Due inizi e un disastro!

1 0 0
                                    

Marylù POV

Dopo un'abbondante e meritata colazione nonna Piggy ci accompagnò su una zona della spiaggia che sembrava attrezzata per un reality show.

All'ingresso della spiaggia c'era una tettoia che proteggeva dal sole una serie di cassette portaoggetti sovrastata da un scritta in inglese:

Non sono ammessi cellulari.

Lasciammo tutto in una cassetta ed entrammo in spiaggia. Una ventina di coppie anziane, e se dico anziane, intendo anziane non volendo mancare di rispetto a nessuno, si girarono a guardarci.
Nam già tratteneva le risate a stento quando poi un signora ricurva come una C mi si affiancò e tenendo per mano il marito, con il quale formava una perfetta coppia di parentesi, mi disse -"Tranquilla cara dopo la prima mezz'ora abbiamo spento gli apparecchi acustici!" il tutto indicando la piccola macchinetta che le fuori usciva dall'orecchio.

Poi si allontanò passando davanti a un Nam distrutto nel tentativo di non ridere mentre arrossivo come un peperone. Il marito che veniva trascinato dalla moglie verso un gruppetto di coetanei, passando davanti a Nam gli batté un pugno sul petto e abbattendo ogni residuo di resistenza di Nam che scoppiò a ridere sonoramente gli disse "Io no, sei un grande giovanotto!".

Forse neanche alle Nazioni Unite era stato così orgoglioso di se stesso come in quel momento!

Credo di non essermi mai divertita tanto in vita mia, la mattina passò tra un gioco e l'altro a cui Nam partecipò come un bimbo trovandosi perfettamente a suo agio in mezzo a quei nonnetti arzilli.

Le signore non erano da meno e mi permisero di capire una cosa.
Mi stavo innamorando di un uomo intelligente e buono, profondamente umano e semplice, sentivo il bisogno di dirglielo, di fargli capire che non volevo fosse solo un'avventura basata sulla reciproca attrazione.
Se anche avessi dovuto nascondermi tutta la vita io non volevo il front man, o il leader, volevo il giovane uomo che sorrideva avvolto da tredici salvagenti che tentava di raggiungermi ridendo per consegnarmi un fiore gonfiabile e vincere contro un nonnetto che con il bastone cercava di raggiungere la moglie con altrettanto fiore.

Verso la fine della mattina ero sdraiata all'ombra quando, appena uscito dall'acqua del mare, Nam venne a sedersi al mio fianco.

Sorridendo e con le mani bagnate fece scorrere un dito dal centro del mio seno fino all'ombellico -"Vieni in acqua?"

Io copiando il suo tono di voce sussurrato e profondo gli risposi accennando un sorriso -"Meglio di no! Troppi occhi indiscreti!"

Nam si guardò intorno e poi accennando una risata aggiunse -"la metà ha la cataratta! Siamo al sicuro, fidati!"

Risi alla sua battuta serena poi ripensai a quanto ero stata emozionata a guardarlo per tutta la mattina pensando che potesse essere sempre così.

-"Stavo pensando...." iniziai a dire.

Namjoon POV

Quando ero partito per la Thailandia il giorno prima tutto mi aspettavo tranne di passare una giornata spensierata come quella, mi sentivo pieno di vita e più di una volta avevo pensato che avessi saputo che al termine del servizio militare mi aspettavano giornate come quella insieme a Marylù, sarei anche potuto partire subito.

Uscì dall'acqua con l'intento di trascinarla con me tra le onde, scambiammo alcune battute e poi mentre ridevamo dei nostri compagni di spiaggia si fece seria e disse:

-"Stavo pensando, anche se è forse prematuro..." fece una lunga pausa guardandomi negli occhi "e se lo rendessimo esclusivo e stabile, sarebbe un problema?"

Quando qualcuno contratta con me ha due strade o cerca di superare la mia capacità intellettiva, cosa che sconsiglio fortemente se non si è MOLTO bravi, o va diretto al punto.

Glamour MusesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora