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Alexsander

"Amicoo li stiamo osservando da ore stanno facendo cose da normali ragazzini" sbuffa Aaron.

Incrocia le braccia e ignorai il suo lamento.

"Ragazzini? sono sulla venticinquina" ribattei.

"Chi cazzo dice venticinquina?!" Esclama, ruoto gli occhi.

"Zitto e osserva" dissi diretto.

"Mhh mi piace molto l'altro, come si chiama aspetta..." mentre lui ci ragiona io gli dico il nome.

"Andrew"

"Ecco Andrew esatto! Comunque il tuo sembra un bel ragazzino eh ti darà un bel po' di filo da torcere"

Certo con me? Vedremo.

"Pff lo sistemerò benissimo vedrai" dissi io, nessuno si permette di parlarmi anche in un momento qualunque pensa il filo da torcere.

"Io non ho ancora capito perché c'è l'ha abbia ancora con lui" curiosò Aaron fissando il cielo.

Sospirai alla sua domanda.

"Vedi, i dati che stava per rubare..."

"Si..." mi incita a continuare.

"Bè ho controllato che sono stati rubati ma solo a un soggetto e non è stato salvato dal server in cui è stato rubato" gli speigaci in breve.

Arron alza un sopracciglio.
"In che senso? Quindi ha tipo fallito la sua missione? E non ha mai detto a nessuno delle informazioni?"

"Mhh sembra che qualcosa quel giorno sia andato storto, lui ha sempre avuto i dati" dissi.

"Ah" rimase a bocca aperta Aaron.
"Strano e misterioso soprattutto carino, proprio il tuo tipo ed è anche troppo intelligente" continua dopo.

"Un nerd che sa usare una tastiera non sarà mai il mio tipo" dissi infastidito.

"Non ho mai detto che è un nerd, è solo troppo furbo, astuto, sa il fatto suo fine" fa le spallucce.

"Non fai nemmeno a me sti complimenti" ribattei.

"Perché ammettilo, se voi due faceste una gara di astuzia SENZA BARARE chi vincerebbe?" Mi domanda.

Io rimango in silenzio.

"Smettila di parlare e trova una soluzione" lo rimproverai.

"Ti ricordo che il piano c'è l'hai te e nemmeno me l'hai detto"

Ah cazzo vero.

"Allora ascoltami e non parlare" dissi chiaro.

"Ti ascolto"

"Allora ho scoperto che quasi sempre a fine settimana vanno in questo bar discoteca famosa qua" Gli indicai il locale sul telefono.
"Presumendo che escano al una da lì, e parcheggiano un po' lontano dal solito perché saremo noi a occupare i parcheggi difronte al bar, potremmo bloccarli" gli spiegai il piano.

"Buono buono, poi svengono?" mi domanda.

"Bè si"

"Ottimo ottimo allora prepariamoci" parlò il castano.

"Aspetta tu prepara il jet per questa notte, io chiamò gli altri"

Annuisce e ci dividiamo.

-

Sono solo le 11 e in questo locale è già pieno di gente, assurdo.
È vero che è famoso.
Anche per spaccio (l'ho scoperto adesso).

Io e Aaron ci siamo appena seduti e nostri obiettivi sono letteralmente difronte a noi che stanno bevendo, poi li osserviamo a ballare, Aaron si fa avanti e va in pista, io resto dove sono per alcuni momenti poi mi alzo anch'io.

Il ragazzo mi è venuto addosso, mi ha chiesto scusa e me ne sono andato.
Non devo dare troppo l' loocchio.

Sono quasi l'una, Aaron è tornato da un po', loro stanno per uscire.

Guardo Aaron e gli faccio il segno con la mano: è ora.

Ci dividiamo con alcuni nostri uomini e li seguiamo piano piano per non dare sospetti.

Ma se è così intelligente astuto presumo che dovrebbe avere anche abbastanza intuito.

Ed è proprio così.

Si girano allo stesso tempo con una pistola ciascuno, ma noi li circondiamo.

Ora non hanno scampo.

L'amico gli dà la sua pistola, è troppo ubriaco per capire della situazione.

"Bene bene e bene, guarda chi abbiamo qua" Dissi.

"cazzo!" Esclamano

"Ok ok, cosa volete" disse il moro cioè Blake.

"Irrealtà qualcosa vorrei" parlai io.

"E cioè?" mi domanda.

Non rispondo nemmeno che Aaron tira fuori un fumogeno e cadono a terra.

"Prendeteli portate in macchina, cancellate tutte le prove" dissi mentre mi accesi una sigaretta e ne dò una a Aaron.

"Ottimo lavoro" si complimenta lui..

"Lo so" gli risposi.

"Ora che si fa?" mi chiese il castano.

"Mhh il jet è pronto no? tra un ora partiamo, loro dormiranno per un po' di ore" risposi.

"Si ritorna in Russia? Che palle Oo" Sbuffa Aaron.

"Zitto vedrai che ci ritorneremo qua secondo me" dissi spegnendo la sigaretta al suolo con il piede.

-

"Ehi dormono ancora"

"Aaron te l'ho detto che il sonnifero durerà per un po' di ore"

"Vabbè saliamo" disse Aaron.

Saliamo nel mio jet privato e mezz'ora dopo partiamo.
Ci viene servito qualcosa e mangiamo.

"Oo dovremmo sistemarli?" domanda Aaron indicandomi i due distesi sui sedili.

"Togli i pantaloni fine" vabbè staranno comodi.

"sei sicuro? non è che quando si svegliano pensano che li abbiamo stuprati??"

"Tu fallo sembrare" dissi secco, ho stra mal di testa.
"Vado a dormire non disturbarmi" gli ordinai.

"Okkkkkkk"

-

Mi sveglio dopo chissà quante ore dopo.
Mi stiracchio e sbadiglio un po'.

"Ben svegliato Alex" mi dà il buon giorno Aaron.

"Si sono svegliati?" chiesi in un mormorio.

"No ancora no" disse sorseggiando il suo caffè.
"Mancano due ore comunque" mi avvisa.

"Mosca arriviamo allora" dissi alzandomi.
"Dammi un caffè"

"Aspe lo chiedo" mentre Aaron chiede la mia colazione io nel mentre mi sistemo, mi metto un abito decente perché tra poco dobbiamo atterrare e arrivare alla mia bellissima villa, una delle tante.

Dopo aver fatto colazione ci sediamo e parliamo di cosa fare con quei due.

"Merda" impreca Aaron.

"Che è successo?" gli chiesi.

"Si stanno svegliando"

OH.
Ora si inizia veramente.

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