26

4 1 0
                                    

mi svegliai quando l'auto si fermo 

io: che ore sono 

micheal: e sera ormai siamo arrivati 

usci dall'auto e mi poggiai con la schiena contro senti il tenente correre da me e abbassarsi alla mia statura 

micheal: tutto bene piccola? ti senti bene?

io: sisi 


era schiacciato praticamente su di me mentre mi accarezzava pian piano il viso, il suo viso si avvicinava anche pian piano eravamo ad un palmo della mano ci sforiamo con le labbra troppo vicini secondo me ma era più forte di me lo volevo veramente? si lo volevo lo desideravo 

 io: tenente e sbagliato 

gli dissi quasi sulle sue labbra 

micheal: noi due siamo fatti per sbagliare 

schiaccio le sue labbra contro le mie mi aggrappai a lui cercando ancora più contato fra noi due apri un po le labbra per avere un po di aria ma il tenente se ne approfitto inserendo la sua lingue esso mi guidava e le nostre lingue ballavano insieme  eravamo un tutt'uno.

ci staccammo per colpa di un colpo di tosse prendemmo fiato guardandoci ei occhi senza fregare del si chi sia quel colpo di tosse, altro colpo di tosse non ci girammo troppo occupati a guardarci nei occhi con desiderio un desiderio tale che ci divoravamo senza toccarci in quel momento avevo le farfalle nello stomaco non le avevo mai provate con lui si 

elvira: scusa ti potresti staccare dal padre dei miei figli grazie 

padre dei miei figli... impossibile non gli somigliavano per nulla lo guardai nei occhi e lui nessuna emozione se non il desiderio delle mie labbra.

io: come scusa 

elvira: hai capito bene 

micheal: smettila io non sono il padre dei tuoi figli 

non sapevo se credere o meno in caso contrario lo spinsi via e corsi in camerata dove presi la roba per la doccia e buttarmici sotto all'acqua gelata. 

micheal: killye dove sei 

mi chiamava ma non volevo rispondergli avevo appena baciato un uomo più grande di me di nove fottuti anni avrei dovuto fare uno più una e capire che volesse altro.

senti aprire la mia doccia 

io: CHIUDI!

micheal era nudo avanti a me 

micheal: perche te ne sei andata 

io: affari miei 

dissi alzando le spalle esso non accetto il mio dargli le spalle cosi mi giro con il viso rivolto verso di lui e mi spinse in un angolino della doccia dove l'acqua non toccava me ma a lui un po lo toccava infatti cerano piccoli schizzi che andassero a finire sulla mia pelle e la sua 

micheal: adesso sei mia quelli che dici affari miei sono anche miei 

io: no gli affari tuoi e elvira che ti sta gironzolando intorno forse vuole un figlio uguale a te prova vai 

dissi con crudeltà ma esso mi guardo con il suo sorrisetto beffardo 

micheal: se devo avere un figlio lo voglio con te gelosona 

gelosona a me 

io: io non sono gelosa 

micheal: veramente?

io: sisi 

micheal: allora non fa nulla se vado a scopare elvira e la bacio con passione 

disse mentre giro per andarsene veramente fa? ci fa o ci è ? io penso più e.

lo tiro al indietro ed esso ridendo si abbassa mentre mi bacia con passione desiderio

io: micheal 

dissi fra un bacio e un altro 

micheal: si mia piccola dea?

io: ma cosa siamo adesso 

micheal: non ti sembra ovvio?
io: no, non ho mai avuto relazioni per capirlo idiota 

micheal: il tuo primo bacio sono stato io? anche l'ultimo se e per questo 

rise 

io: si sei stato tu 

esso mi vide dandomi ancora baci a stampo sulle labbra.

micheal: killye ti va ti essere la mia donna 

io: mhh fammici pensare 

dissi con affare buffo esso rideva rideva ma cosa se la ride 

io: si 

mi bacio un bacio ancora più pieno d'amore ancora più passionale 

qualcuno busso alla doccia ci scommetto con la mano sul fuoco che e elvira con la scusa del bambino.

micheal: occupato 

disse rubandomi altri baci  a stampo ma si sentiva lo schiocco che facevamo io ed esso con questi baci

elvira: sono io il bambino non mangia 

E VISTO CHI AVEVA RAGIONE 

gli diedi un ultimo bacio risciacuai la schiuma rimanente e dopo un ultimo bacio presi l'accappatoio  e lo chiusi per bene ed usci dopo poco tempo anche micheal che era dietro di me con una man sul mio fianco destro 

io: elvira cosa vuoi adesso 

elvira: non te lo detto non mangia questo moccioso piange solo

dice con impertinenza 


io: se tu non lo tratti dolcemente e normale che non mangia e piange  

dissi prendendolo imbraccio e iniziando a cullarlo un po presi il biberon fra le mani di elvira che aveva anche un pannolino e delle salviette andai vicino il letto mio e del tenente mi sedetti a gambe incrociate e mi misi un po di latte sul polso.

cazzo era bollente 

io: e bollente elvira 

micheal: lo raffreddo un po piccola?

io: si se lo beve cosi gli si sciolgono gli organi 

micheal va al bagno lo sento aprire l'acqua del rubinetto e poi ritorna ne metto un po sul polso e buono caldo ma non bollente

avvicino il biberon alle labbra del piccolo noah e esso mangia velocemente gli faccio fare il ruttino ed ecco qui bello sazio questo piccolino 

io: dammi 

faccio segno di darmi l pannolino con le salviette lo cambio ed eccolo pulito e ha fatto la pappa

io: eccolo uqi questo cucciolo piccolo

dissi dandolo alla madre che era troppo impegnata a guardare micheal con solo l'asciugamano alla vita ed il tenente però mi dava delle soddisfazioni guardava me con occhi sognati il mio tesoro aspe come lo chiamato tesoro ok sono innamorata.

feci un colpo di tosse e elvira me lo strappo dalle braccia esso cominciò a piangere disperato mi alzai gli misi il ciuccio facendo dondolare elvira che mi guardava male come se non l'avessi aiutata poi maleducata,

io: vado a mettere il pigiama 

micheal: vengo con te mia piccola dea

disse seguendomi sotto lo sguardo di elvira mi misi il pigiama e anche lui solo che io fui la prima a buttarsi nel letto e addormentarmi bella carina carina micheal si stava facendo la barba io lo detto che anche un po di barba lui sta bene ma meglio senza   

CONDANNATA A STARE CON TE...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora