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Alexsander

Che cazzo di sole che c'è oggi manco fossimo ad estate.

"È tutto pronto?" Chiesi.

"Si capo" risposero in coro.

Oggi c'è la festa di compleanno di mia madre, donna della mia vita, e poi c'è mio padre che ogni anno deve tenere un discorso per lei e si caga addosso...Ah l'amore che schifo.

Io Alexsander Monovic, non sono mai stato innamorato, fatto sesso? Oh sì che l'ho fatto, non c'è la cosa più bella di questo, a tal proposito, sono sempre una botta e via e non importa se sono maschi, femmine, beta o omega, il sesso è sesso.

Vengo da una famiglia dove nessuno si fa gli scrupoli di nessuno, qua è tutto così freddo ed io sono cresciuto così, non c'è nulla che mi possa cambiare, la vita si aggira tra i soldi, affari e molte discussioni, sarò soltanto un imprenditore o forse ben altro.

"Muovetevi il giardino non si sistema da solo!" esclamai, non ho mai visto gente così lenta, dovrei licenziarli tutti.

Quando finirà sta festa?!
Mi sto già rompendo le palle non è possibile che io a sta età devo pensare a queste cose.
Sono un alpha Iper dominante ho bisogno di attività.

Sbuffo e finalmente inizia sta cazzo di festa, dò il regalo a mia madre cioè una altra borsa di Chanel perché non le bastano le 10 borse che ha di questo tipo ovviamente, e mi faccio un giro in torno alla villa.

Lontano da tutti e da tutto a fumarmi in pace la mia sigaretta.
Lo aspiro e butto fuori il fumo.
Ora che ci penso non ho tantissimo lavoro questa settimana.
Abbiamo concluso un affare con il Giappone ieri e tra poco ci sono le ferie primaverili.

"Odio quando non c'è nulla da fare" sussurro a bassa voce.

Ritorno alla villa, tutti si stanno divertendo, e va bene così.
Ruoto gli occhi per la noia e ed entro dentro al edificio difronte a me.

"Capo! Capo!" sento chiamare qualcuno dietro di me.

"Che c'è James, se non è importante lasciami stare" dissi indifferente.

Nel mentre il mio subordinato si affaccia con le mani sulle ginocchia per la rincorsa per riprendere fiato.

"È-è stat- lui l'abbiamo trovato"

"LO ABBIAMO TROVATO! HO LA POSIZIONE" Esaltò un altro subordinato.

"Allora quindi?" Chiesi irritato.

"Si trova in Corea"

Per la prima volta spalanco gli occhi per lo stupore e sento cos'è la felicità.

"Cosa stiamo aspettando?! Raduna tutti, ci troviamo in sala riunioni entro 15 minuti non di più!" ordinai in fretta e furia, presi la mia giacca, salutai i miei genitori avvisandoli che è importante la questione riguardante e me ne andai con la mia macchina.

Entro dentro l'edificio e salgo con l'ascensore al quinto piano.
Per mia e loro fortuna sono tutti lì ad aspettarmi, camminai fino alla mia postazione e mi sedetti e diedi la parola ai miei dipendenti.

"Scusate se vi ho convocati tutti qui ma questa è un emergenza, se qualcuno non se la sente può anche andarsene e non ritornare più, è tutto chiaro?"

Non osano nemmeno alzare lo sguardo che annuiscono tutti.
Ora diamo inizio alle danze.

Finalmente so dove ti trovi.
Preparati con me non esistono scuse, non importa se non sei totalmente riuscito a rubare tutto o il fatto che poi non è mai ricaduto, non mi interessa, ti cerco d'anni, eppure eri così vicino ma allo stesso tempo lontano.

Dì addio alla tua vita...Blake Miller.

Behind the screenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora