Un incontro con le Stelle!

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Namjoon POV

Sapevo che sarebbe andata così, lo avevo previsto. Dopo tutto eravamo alla fine del 2022 e da lì a poco avremmo dovuto partire per il servizio militare, e inoltre il mondo si stava arrendendo al nostro duro lavoro, stavamo arrivando in vetta!

Io ero al settimo cielo, era il momento più bello della mia vita, ma.. perché c'è sempre un ma: mi mancava Marylù!

Ogni volta che rimandavo un incontro o non riuscivamo a vederci, la sentivo allontanarsi. Cercavo di parlarle al telefono il più possibile ma non bastava, la vedevo sempre più lontana.

Quando poi iniziò a rispondermi con immagini senza scrivere, andai nel panico.

Volevo incontrarla, ma non potevo.

Arrivò il momento di presenziare a tre o quattro premiazioni e mi stupì di quanti ragazzi e ragazze promettenti si stavano affacciando al nostro mondo.

Una sera dopo una premiazione, mentre rientravamo Jin mi prese in giro perché due sere prima seduti vicino alle BlackPink avevo chiacchierato tutta la sera con Rosè.

"oooh falla finita! Ancora con questa storia!"tagliai corto

"Allora presentaci questa famigerata ragazza per cui volavi in Thailandia!" disse JK

"Thailandese eh? Non ti ci vedo con una thailandese!"disse Jimin riflettendo ad alta voce.

"Italiana, non Thailandese, è Italiana!" replicai d'impulso.

Scoppiò il finimondo.

"Ma allora Esiste davvero!!!Ora ce la presenti!!!" ordinò Jin.

Sapevo come fermarli e lo feci.

Arrivati in albergo Jin con il quale condividevo la stanza mi chiese "Posso parlarti?"

"Di cosa?" ero sdraiato su una poltrona e giocherellavo con il telefono aspettando che Marylù mi rispondesse.

"...è importante questa volta vero?" mi guardava fisso.

"Per me si ma, ...si sta stancando!"

"Ha già diminuito i messaggi? O ha anche iniziato a rispondere a monosillabi?" era un rituale, succedeva sempre così.

"Mono sillabi!" risposi.

"Non puoi chiamarla? Magari riesci a salvare la situazione!"

"Non conosci Marylù, non è una che la convinci facile, lei va tenuta su di giri, è una Ferrari!"

"Ti piace forte, non ti ho mai sentito dire di una ragazza che è una Ferrari!"

"Già, la prima volta che l'ho guidata mi ha portato fuori strada almeno un paio di volte!" gli dissi cercando di non mettermi a ridere nel formulare il paragone.

"Ok, adesso sono proprio curioso, me la devi far conoscere!"

"Forse non faccio in tempo, mi deve rispondere da almeno 5 ore e non succede mai!"

Un'ora dopo uscivo dalla doccia mentre Jin stava già a letto e giocava a uno di quei giochi che gli piacevano tanto.

Erano le 23 passate quando sentimmo bussare alla porta della stanza, andai ad aprire e senza mezzi termini una furia italiana entrò nella stanza.

I capelli sciolti, il passo fermo e sinuoso che le veniva sempre quando era nervosa, il corpo fasciato in un aderente paio di pantaloni neri, una camicia rosso scuro che la faceva apparire sensuale come la figlia di lucifero in persona.

Entrò in stanza con il telefono in mano, al grido di "Adesso tu mi spieghi chi diavolo è questa bambola coreana per te?" mostrandomi una foto di me e Rosè.

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