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sono le 5..

e l'unica cosa che sento e una signora che chiama il tenente   

mi metto a cavalcini su di lui solo per prendere l'acqua e lui invece che fa mi schiaccia sul suo petto mentre lo sento mungolare qualcosa come tipo fa dormire il mio angelo 

io: elvira.

si era proprio lei 

elvira: si?

io: non dovresti stare con i tuoi figli 

elvira: volevo parlare col tenente 

io: il tenente e occupato dato che abbiamo il turno di notte oggi fammi dormire grazie

elvira: ma io 

mi muovo volendo vederla in viso 

micheal: mia luce non muoverti se non vuoi essere presa qui 

ma che cazzo sta dicendo che con la voce del sonno e roca e sexy 

elvira: ci vediamo stasera allora 

micheal: mhh cosa?

tiene stava pure dormendo e questa viene a rompere 

io: no stasera non vi vedete buonanotte elvira 


se ne va e io mi riaddormento tranquillamente 


***

ormai era sera e io dormivo ancora beatamente fra le lenzuola il tenente mi sveglio più volte ma io non ne volevo sapere nulla di alzarmi adesso che volessi riposare e che posso farlo. 

micheal: piccola sono le otto di sera alzati oggi ce il turno di notte 

io: il primo e ultimo si spera 

e bene si era il primo turno di notte che mi hanno assegnato  in  questi cinque mesi qui.

mi alzai dopo qualche preghierina del tenente che mi prego letteralmente di alzarmi  

io: dammi cinque minuti e arrivo 

presi le cose per la doccia  e andai a lavarmi mi lavai usci mi vesti truccai e presi il camicie che dovevo indossare  e misi le scarpe prima del camicie.

io: sono pronta nonnetto  

micheal: bene andiamo 

ci incamminammo e eccoci ai pazienti 

io: ho una brutta sensazione 

sussurro più a me che a lui 

micheal: in che senso 

mi aveva sentito a quanto pare 

io: in che senso ho una brutta sensazione questo eh

micheal: tu fai paura meglio se ti sto dietro ancora di più va 

io: idiota 

micheal: stronza 

io: grazie lo so 

dico mandandogli un gestaccio.

cammino comunque fra i pazienti e vede che ce ne sono di nuovi in codice rosso  

mi avvicino ad un infermiere 

io: scusi lui deve essere operato?

inf: dottoressa aspettavamo proprio lei ecco a lei la cartella 

mi da fra le mani il mucchio di fogli   che quando essa se ne va io mi fiondo a leggerlo camminando avanti e dietro col grosso tenente dietro che camminava dietro di me e scemo scusatelo.

CONDANNATA A STARE CON TE...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora