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Charles's pov

L'unico rumore che sento da ieri mattina, è il suono dei battiti cardiaci di Amanda, attaccata a flebo e ad un macchinario che monitora le sue condizioni di vita.
Il medico ha detto che dovrebbe svegliarsi entro due giorni, siccome si trova in coma farmacologico e siccome sta rispondendo bene a tutte le cure che sta facendo.
Max e Matteo mi hanno avvisato che stanno per arrivare, oggi è mercoledì e domani, purtroppo, non potrò stare insieme ad Amanda, siccome sarà media day.
Sono seduto sulla sedia posta accanato al suo letto e la osservo, sperando che si possa svegliare il più presto possibile.
Sono stato un idiota, potevo parlarle, dirle che la amo e molto probabilmente riuscire a salvarla da tutto questo casino che si è creato.

"Charlie!" Matteo corre verso di me, mi abbraccia e poi corre a dare un bacino alla mamma, stesa su quel freddo letto.
"Buongiorno Charles" mi saluta Max sforzandosi a sorridere.
"Buongiorno Max, stanotte è stato tutto regolare, stamattina presto il medico ha detto che entro due giorni dovrebbe svegliarsi siccome risponde bene a tutte le cure" dico io.
Vedo Max tranquillizzarsi e proprio mentre stava per parlare, Alex e Pierre compaiono dalla porta.
"Amanda, piccola mia svegliati ti prego" dice Alex avvicinandosi alla sua migliore amica.
Kelly purtroppo non può venire, Penelope ha la febbre e quindi è bloccata a Monaco, però ogni giorno chiama per sapere come sta la sua amica.
Alex inizia a piangere e Pierre decide di farla uscire fuori per farle prendere una boccata d'aria e Max chiede di portare anche Matteo con loro.

Appena usciti dalla stanza, Max scoppia in pianto liberatorio.
"Mi sento così in colpa, se solo me ne fossi accorto, se solo fossi stato vicino ad Amanda ora tutto questo non sarebbe successo" dice lui, io mi avvicino a lui e lo abbraccio.
"Non è colpa tua Max, ma di Jos che ha deciso di dare tutta la colpa a lei" dico io rassicurandolo.
"Se solo potessi fare qualcosa" dice lui sconsolato.
"Devi solo aspettare, dobbiamo aspettare e sperare che sia tutto come prima" dico io.
"Charles ti prego, non farla soffrire ancora" dice lui.
"In realtà volevo chiederti una cosa" dico io sedendomi accanto a lui.
"Ovvero?" chiede lui sciugandosi le lacrime.
"Quando Amanda si sveglierà, vorrei chiederle di uscire a cena per chiederle di sposarmi e prima volevo il tuo consenso" dico io tutto d'un fiato.
"La farai soffrire?" chiede lui
"No Max, mai più" dico io.
"La rispetterai?" chiede lui.
"Sempre" dico io.
"Allora benvenuto in famiglia" dice lui.
"Grazie" dico io.
"Toglimi una curiosità" dice lui.
"Dimmi tutto" dico io.
"Tu ed Amanda avete mai fatto sesso?" chiede lui.
"No Max, però non penso siano domanda da fare" dico accennando un sorriso.
"Attenzione, il badboy che si scopava tutte le ragazze che si trovava davanti, non ha ancora fatto l'amore con la sua possibile futura moglie!" dice lui scherzando e scoppiamo a ridere tutti e due.
"Sono contento che Amanda abbia trovato una persona come te, anche se l'hai fatta soffrire" dice Max ed io sorrido.

È Giovedì e questo significa solo una cosa, mediaday.
Amanda non si è ancora svegliata e questo mi fa star male, voglio che tutto torni come prima, voglio che si svegli e che io le chieda di sposarmi il prima possibile.
 "Ehi mate, come stai?" Max si avvicina a me.
"Potrei stare meglio" dico sforzando un sorriso.
"Dai andiamo, Amanda non vorrebbe questo" dice Max e ci incamminiamo verso la sala delle conferenze stampa.

