"Andrete da soli, io non verró in quella maledetta città" . Questa frase le mozzó il fiato e le annebbió la vista. Non sarebbe andato con loro, non li avrebbe forse più rivisti tornare a New York. "Io... E se morissi? Non lo rivedrei mai più... Non gli potrei riservare un ultimo e disperato sguardo. Non gli potrei dire che forse provo qualcosa per lui" pensó disperata. In quel momento capì che non poteva morire con il tremendo rimorso di non averlo più rivisto per l'ultima volta, così corse fuori dalla sua stanza e scappó dall'Istituto. Cominció a correre, doveva trovarlo, doveva parlargli e dirgli ció che provava. Cercó di ricordarsi il nome del vecchio hotel in cui l'aveva portata per farla riprendere ma quando le venne in mente non sapeva come arrivarci. Incontró un lupo mannaro per la strada e gli chiese come si arrivava al Dumort. Il licantropo ,con diffidenza e disprezzo, le rispose poi scappó via. Lucrezia seguì alla lettera le indicazioni del nascosto e si trovó davanti all'hotel.
Era un grande ed imponente edificio consumato dal tempo. "Degno di Raphael..." pensó. Si stava guardando intorno in cerca di una possibile entrata quando sentì un forte chicchiericcio e delle risate. Si nascose in un vicolo accanto e vide dei vampiri aprire un tombino a terra e calarsi dentro. "Ecco l'entrata" si disse per poi correre verso quel piccolo passaggio sotterraneo. Prese la stregaluce ed illuminó il buco nel quale si doveva calare. Non era molto profondo e con un salto di un metro tocco il suolo. Una nuvola di polvere l'avvolse e si tappó il naso per non starnutire. Sapeva che non si poteva entrare in un covo di nascosti, che non sarebbe stata protetta dagli accordi ma non le interessava: lei era lì per vedere Raphael. Percorse i corridoi con cautela e guardandosi intorno. Sentiva ridere , parlare e , per disgrazia, anche dei terribili rumori di risucchio. Giunse in un corridoio pieno di camere quando sentì una voce inconfondibile, unica«No! Non è possibile...» . "Raphael". Si appostó dietro il muro di una saletta spoglia e polverosa e , sbirciando all'interno, vide il capo clan con tre vampiri. Stavano chicchierando e la ragazza decise di aspettare che finissero .
«La odio. La odio con tutto me stesso, è la ragazza più impertinente che abbia mai visto. Non so come liberarmi di lei... Se solo potessi la ucciderei» disse Raphael.
«Allora fallo, che ti importa?» commentó qualcuno.
«Non posso. Maledetta Cacciatrice... Le ho anche detto che per me è un'amica quando la situazione è ben diversa» concluse Raphael.
Vuoto. Tutto quello che provó in quel momento la Shadowhunter fu una grande sensazione di vuoto. Si sentì crollare il terreno sotto ai piedi. "Ed io sono anche venuta qui a dirgli addio" pensó. Aveva sentito troppo e presa dalla rabbia entró come una furia in quella sala. I quattro vampiri si voltarono verso di lei e Raphael alzó entrambe le sopracciglia«Lucrezia...».
Lei non gli fece finire la frase che gridó«Stronzo! Ed io che sono venuta fino a qui per parlarti lo sono ancora di più! Ti odio» . Lo spintonó ma i tre amici di Raphael la fermarono. Lei estrasse la spada angelica e ne ferì uno al braccio. Agli altri tiró dell'acqua santa facendoli infuriare. Raphael l'afferró per l'addomme e la sollevó da terra «Lasciami! Lasciami andare!» urló dirando calci al vampiro. Il ragazzo aprì la porta di una camera e ,dopo aver lasciato andare la ragazza ,la chiuse a chiave alle sue spalle. «Che diavolo ci fai qui?!» le chiese il figlio della notte. Lucrezia lo guardó con uno sguardo pieno d'odio e rancore. Si sentiva morire, le parole che Raphael aveva appena detto l'avevano ferita mortalmente. "Penso che un pugnale conficcato nello stomaco faccia meno male" . «Sai, pensavo che tu ci tenessi almeno un po' a me ma , a quanto pare, non te ne importa niente. Non è rilevante il motivo per il quale mi sono infiltrata in questo dannato posto, non importa più! Lasciami uscire di qui»gli rispose irata . Raphael si passó una mano sul viso «Dios...» mormorò.
