8. Il peso del futuro

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⚠️Questo capitolo contiene scene che potrebbero urtare la sensibilità di alcune persone. In particolare vengono trattati temi delicati come i DISTURBI ALIMENTARI.
Se questo argomento potrebbe disturbarvi, vi consiglio di saltare questo capitolo.

"Sei ancora tu quella che si odiava allo specchio..."
~Luchè~

CHARLOTTE

Passeggio lentamente per il Central Park, il mio rifugio preferito

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Passeggio lentamente per il Central Park, il mio rifugio preferito.
Gli alberi maestosi e i sentieri serpeggianti offrono un momento di tregua ai miei pensieri turbolenti.

È appena arrivato ottobre, e l'autunno colora il parco con sfumature dorate e rosse.
Le foglie cadono leggere dai rami, creando un tappeto scricchiolante sotto i miei piedi.

Ho tra le mani un libro che non riesco a leggere, troppo distratta dalle parole che i miei genitori mi hanno urlato contro poche ore fa.

La mia famiglia è composta da me, i miei genitori e mia sorella minore. Mia madre ha due fratelli, per questo il mio cognome è Miller e non Martin.
Sono cresciuta con i miei cugini come se fossimo fratelli dato che abitiamo tutti nello stesso condominio.
Leo è il più grande e ha diciotto anni, Invece io e Sophia abbiamo la stessa età, seguiti da Agatha, la sorella di Sophia, che ha la stessa età della mia sorellina Rose. Poi c'è la sorella di Leo e il fratellino di Sophia. Viviamo tutti cosi vicini che è impossibile sfuggire alle loro domande e ai confronti continui.

Insomma, siamo una bella famiglia allargata.

A differenza dei miei zii, i miei genitori sono sempre stati molto severi.
Ogni cosa deve essere perfetta, ogni dettaglio al posto giusto.
Forse è per questo che mi sforzo così tanto di compiacerli. Ma oggi è stato diverso.
Tornata da scuola, mi hanno messo di fronte ad un ultimatum che mi ha fatto sentire come se stessi soffocando.

«Trovati un ragazzo entro la fine del mese,» mi ha detto papà, «oppure lo troveremo noi per te.»

Ho diciassette anni, quasi diciotto, per i miei genitori, questo significa che dovrei già avere un fidanzato che mi corteggi, come è successo a loro.
Tutti nella nostra famiglia hanno trovato qualcuno a questa età. Ma io non ho nessuno.
Ogni pranzo di famiglia è un tormento: «E il fidanzatino?» mi chiedono, come se fosse un obbligo avere qualcuno al mio fianco.
Anche gli zii non mancano mai di aggiungere la loro voce al coro.

Mi sento costantemente giudicata, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me.

A volte vorrei essere mia sorella minore.
Ha solo un anno meno di me, ma non ha ancora il peso di questi pensieri. Vive ancora la sua adolescenza con leggerezza, senza sentire il costante bisogno di compiacere i nostri genitori.
Vorrei poter tornare indietro, anche solo di un anno, e sentirmi libera da questa pressione.

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