𝐄𝐈𝐆𝐇𝐓

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🎧 Good to see you again, Jesse Ritch.

«Manca qualche minuto. - disse Pope non appena scendemmo dal ponte e ci avviammo quindi nella zona abitata - Mi puoi rileggere la lettera? Per sicurezza?»

«Come se non l'avessimo già letta venti volte.» commentai.

Kie mi ignorò.
«"Caro Pope Heyward, le scrivo perché sono in possesso di prove materiali che possono scagionare John B Routledge. É di vitale importanza che mi incontri nel mio ufficio in King Street, 27 a Charleston alle 20:00 di stasera. Venga da solo. Saluti, C. Limbrey".»

«L'indirizzo è giusto. - fece Pope accostando davanti ad una cancellata e una villa che dalle nostre parti sarebbe di certo appartenuta ad un Kook - La casa dovrebbe essere questa.»

«Come sempre noi abbiamo a che fare con gente che non ha un dollaro.» borbottò JJ, alludendo all'enorme tenuta davanti alla quale eravamo appostati.

Allungai un indice verso la cancellata alta, con grossi spuntoni in cima.
«Servono per tenere fuori le persone? - domandai titubante ai miei amici - Non è un gran bel benvenuto.»

«No, - dissentì Pope, scendendo per primo - servono per tenere dentro le persone.»

«Cosa?» Kie si voltò a guardarlo quasi sconvolta.

«Sì, ci tenevano gli schiavi.»

«Oh, grandioso, ora sì che possiamo trattare.» borbottò JJ.

Scendemmo tutti dal veicolo e ci avvicinammo al portone. Pope si prese l'incarico di bussare, e il suono del chiavistello rimbombò probabilmente per tutta la casa.

«Avranno sentito?»

«Sì, Pope, si saranno risvegliati anche gli schiavi.»

«Non sei divertente, Cal.»

«Dite che devo bussare anco—»

Non riuscì a finire la domanda che la porta si spalancò. Un uomo sulla quarantina con la barba ben fatta e i capelli castano chiaro si palesò e con un'occhiata penetrante fissò il mio amico.

«È lei il signor Limbrey?»

«Tu devi essere Pope. - fece l'altro, non rispondendo subito alla domanda, ma quando lo fece fu piuttosto duro - La signorina Limbrey ti aspettava ieri, è molto delusa dal fatto che tu non ti sia presentato.»

«Siamo rimasti a piedi, in realtà, ci è saltato il radiatore. - intervenne Kiara - Ci scusiamo per il ritardo e se l'abbiamo fatta attendere invano, ieri.»

L'uomo guardò la mia amica ma non rispose a lei, posando i suoi occhi inquietanti su Pope, di nuovo.
«La signorina Limbrey si aspettava anche che venissi da solo.» precisò, lanciando occhiatacce a noialtri tre.

«Ma noi siamo un pacchetto unico.» ribatté JJ, mentre io gli posai una mano sul petto.

«Tranquillo.» sussurrai, cercando di non dare modo al tizio di dubitare di noi più di quanto non stesse già facendo: non mi dava una grande sicurezza, anzi tutt'altro, mi pareva piuttosto ambiguo e volevo evitare di finire nei guai. O almeno, volevo provare ad evitare di finire nei guai.

𝐀𝐑𝐄 𝐘𝐎𝐔 𝐋𝐎𝐍𝐄𝐋𝐘? || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora