Arrivò sera e Katsuki era pronto per lasciare l'ospedale, sua madre gli portò un cambio e si offrì di invitarlo a cena ma lui rifiutò dicendo di aver un impegno, quell'impegno era Izumi.
Tentò più e più volte di chiamarla ma rispondeva sempre la segreteria telefonica, si maledisse e decise di raggiungerla grazie al suo quirk o in treno ci avrebbe messo troppo, dopotutto era in forma e si stupì di quanto quel chirurgo lo avesse aiutato.
Portò i palmi dietro la schiena e con una potente esplosione salì in alto lasciandosi dietro case e palazzi fino a vedere in lontananza la sua casa, si stupì di averci messo dieci minuti. Arrivò dinanzi la sua dimora con il fiatone e il sudore che colava lungo la fronte, le braccia dolevano ma avrebbe ignorato il fastidio pur di chiarire. Le luci della casa erano tutte spente ma lui tentò lo stesso, suonò il campanello e attese pazientemente.
<<Arrivo, un attimo>>. La sua voce gli arrivò chiara e il suo cuore prese a battere forte come un tamburo, la porta si aprì e Izumi non si aspettava di trovarselo davanti. <<Oh Kacchan, vedo che ti hanno dimesso, come stai?>> Sorrise ma Katsuki si accorse di come fosse forzato e finto, prima di rispondere la osservò bene e notò gli occhi essere lucidi e rossi, sicuramente dovuti al pianto. Prese un profondo respiro per calmarsi e fece un passo verso di lei. <<Male, sto male>>. Disse guardandola come un cane bastonato, azzardò a prenderle le mani e si stupì nel sentir la presa venir ricambiata. <<Non volevo, giuro non volevo risponderti in maniera così arrogante, mi sono fatto prendere dalla gelosia e non ci ho più visto. So che io e te non siamo nulla, so che dei baci non possono definire due persone innamorate ma una cosa la so...tu, tu mi piaci da impazzire e sono venuto qui per chiederti scusa e magari ricominciare da zero>>. Tenne il capo abbassato e sentì le sue gote arrossarsi per quella dichiarazione così improvvisata.
<<Sei uno stupido, davvero pensi che dopo tutti quei baci e dopo tutti quei momenti passati insieme io possa automaticamente vedermi con un altro uomo? E per giunta molto più grande di me?>> Lo rimproverò non curandosi del tatto e della delicatezza, servivano le maniere forti con lui o non avrebbe capito, la presa delle loro mani era ancora ben salda e Izumi si avvicinò così da poter cercare i suoi occhi. <<E comunque, mi piaci anche tu Dynamight>>. Disse appoggiando la guancia sul suo petto sentendo il cuore pompare a una velocità assurda.
<<Cristallino, ora però posso baciarti? È da tutto il giorno che non faccio altro che pensarti>>. Ignorò il resto concentrandosi solo sui suoi occhi.<<Non aspetto altro, numero uno>> giocò con il colletto della maglia e subito dopo sentì le grandi mani di Bakugou avvolgerle i fianchi per poi sollevarla cosicché potesse circondargli la vita con le gambe. Si avvicinò alle sue labbra e prese a baciarle con forza come se fosse l'ultima volta. Izumi socchiuse la bocca volendo che il bacio diventasse molto più approfondito e, come a leggerle nel pensiero, Katsuki aggiunse la lingua facendola incontrare subito con la gemella che presero a danzare insieme in un vortice di goduria e amore. Le braccia di Izumi erano appoggiate sulle possenti spalle del biondo e ogni tanto le dita massaggiavano i suoi capelli gesto che fece sospirare Katsuki dal piacere.
<<Sono andata contro le regole dell'ospedale per far sì che tu potessi stare bene, ho rischiato il licenziamento perché passavo le notti con te anziché a casa eppure...>> accarezzò le sue braccia muscolose che non avevano lasciato la presa sui fianchi. <<lo rifarei altre mille volte se necessario, per te>>. Lo guardò con un sorriso da fanciulla, Katsuki non disse nulla e si perse nei suoi occhi strusciando il naso sulla sua guancia. So bene quanto ami il suo lavoro eppure ha fatto tutto questo per me, ormai non posso negare a me stesso di starmene innamorando sempre di più.
Katsuki prese un profondo respiro e si concentrò, facendola poi scendere. <<Izumi>> Disse con tono basso e calmo, lei alzò il capo e attese di sentire cosa volesse. <<Domani sera hai qualche impegno?>>
Ci pensò su un attimo e negò con il capo. Il biondo sorrise leggermente e si avvicinò fino a far toccare le punte delle loro scarpe.
Prima che il biondo potesse ricominciare a parlare, lei si alzò sulle punte dei piedi e gli lascio un bacio casto sulle labbra. <<Sì, voglio uscire con te>>. Disse a fior di labbra intuendo i suoi pensieri, dopodiché si allontanò e sorrise nel vederlo tutto rosso in viso con la bocca ancora socchiusa.
<<Come face->> Scosse il capo e si chinò per assaporare di nuovo quelle labbra al gusto di fragola. Questa volta il bacio fu più acceso e più lungo, entrambi muovevano le bocche frenetiche fino a quando con la lingua Katsuki stuzzicò il labbro inferiore di lei che in risposta schiuse la bocca permettendo così di approfondire il bacio.
STAI LEGGENDO
Quel Treno
FanfictionLa vita di Katsuki è incentrata solo sul suo amato lavoro da eroe e dopo aver sperimentato sulla sua pelle cosa vuol dire essere abbandonati non ne vuole più sapere di intraprendere relazioni amorose con il timore di essere nuovamente tradito. Però...