Capitolo 2 Lunedì

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Devon








Mi sciolsi dall'abbraccio di Freya e mi alzai in piedi provando a non far rumore.

Ero nudo come un verme e avevo un mal di testa terribile dopo una sbornia impressionante.

Mi guardai attorno alla ricerca dei miei boxer e quando li trovai ai piedi del letto, me li infilai.

La sera precedente c'era stata una festa colossale alla confraternita Delta NDSU.

Erano party privati, di cui i più sembravano essere a conoscenza, ma dei quali non si lasciavano tracce.

Era vietato utilizzare gli smartphone per quella ragione.

Quello che succedeva all'interno di quelle mura doveva restare lì.

La convocazione avveniva attraverso un gruppo privato o per passaparola, ma mai niente di troppo esplicito. Chi non compariva nella lista poteva tornarsene da dove era venuto.

Il motivo?

Erano feste dedicate al sesso con un tasso alcolico elevato e circolava droga.

Tanta droga.

Si trattava di un vero e proprio crollo di inibizioni all'insegna dell'euforia.

La sera precedente c'era stata l'iniziazione di Jared Black.

Aveva da poco iniziato il secondo anno di Medicina e sin dal primo giorno aveva aspirato a diventare membro della Delta.

Proprio quella notte era stato sottoposto a una delle impietose prove di ammissione che di solito gli aspiranti dovevano superare per diventare confratelli.

La sfida consisteva nel bere quindici drink alcolici in meno di un'ora.

Jared a un certo punto aveva perso i sensi ed era stramazzato al suolo nel bel mezzo della festa.

Il Presidente della Delta, Michael Owen, gli aveva svuotato addosso un fusto di birra tra gli sghignazzi e l'ilarità di tutti i partecipanti.

Quelle pratiche mi annoiavano a morte e il più delle volte evitavo di prendere parte a quelle prove violente, ma essere un confratello ti faceva sentire parte di un gruppo.

Una sorta di circolo elitario mascherato da cameratismo e filantropia, ma che dietro celava episodi di violenza e di pericolo.

Feci un sorso di birra e sbirciai l'orologio.

Ero in ritardo per la prima lezione di Anatomia.

Il corso di Medicina sarebbe durato quattro anni, ma solo al terzo avrei avuto accesso al tirocinio presso gli ospedali dello Stato.

Mi infilai la t-shirt imprecando e mi passai una mano tra i capelli neri che mi cadevano sul viso in modo scomposto.

Diedi una scrollata a Freya e lei batté gli occhi assonnata.

- Che ti prende Dev? – sussurrò mentre si stiracchiava.

Provai a non guardarle il culo nudo e le gettai addosso il suo vestito.

- È tardi. Le lezioni cominceranno tra meno di mezzora – continuai irritato dalla sua scarsa reattività.

Entrai nel bagno come un tornado e presi lo spazzolino da denti.

Osservai la mia immagine allo specchio e scossi il capo.

I miei occhi blu erano appannati.

La sera precedente avevo bevuto e fumato marijuana.

Vince aveva avuto ragione dopotutto.

La roba che aveva portato alla festa era davvero di ottima qualità.

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