La ragazza non faceva altro che lanciare occhiatacce al vampiro e stringere l'elsa della sua spada. «Lasciami uscire»ripetè scocciata. Raphael alzó lo sguardo verso di lei e scosse il capo«No! Tu non vai da nessuno parte ora... Dimmi perché sei venuta fino a qui!Che ti ha detto il cranio?». «Mi ha detto che sono una grandissima stupida che aveva bisogno di parlare con te...» gridó esasperata la giovane. Aveva detto parte della verità, era abbastanza. Abbassó lo sguardo ma vide che il vampiro la guardava in modo strano, arcigno. Voleva sapere di più, pretendeva di piú. «Continua» la incitó. «No. Non diró una parola di più... Mi odi, non sono una tua amica e vorresti uccidermi se solo potessi. Che cosa vuoi sapere?».
«Non voglio litigare ,voglio sapere che cosa volevi dirmi» le disse ancora Raphael. "Non ce la faccio più. Se non parlo non mi lascerà andare".
«Vieni con noi ad Idris. Domani a mezzanotte partiamo» le mentì la ragazza sperando che la lasciasse libera. Il vampiro si avvicinó a lei fino a quando a dividerli c'era solo un passo, un maledetto passo, una distanza troppo breve. «Stai mentendo» le disse fissandola negli occhi. "Maledizione".
«No» sussurró intimorita. Raphael serró la mascella, voleva solo la verità. «Volevo dirti che... Che ti...- respiró e fece guizzare i suoi occhi azzurri da quelli neri del vampiro al pavimento polveroso- volevo dirti che ti amo, razza di idiota!» gridó la Shadowhunter. Appena finì la frase delle lacrime le rigarono il volto e si coprì il viso con le mani. "Lui no, lui non mi ama. Mi ha umiliato" pensó. Sentì delle braccia avvolgerle la vita e la voce del vampiro dire«Togli quelle mani dal viso. Non posso parlarti altrimenti» . La ragazza fece come le aveva chiesto Raphael e ,fecendo scivolare le mani giù dal volto , vide quello del vampiro davanti al suo«Se mi avessi concesso una fottuta ora in più sarei venuto a parlarti io, sciroccata che non sei altro... Non ti considero affatto un'amica, sei di più»le disse posando le sue labbra su quelle della ragazza. Lei rispose al bacio ed infiló le sue mani tra i capelli ricci di lui. Si stavano baciando, lei incredula stentava a crederci. L'amava anche lui quindi? "Ma certo che ti ama stupida" si convinse. «Ti odio» gli sussurró lei baciandolo. «Io di più» rispose lui ridacchiando. Quando finalmente si staccarono per riprendere aria , poggiarono la fronte l'una contro l'altra. «Ti odio perchè mi hai imparato ad amare. Quello di cui avevo bisogno era l'amore» le disse lui accarezzandole la schiena. «Scusami se non ti ho capito prima» disse lei. «Verrai ad Idris?» gli domandó poi. Lui le accarezzó il volto «Verró per te. Per proteggerti». Si baciarono di nuovo poi lei notó che Raphael aveva ancora quelle profonde occhiaie e preoccupata gli chiese«da quanto tempo è che non ti nutri?». Quella domanda sembró toccarlo tanto che il vampiro si voltó dall'altra parte«Da un po'». «Quanto tempo intendi con 'un po' '?» insistette lei. Raphael chiuse gli occhi «Dalla sera in cui quel vampiro ti ha attaccato» rispose. "Per l'Angelo!". «Raphael! Tu devi nutrirti... Bevi il mio sangue» disse la cacciatrice avvicinandosi a lui. Il ragazzo scosse la testa «Te lo scordi. Sarebbe troppo pericoloso per te» rispose. «Ma tu devi nutrirti. Non ti lasceró morire di fame» continuó Lucrezia scostandosi i capelli dal collo. «Forza. Non ho paura, mi fido di te» lo incitó. Il vampiro strinse i pugni e disse qualcosa in spagnolo, si infiló la catenina con la croce al collo e lasció che cominciasse a bruciargli il petto nel solito punto. La ragazza fece per dire qualcosa ma lui le posó due dita sulla bocca«Shh... Perdoname» disse , poi poso le sue labbra sul collo di lei. Lucrezia trattenne il respiro ed il vampiro lasció che i suoi canini lacerassero la tenera pelle del collo. "Oh mio Dio... Come puó essere piacevole il morso di un vampiro?" si domandó la ragazza. Sentiva le gambe cederle ma grazie al cielo Raphael la stava sorreggendo. Si nutriva dal suo collo, il suo sangue lo stava rimettendo in forma. Quando finalmente lui staccó la sua bocca dal sua collo , Lucrezia sentì la testa girarle e le sue gambe cedettero completamente. Raphael la prese in braccio e le disse«Ho bevuto troppo. Scusami» . Lei si accoccoló tra le braccia del vampiro e scosse il capo«No, tranquillo, non sentirti in colpa. Avevi bisogno di sangue e per me è stato un piacere aiutarti». Lui la guardava con il suo solito sguardo penetrante e la ragazza accennó un sorriso. «Lo sai che stare accanto a me non sarà facile? Io sono un Nascosto, tu una Cacciatrice» le disse accompagnandola nella sua stanza. Lei annuì«Non mi importa, io e te staremo insieme. Non ho paura delle opinioni altrui, so che sarà difficile ma sono pronta a tutto» rispose la ragazza. Il vampiro l'adagió sul suo letto e si sedette accanto a lei. Era pensoso e , come al solito, la Shadowhunter non riusciva a decifrare il suo volto. «Avverti qualcuno che per questa sera starai da me... Domani fatti venire a prendere da Magnus. Potrebbero preoccuparsi» le consigliò stringendole una mano. Lei sorrise e abbracció Raphael. "Ditemi che non è un sogno" si ripeteva. Era felice, felice come non era mai stata prima di allora. Il vampiro le sollevó il mento con il pollice e l'indice poi la bació più appassionatamente di prima. Le loro bocche erano fuse l'una nell'altra e la ragazza lasciava guidarsi da Raphael. Lei non aveva mai baciato qualcuno, il primo bacio fu quello che diede a Raphael per potersi riappropriare del coltello. «Baci benissimo, quanti altri ragazzi hai baciato oltre me?» le domandó il vampiro. La ragazza arrossì leggermente ma poi scoppio a ridere. Raphael la guardava sconcertato. «Perchè ridi?» le domandó. Lei gli riservó uno sguardo dolce«Perchè non ho mai baciato nessun'altro oltre te». Lui sorrise «Allora ho insegnato a baciare bene a molte ragazze» disse mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Stettero a guardarsi per un po' poi lui le diede un bacio sulla fronte e le auguró una serena notte. Il vampiro stava quasi per uscire dalla stanza quando lei lo richiamó«Raphael...». Lui si voltó «Si?». «Potresti rimanere qui?» gli chiese timidamente la cacciatrice. Raphael accettó e si sedette accanto a lei sul letto. Stava diventando troppo dolce, se ne rendeva conto lui stesso ma non poteva farci nulla. L'amore era molto peggio del morso di un vampiro: è un'emozione piacevolissima ma subdola che ti fa sprofondare nel baratro senza che tu te ne possa accorgere. Lucrezia invió un messaggio a Clary nel quale le diceva di stare tranquilla e di avvertire gli altri perché stava con Raphael. Spense il telefono e chiuse gli occhi sprofondando in un sonno profondo. Il vampiro stette ad osservarla per tutta la notte, senza muoversi di un millimetro dal luogo in cui si trovava.Clary ricevette il messaggio di Lucrezia e non potè evitare di sorridere. Sospettava che tra i due fosse successo qualcosa e ne era contenta. La cosa che la lasciava un po' di stucco era il fatto che , conoscendo Raphael, non si sarebbe mai aspettata un comportamento del genere da parte sua: Raphael Santiago sapeva amare?
Domiziano stava sdraiato sul suo letto e lanciava coltelli sul bersaglio che stava davanti a lui. Faceva sempre centro e si stava rilassando. Tuc-tuc era l'unico rumore che si sentiva nella sua stanza. D'un tratto peró qualcuno bussó alla sua porta e lui si alzó per aprire. Vi trovó Maia con un piagiama rosa con le mezze lune sopra. Aveva i capelli un po' arruffati e gli occhi stanchi. Era molto carina e Domiziano arrossì leggermente. «Scusa il disturbo... Posso entrare?» gli domandó. Lui si fece da parte per farla passare e richiuse la porta. «Non riesci a dormire nemmeno tu, eh?» le disse lo Shadowhunter. Maia annuì e si sedette sul bordo del letto . No, non riusciva a dormire anche se lo voleva. «No... Non ci riesco. Ti prego, potrei rimanere qui? Mi sdraio sul divano se vuoi» gli disse lei guardandosi le ciabatte . Domiziano si sdraió sul letto e le fece segno di sdraiarsi con lui«Non lascerei mai una ragazza dormire su di un divano. Ci entriamo entrambi qui. Dai, vieni qui». Lei si sdraió e rivolse un sorriso al ragazzo«Grazie mille». Lui le diede un bacio sulla testa e spense la luce«Di nulla Maia».
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Shadowhunters - Cittá di cristallo
Fiksi PenggemarDopo la sconfitta di Jonathan Morgenstern una nuova minaccia incombe sul mondo degli Shadowhunters ,una minaccia ancora piú pericolosa. Jace ed i suoi compagni chiederanno aiuto ad una potente famiglia di cacciatori italiani che si unirà a loro per...