Due giorni dopo Katsuki venne portato in reparto, il suo corpo aveva reagito bene all'intervento e ora serviva soltanto riposo, nessuno ancora era andato a trovarlo per via delle restrizioni ma non appena i medici dissero che tutto era fuori pericolo e che si fosse risvegliato i suoi amici corsero in ospedale per vederlo. Izumi aveva passato quasi tutto il tempo in ospedale e si era presa la premura di aggiornare gli eroi su tutto.
Lei era lì a osservarlo da dietro la porta della stanza mentre dormiva sereno, l'effetto degli antidolorifici era quello dopotutto. Osservò la miriade di tubi collegati al suo corpo e un brivido le percorse la schiena, non era abituata a vederlo in quello stato. Due flebo collegate al suo braccio per nutrirlo in vena e l'altra per la tachipirina in grado di attenuare il dolore acuto e fastidioso post intervento e infine l'ossigeno al naso perché il suo polmone ancora non funzionava perfettamente. Gli occhi poi caddero sotto al letto dove vi era appesa alla sponda la sacca del catetere, il colore era scuro ma non si preoccupò, dopotutto era normale visto l'accaduto e con il passare dei giorni sarebbe migliorato.
Un suono di passi in avvicinamento le fece distogliere lo sguardo, sorrise nel vedere gli amici del biondo con il fiatone e un mesto sorriso sul volto raggiungerla. <<Ciao Izumi, l'hai già visto? Sta bene?>> domandò frettoloso Denki, la verdina negò con il capo e si fece da parte. <<Prima voi, dopotutto siete i suoi migliori amici, per il resto sta bene. Il suo corpo sta reagendo alla cura, è solo questione di tempo. Io adesso vado a lavorare, non fategli troppe domande e non fate troppo caos, a dopo>>. li salutò con un cenno della mano senza dargli tempo di rispondere e sparì dietro il corridoio.
Eijiro abbassò la maniglia e cautamente entrò nella stanza, l'odore di disinfettante era davvero persistente e storse il naso per il fastidio, l'ultima ad entrare fu Jiro che si chiuse la porta alle spalle.
<<Guardatelo, non ha mai avuto un'espressione così rilassata in vita sua>>. Mina si avvicinò al letto appoggiando le mani sulle sponde, notò di come le sue sopracciglia si stessero arcuando e fece gesto ai suoi amici di avvicinarsi. <<Si sta svegliando>>.
Katsuki aprì lentamente le palpebre e dovette richiuderlo per via del bianco acceso delle pareti e della luce che filtrava dalla finestra. Ma dove sono...si guardò circospetto in giro sentendo una fitta al fianco e alla spalla sinistra, grugnì dal dolore e strinse forte i denti non riuscendo a ricordare nulla, la testa pulsava e sentiva qualcosa di fastidioso al naso, con la mano fece per togliersi i tubi ma Eijiro lo fermò, delicatamente. <<Katsuki, fermo o non riuscirai a respirare bene>>. I muscoli del biondo erano deboli e difatti Eijiro non sentì opporre resistenza mentre appoggiava il suo braccio sul materasso.
<<Sono in ospedale, ma che è succ->> come un flash tutto nella sua mente si fece più chiaro, ricordò di come il suo corpo si fosse mosso da solo per impedire che le lame del villain colpissero Kirishima e poi il vuoto, sgranò gli occhi e li puntò sul rosso che aveva chinato il capo sentendo i sensi colpa mangiarlo vivo. <<Ti sei buttato a capofitto per proteggermi, mentre ti avevo rimproverato per il tuo atteggiamento...ma sono io che ho sbagliato, ho legato male quel villain permettendogli di lanciare il suo attacco su di me e poi tu ti sei fatto avanti e non->> le lacrime cominciarono a scendere rendendo il discorso confuso e lungo, Mina lo abbracciò cercando di lenire il dolore che provava.
<<Sta' zitto, avresti fatto lo stesso per me>>. Appoggiò la testa sul cuscino e preso dalla curiosità alzò il lenzuolo, delle garze gli circondavano tutto l'addome fino alla spalla sinistra, si sentiva debole e spossato. <<Sono stato bravo a proteggerti, non hai nemmeno un graffio>>. Sorrise e spalancò le braccia con il chiaro invito ad abbracciarlo, senza pensarci Eijiro si avvicinò e senza fargli male ricambiò la stretta.
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Quel Treno
FanfictionLa vita di Katsuki è incentrata solo sul suo amato lavoro da eroe e dopo aver sperimentato sulla sua pelle cosa vuol dire essere abbandonati non ne vuole più sapere di intraprendere relazioni amorose con il timore di essere nuovamente tradito. Però...