È stata decisamente una giornata stancante, ma questo non mi blocca ad andare da Amanda per farle compagnia.
Max è già da lei insieme a Matteo, che mi aspetta impaziente.
Appena arrivato in ospedale una bambina mi riconosce e mi ferma.
"Charles!" dice la bambina avvicinandosi.
"Ciao piccolo" dico io abbassandomi all'altezza della bimba.
"Possiamo fare una foto?" chiede lei.
"Certo" dico sorridendo e la mamma ci scatta una foto.
"Ogni domenica ti seguo sai? Anche se dopo Monaco non stai andando benissimo io credo che tu possa andare meglio" dice lei.
"Come ti chiami?" Chiedo io.
"Vittoria" dice lei.
"Ah sei italiana" dico io sorridendo.
"Si, siamo qui perché ci hanno detto che è un buon ospedale per il mio tumore" dice la bambina con molta leggerezza.

Come si fa ad essere così tranquilli pur sapendo di stare male?
Come si può infliggere tutto questo dolore a persone che non meritano tutto questo?
Molte volte si sente parlare di tumori e molti parlano di essi come se niente fosse, ma nessuno sa il vero dolore che si prova quando una persona ha un tumore.
Nessuno si rende conto della sofferenza fisica e mentale di una persona malata di cancro.
Molti hanno perso persone care a causa di questo mostro, che distrugge la vita a chi purtroppo ce l'ha.
Io sono stato testimone di questa sofferenza e so quanto sia difficile per tutte le persone che hanno una persona malata di cancro cercar di far ridere loro.

"Tieni piccola, questo è per te" dico mettendole il mio cappello della Ferrari sul capo.
"Grazie!" dice lei ed io dopo averla salutato corro da Amanda.

È già arrivata domenica, gara bellissima e sono riuscito a portare la macchina a podio, anche se è stato grazie alla squalifica di George Russell.

Max

Si è svegliata.

Mi sono bastate solo quelle tre parole per farmi alzare dal divano del mio motorhome e scappare in ospedale.
Appena arrivato in ospedale inzio a correre per i corridoi.
Appena arrivo davanti la stanza di Amanda, vedo il medico parlare con Max, che mi viene incontro.
"È sveglia, sta bene" dice Max sorridendo ed io mi catapulto nella stanza.

Ed eccola lì, sorridente, che scherza con Alex e Pierre, come se non fosse successo niente.
Mi blocco davanti la porta e lei mi nota.
Mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi a lei.
Alex e Pierre escono dalla stanza, chiudendo la porta.
"Dio mio Amanda, mi hai fatto spaventare" dico io avvicinandomi.
"Eh lo so…era mia intenzione farlo" dice lei scherzando.
"Ti prego non farlo mai più" dico io.
"Sto bene Charles, vedi?" Dice lei.
"No, non stai bene, hai lividi sulla faccia e hai tre punti sulla fronte, per non parlare di…" dico io ma lei mi blocca.
"Sta zitto e baciami" dice lei alzandosi con la schiena dal letto.
"Amanda non devi…" cerco di dire io ma lei mi zittisce dandomi un bacio.
"And if I may just take your breath away
I don't mind if there's not much to say
Sometimes the silence guides a mind
To move to a place so far away
The goosebumps start to raise" sussurra lei.
"Hai sentito tutto" dico io sorridendo.
"Si" dice lei per poi baciarmi di nuovo.
Il bacio è un mix di amore, passione e felicità.
"Charles…" dice lei staccandosi.
"Dimmi " dico io.
"Lo voglio" dice lei.
"Che cosa?" Chiedo io.
"Voglio sposarti" dice lei.
"Hai sentito proprio tutto" dico ridendo.
Poi dalla tasca del pantalone estraggo una scatolina, mi inginocchio e la apro.
"Amanda Verstappen, vuoi sposarmi?" Dico io.
"Si Charles! Si" dice lei fiondandosi su di me.
"Piano, ti farai male" dico io.

Ci baciamo e sento degli applausi, mi stacco da Amanda e vedo Max, Alex, Pierre e Matteo.
"Mamma!" Dice Matteo correndo verso di noi.
Ci abbracciamo e ridiamo contenti.

Fine

Spazio autrice
Non è che mi sia piaciuto più di tanto questo capitolo, ma non avevo nessun'idea in mente.
In realtà il complesso della storia non mi è piaciuto.
Scriverò un'altra storia, sicuramente più avvincente.
Non so cosa dire, grazie di tutto e ci vediamo alla prossima.

Drive or die Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora