlio lo voglio con te gelosona
gelosona a me
io: io non sono gelosa
micheal: veramente?
io: sisi
micheal: allora non fa nulla se vado a scopare elvira e la bacio con passione
disse mentre giro per andarsene veramente fa? ci fa o ci è ? io penso più e.
lo tiro al indietro ed esso ridendo si abbassa mentre mi bacia con passione desiderio
io: micheal
dissi fra un bacio e un altro
micheal: si mia piccola dea?
io: ma cosa siamo adesso
micheal: non ti sembra ovvio?
io: no, non ho mai avuto relazioni per capirlo idiotamicheal: il tuo primo bacio sono stato io? anche l'ultimo se e per questo
rise
io: si sei stato tu
esso mi vide dandomi ancora baci a stampo sulle labbra.
micheal: killye ti va ti essere la mia donna
io: mhh fammici pensare
dissi con affare buffo esso rideva rideva ma cosa se la ride
io: si
mi bacio un bacio ancora più pieno d'amore ancora più passionale
qualcuno busso alla doccia ci scommetto con la mano sul fuoco che e elvira con la scusa del bambino.
micheal: occupato
disse rubandomi altri baci a stampo ma si sentiva lo schiocco che facevamo io ed esso con questi baci
elvira: sono io il bambino non mangia
E VISTO CHI AVEVA RAGIONE
gli diedi un ultimo bacio risciacuai la schiuma rimanente e dopo un ultimo bacio presi l'accappatoio e lo chiusi per bene ed usci dopo poco tempo anche micheal che era dietro di me con una man sul mio fianco destro
io: elvira cosa vuoi adesso
elvira: non te lo detto non mangia questo moccioso piange solo
dice con impertinenza
io: se tu non lo tratti dolcemente e normale che non mangia e piange
dissi prendendolo imbraccio e iniziando a cullarlo un po presi il biberon fra le mani di elvira che aveva anche un pannolino e delle salviette andai vicino il letto mio e del tenente mi sedetti a gambe incrociate e mi misi un po di latte sul polso.
cazzo era bollente
io: e bollente elvira
micheal: lo raffreddo un po piccola?
io: si se lo beve cosi gli si sciolgono gli organi
micheal va al bagno lo sento aprire l'acqua del rubinetto e poi ritorna ne metto un po sul polso e buono caldo ma non bollente
avvicino il biberon alle labbra del piccolo noah e esso mangia velocemente gli faccio fare il ruttino ed ecco qui bello sazio questo piccolino
io: dammi
faccio segno di darmi l pannolino con le salviette lo cambio ed eccolo pulito e ha fatto la pappa
io: eccolo uqi questo cucciolo piccolo
dissi dandolo alla madre che era troppo impegnata a guardare micheal con solo l'asciugamano alla vita ed il tenente però mi dava delle soddisfazioni guardava me con occhi sognati il mio tesoro aspe come lo chiamato tesoro ok sono innamorata.
feci un colpo di tosse e elvira me lo strappo dalle braccia esso cominciò a piangere disperato mi alzai gli misi il ciuccio facendo dondolare elvira che mi guardava male come se non l'avessi aiutata poi maleducata,
io: vado a mettere il pigiama
micheal: vengo con te mia piccola dea
disse seguendomi sotto lo sguardo di elvira mi misi il pigiama e anche lui solo che io fui la prima a buttarsi nel letto e addormentarmi bella carina carina micheal si stava facendo la barba io lo detto che anche un po di barba lui sta bene ma meglio senza
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CONDANNATA A STARE CON TE...
Romancekilye una ragazza di 18 anni e in vacanza con la sua famiglia a Roma decidono di andare visitare la fontana di trevi per la seconda volta, anche se lei completamente contraria per la precedente morte della madre in quel posto questa volta incontrer...