Capitolo VII

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Pov Jane

Il sole scende piano,sembra quasi nascondersi tra i rami, colorando il cielo di sfumature rosse e arancioni, c'è un leggero vento caldo, guardo verso il lago,ci sono due aironi azzurri minori che escono dall' acqua tenendo nel proprio becco un ramoscello di pianta selvatica.Le luci del ranch tra un po' si accenderanno regalando alla tenuta un' aspetto da fiaba, quasi surreale.

Entro in casa e un profumo di carne invade il mio olfatto,Aaron mi accoglie regalandomi un abbraccio e un sorriso,mi dà un bacio tra i capelli e raggiungiamo gli ospiti, mano nella mano.Scopro con stupore che il nostro ospite , il capitano Bruce Styles, è l' uomo, che due giorni fa, è venuto in clinica da papà e ci ha portato Sun,con sua moglie che farfuglia qualcosa, capisco solo Helena.

Decidiamo di prendere prima un aperitivo, accomodandoci nel salone, c'è un drink analcolico con qualche stuzzichino sul tavolino basso,ma nessuno si serve.
Aaron si siede accanto a me sul divano,e mi prende per mano,il clima è teso, forse mamma e papà hanno capito del perché del mio leggero ritardo,e la cosa non li entusiasma molto, strano è stata lei a farmi assumere un contraccettivo orale, prima che facessi qualcosa di concreto con il mio ragazzo.

Il signor Bruce mi guarda negli occhi, "è strano per me e mia moglie, essere qui con voi, vi ringraziamo per l' ospitalità e per l' opportunità che ci avete concesso,so quanto sia difficile per voi.Devo essere sincero, siamo qui per te, Jane".

Mi porge più di venti foto in cui ci sono io da neonata con loro due e un bambino, solo sei foto di me con Dorothy con sua moglie e sempre quel bambino con i miei stessi occhi,deve essere mio cugino.Le guardo attentamente , la signora Deemi, è identica alla mia povera mamma morta, devono essere sorelle non c' è ombra di dubbio.

I miei genitori quando ero piccola mi portavano, tre volte l' anno ,al cimitero, davanti alla tomba di una giovane donna,e mi dicevano che lei era la mia vera mamma,non mancando mai di sottolineare che mi amavano immensamente.Non capivo cosa volessero dire, che significava avere due mamme.e perché non era sepolta al cimitero del ranch.
Lo capii bene alla festa per l'ottavo compleanno di Aaron ,avevamo la stessa età ma non festeggiavamo insieme,lui lo faceva ad aprile e io a maggio , eravamo fratelli ma non gemelli.Così Grace e Brad ci raccontarono di Dorothy, dell' amore che provava per me,del suo desiderio di darmi un papà,e della cattiveria delle persone che invidiavano il fatto,che lei da sola riusciva ad essere tutte e due le cose.Mi fecero vedere uno scatolone,ma a parte le foto, non ebbi altro,lo riposero in soffitta,nella stanza dei ricordi,un giorno avrei visto tutto il contenuto.In un armadio c'erano i suoi vestiti,le sue scarpe,ma niente mi parlava di lei, né i suoi trucchi, né il suo profumo Chanel n 5,era tutto riposto accuratamente , come una reliquia.I gioielli erano conservati in un cassaforte,li vidi una sola volta,era tutto ciò che avevo di lei.
Comprai tutti i sette libri che aveva pubblicato la sua casa editrice, l' UC Press,per imparare a conoscerla ,era pur sempre mia mamma, nonostante non ne sentissi il legame.

Abbandono il pensiero di Dorothy,le sono grata di avermi messo al mondo e di avermi amata ma non ho memoria di lei, spero perdoni questa mia indifferenza,che non merita.

"Capisco la tensione che si respira,sua moglie è la sorella di mia mamma Dorothy,ce ne avete messo di tempo per farvi vivi con vostra nipote", non è un rimprovero il mio,ma la loro presenza è un intrusione nella nostra vita.

"Noi non lo sapevamo ", solo questo riesce a dire Deemi, prima di iniziare a piangere.Nonno Luke sta per abbandonare la sala,ma lo blocco

"non capisco perché creare tutto questo teatrino nonno, perché dirmi che un tuo collega sarebbe venuto a cena, quando si tratta dei miei zii ",il colonnello non replica,ha solo ascoltato la mia voce, restando fermo di spalle per poi andare via.

Il filo rosso del destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora