CAPITOLO 12

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ORE 8:30 PALAZZO D'ALTAVILA

Il giorno seguente, il trio si ritrovò nella sala principale. Il sole del mattino filtrava attraverso le tende pesanti, illuminando la stanza con una luce dorata che sembrava esaltare ogni angolo di quella straordinaria vittoria. Aurelio, Carmine e Augusto erano seduti sulle comode poltrone in pelle, i volti ancora tesi ma brillanti di una gioia elettrica. L'adrenalina della notte precedente era ancora palpabile nei loro movimenti, ma ora era soppiantata da una nuova emozione: l'eccitazione pura e incontrollabile di possedere 30 milioni di euro in criptovalute.

Sul grande schermo davanti a loro, il grafico delle criptovalute si animava con numeri e valori che oscillavano freneticamente. Il portafoglio digitale, criptato e sicuro, mostrava un saldo che sfidava ogni comprensione. Tutti quei soldi immagazzinati in una serie di wallet crittografati, rappresentavano una fortuna così vastissima da sembrare surreale.

Aurelio prese la parola con tono deciso -Abbiamo rubato 30 milioni a Villa Agrimonte. Non possiamo permetterci di creare sospetti. Dobbiamo essere strategici. Per questo motivo, ciascuno di noi potrà spendere solo una piccola parte del totale-.

Carmine annuì e chiese -Quanto fa esattamente?-

Aurelio rispose prontamente - 5 milioni a testa. Questo è il massimo che possiamo spendere senza attirare troppa attenzione-.

Augusto domandò -E il resto?-. Aurelio continuò -Il resto lo utilizzeremo per finanziare il prossimo colpo, quello definitivo. Sto cercando di procurare armamenti e reclutare uomini per un attacco definito a Villa Agrimonte. Questo colpo richiederà precisione e risorse-.

Divisero i soldi secondo le istruzioni di Aurelio:

Aurelio: Utilizzò i suoi 5 milioni per ristrutturare il Palazzo D'Altavila. Aveva intenzione di trasformarlo in una base operativa sicura e lussuosa, adatta alle esigenze della loro organizzazione e inoltre voleva creare dei caveau per nascondere tutti quei soldi.

Augusto: voleva utilizzare i suoi 5 milioni per comprare la sede di Milano della Airnet, un progetto ambizioso che avrebbe garantito un'ulteriore copertura legale per le loro operazioni.

Carmine: voleva investire quei 5 milioni per acquistare l'impresa edile per la quale stava lavorando. Con il controllo totale dell'azienda, poteva usarla come fronte per riciclare denaro e gestire operazioni logistiche senza destare sospetti.

Poi la discussione prosegui per altri argomenti, Aurelio disse -Quindi, come pensate che sia andata la missione ieri?- rompendo il silenzio.

Carmine rispose guardando Augusto-Abbiamo fatto tutto alla perfezione. Solo per un attimo pensavo che sarebbe finita quando quella ragazza ti ha visto-

Aurelio - Si chiama Elena Rusaldi è la sua fidanzata-

Augusto aggiunse-Sì, è vero. L'unico momento critico è stato quando ho incrociato Elena. Non riesco a capire perché non abbia avvisato Luciano, anche se ci ha visti-.

Aurelio si appoggiò allo schienale della poltrona, riflettendo. -Conoscendo il carattere di Luciano, credo che Elena sia contenta che gli sia successo qualcosa di brutto per una volta. Stare con una persona come lui è estremamente difficile, probabilmente stanno insieme solo per interessi. La loro relazione è chiaramente tossica-.

Augusto chiese, incredulo-Ma come fa una ragazza così bella a stare con un sociopatico come lui?-

Aurelio si sporse in avanti, il viso serio. -Questo non importa ora. Il problema è che Elena ci ha visti. Non possiamo rischiare che un giorno lo dica a Luciano-.

Augusto si irrigidì. -Vuoi ucciderla? Non possiamo farlo. Non è giusto-.

Aurelio lo fissò intensamente. -E cosa suggerisci? Aspettare che parli e ci metta tutti in pericolo?-

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