Capitolo 1

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Sapevo che non sarebbe stato facile mettere insieme i cocci, ma non potevo credere che fossero così taglienti...non pensavo che mi sarei fatto così male anche mentre ricostruivo il mio cuore.
Ma poi per fortuna che ho incontrato lei, lei che con quegli occhi smeraldo è riuscita a farmi tornare il sorriso sul volto.

Era una fredda mattina di febbraio nella periferia di Tokyo e come ogni mattina Katsuki si preparava per andare a lavoro, il ruolo di number one Hero pesava sulle sue spalle e ci teneva particolarmente a eccellere in qualsiasi parte del suo amato mestiere, compreso l'arrivare puntuale.
A ventisette anni aveva coronato il sogno di una vita, dopo sforzi e sacrifici era arrivato sulla vetta e niente e nessuno gli avrebbe rubato il primato.

Con la testa china e le spalle ricurve si avviò verso la macchina, l'acqua gli entrava nelle ossa filtrando il tessuto della divisa invernale che, senza l'utilizzo del quirk, risultava inutile. Si maledisse interiormente per non aver preso l'ombrello o una giacca e sbuffando partì alla volta della sua agenzia.

Non appena mise piede nell'edificio la voce fastidiosa di Kaminari gli fece stringere i denti, non voleva urlare già di prima mattina e rischiare di rovinarsi la giornata per un picco di rabbia eccessivo e inutile.
<<Yo Bakubro! Buongiorno>>. Gli avvolse un braccio attorno alle spalle e gli scompigliò i capelli in un gesto fraterno. <<Ci sono delle scartoffie che dovresti leggere, nulla di che ma ci vuole la tua firma>>.
Con uno scossone si liberò della presa dell'amico e senza dire una parola si chiuse nel suo ufficio dandosi una rapida sistemata al ciuffo biondo iniziando a lavorare.

Dopo che la porta venne sbattuta violentemente, Kaminari sospirò avvilito e decise di andare dalle macchinette per bere un caffè caldo e rigenerante. Ironia della sorte anche il suo migliore amico Kirishima era lì che rideva e scherzava con la sua attuale fidanzata, Mina.
<<Cos'è quel muso lungo? Hai litigato con Jirou?>> Intervenne Mina avvicinandosi all'amico dandogli una leggera gomitata nelle costole, ciò fece gemere il ragazzo che scosse il capo e guardò i suoi amici dinanzi a sè.

<<Anche stamattina non ho udito nessuna minaccia di morte da parte di Katsuki>>. Ammise con un velo di preoccupazione sul volto.
<<Ha solo bisogno di tempo, tutto qui>>. Kirishima gli appoggiò le mani sulle spalle per dargli coraggio, ma ciò rese il biondo solo più irrequieto. <<Ognuno di noi reagisce in maniera diversa alle avversità della vita, Katsuki ha scelto il silenzio. Vedrai che tra un po' tornerà a sbraitare come prima>>.

Ma Denki non era affatto d'accordo, bene o male tutti loro conoscevano la dinamica di ciò che era accaduto mesi addietro, o meglio, le voci che giravano avevano fatto capire cosa fosse successo: Uraraka, dopo quasi tre anni di relazione, decise di lasciarlo dicendogli di non provare più le stesse emozioni di un tempo. Certo, Bakugo era un ragazzo difficile da gestire e con un carattere piuttosto particolare, ma ciò bastò alla castana per lasciarlo.
~•~•~•~

<<Siamo ancora in tempo per tornare indietro e far finta che Mina non abbia proposto di farlo sfogare con noi. Sai benissimo che potrebbe farci saltare in aria se provassimo anche solo a fargli domande scomode, non è il tipo che sbandiera ai quattro venti la sua vita privata>>. Disse Denki tutto tremante davanti alla porta dell'ufficio di Bakugou, accanto a lui invece Kirishima si stava mordendo il labbro in preda all'ansia e alla paura, la sua idea di lasciarlo sbollire in pace era andata a farsi friggere tutto per colpa della sua fidanzata che ci teneva alla salute dell'amico esplosivo.

<<Che situazione di merda, come dovremmo iniziare il discorso secondo te?>>
<<Aspetta, ho un'idea>>. Con un passo in avanti Kaminari appoggiò l'orecchio sulla porta così da udire qualsiasi rumore proveniente dalla stanza. Silenzio, silenzio assoluto. <<Ma siamo sicuri non sia uscito dalla finestra?>> Disse corrugando le sopracciglia e facendo smorfie strane per captare qualsiasi rumore.
<<Forse ci conviene buss->> la voce di Kirishima venne interrotta non appena la maniglia della porta venne abbassata, facendo cadere Denki ai piedi di Katsuki che aveva un cipiglio confuso sul volto.
<<Ma che cazzo state facendo?>>
Velocemente e pieno di vergogna Kaminari si alzò affiancando il suo amico che era rimasto immobile e con la risata bloccata in gola alla caduta memorabile del compagno.
<Quindi? Non ho tutto la mattina, sono di pattuglia tra poco>>. Sbuffò incrociando le braccia al petto passando lo sguardo da uno all'altro.
<<Uhm, visto che sei di fretta che ne dici se veniamo con te a fare la ronda? Così ne parliamo strada facendo>>.
<<Col cazzo, non voglio seccature appresso>> Li sorpassò deciso e senza voltarsi sparì dietro al corridoio.

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