𝐄𝐋𝐄𝐕𝐄𝐍

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🎧 Anchor, Novo Amor.

Vicino a me, mio fratello si stava facendo forza guardando negli occhi Sarah, senza che si dicessero una sola parola.
Sapevo che si stavano parlando, solo con gli sguardi, da un lato uno che provava a convincerla che sarebbe andato tutto bene, dall'altro quella che sapeva che lui non aveva colpa di nulla.
Io cercai la mano di JJ, che già sfioravo vista la vicinanza tra noi: la strinsi e cercai di focalizzarmi su quello e non su tutto il resto.

Non lo guardai, ma lui lo fece: lo vidi con la coda dell'occhio, che prima mi guardò quasi spaventato per il contatto, poi abbassò il capo per osservare la mia mano nella sua, che la stringeva forte, e solo allora tornò a fissare davanti a sé, ricambiando la stretta.

«Circondiamoli!»

«Tutti con le mani in vista, ragazzi!»

«Vieni avanti, John B, con le mani dietro al testa! Tutti gli altri, rimanete dove siete!»

Dovetti sciogliere il contatto con JJ per alzare le mani. Così fece lui, così facemmo tutti; mio fratello, invece, avanzò come ordinato, e mise le mani dietro la testa.
Un agente gli fu addosso e iniziò a prenderlo a pugni, mentre Shoupe scese dall'auto cercando di fermarlo.

«Thomas, al tuo posto!» tentò invano, mentre noi cercammo di intervenire, ma gli agenti ci puntavano le pistole addosso cercando di intimorirci.

«Gli sta facendo male!» singhiozzò Sarah.

«Lascialo stare!» si accodò Kiara.

«Allontanati da mio fratello, allontanati! - strillai io, placcandolo e sfuggendo così alle mani degli agenti. Nel parapiglia generale, ora le voci dei miei amici non facevano solo il nome di John B, ma anche il mio, non supplicavano più solo l'agente ma anche me di non fare cazzate - Non ha colpe, smettila!»

Praticamente lo assaltai da dietro, saltandogli sulla schiena e cercando più che di colpirlo di staccarlo da mio fratello: ottenni quel che volevo, ma altri agenti si gettarono verso di me e mi strapparono via da lui, prendendomi in due, uno per un braccio e uno per l'altro, mentre un terzo mi si parò davanti puntandomi la pistola addosso.
«Fossi in te me ne starei al mio posto.»

Lo ignorai e gettai uno sguardo preoccupato a John B, che veniva ammanettato e condotto alla volante della polizia da Shoupe in persona.
Proprio lui abbaiò un ulteriore ordine prima di chiudere lo sportello dell'auto dietro a mio fratello:
«Caricate in macchina anche la ragazza.»

Non feci in tempo a protestare che mi trascinarono di peso verso la seconda volante, parcheggiata dietro a quella dove era salito mio fratello, con le grida dei miei amici che si allontanavano piano piano.

*

Shoupe si era seduto alla sua scrivania dopo essersi occupato di mio fratello e averlo richiuso in una cella in attesa del processo del giorno seguente.
A me non avevano fatto storie, in verità, ma avevano segregato nello studio dello sceriffo e due agenti si erano messi a guardia fuori della porta nel caso mi fosse venuto in mente di scappare via.

«Io credo che tu sia una ragazzina molto impulsiva, dico bene Calypso?» domandò retorico, incrociando le braccia al petto e guardandomi con un sorriso quasi beffardo.

Fece roteare gli occhi e non risposi.

«Mi dispiace per averti trascinata qui in malo modo, ma volevo solo scambiare due parole.» spiegò.

«Oh, non vuole arrestare anche me?» commentai sprezzante.

Shoupe sbuffò cercando di non perdere la pazienza, e io certamente non stavo aiutandolo a perseguire il suo buon proposito.
«Lo sai il motivo per cui ho arrestato tuo fratello. Non incolparmi per averlo fatto.»

𝐀𝐑𝐄 𝐘𝐎𝐔 𝐋𝐎𝐍𝐄𝐋𝐘? || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora