Magnus ed Alec stavano ancora cercando di localizzare la Cacciatrice dal mantello rosso e , fino a quel momento, non erano riusciti a trovarla.
Alec si era addormentato con la testa sul bracciolo sinistro del divano , era stanco e aveva una forte emicrania. Magnus stava ancora cercando di trovare quella pazza e non si sarebbe dato pace fino a che non fosse riuscito a stanarla. Erano passate ormai due buone ore da quando Maia aveva raggiunto gli altri e non era ancora ritornata. Lo stregone si concentrò ancora di piú e alla fine ottenne qualcosa . La vide, vide la donna con il mantello rosso correre nei pressi di Central Park e non potè non svegliare Alec. «Alec! Alec, svegliati! L'ho trovata... Sta nei pressi di Central Park! Dobbiamo subito avvertire gli altri!» gridó , scuotendo leggermente il cacciatore. Alec aprì di scatto gli occhi e saltó in piedi. «Dobbiamo correre prima che sua troppo tardi» esclamó armandosi.Il gruppo di ragazzi aveva ormai raccolto una buona quantità di quelle pietruzze quando Clary ricevette una telefonata da parte di Magnus. «Magnus, che succede?» disse con tono tranquillo. «Clary! Noi stiamo arrivando , dovete armarmi e stare in guardia! Abbiamo localizzato la serial killer e si trova nei pressi di Central Park» disse lo stregone con il fiatone. Stavano correndo e non si fermavano, dovevano raggiungere i loro amici per salvarli. «Va bene. Vi aspettiamo» rispose frettolosa la rossa. Chiuse la telefonata e con agitazione disse agli altri«Si sta dirigendo qui... La donna con il mantello rosso sta arrivando. Magnus ed Alec stanno venendo qui, sono riusciti a localizzarla!». Per pochi istanti regnó un silenzio tremendamente profondo ma fu rotto subito dopo da mormorii e rumori di armi che stridevano. «Tenete gli occhi aperti e non facciamola sfuggire questa volta!» esclamó Isabelle mente feceva scivolare la sua frusta giù per il braccio. Il cielo si era tinto di vari colori : rosso, aranciane e blu... Le tenebre stavano calando e con loro arrivavano i demoni.
Lucrezia stava seduta sui gradini dell'Istituto con le gambe strette al petto e la testa china. Era confusa, arrabbiata e dispiaciuta. Che le importava di Raphael e delle sue stupide opinioni? Che le importava di quello che faceva o pensava? La risposta era una e semplice: niente, non le importava assolutissimamente niente. Eppure, inspiegabilmente, si era ritrovata da sola su di un gradino sgarrupato e lercio , con una gran voglia di urlare e piangere. "Maledetto Raphael..." si ripeteva dentro di se. Sapeva che lui era ancora lì, non poteva metter piede fuori dall'istituto per via del sole ma a breve l'avrebbe fatto. Stava arrivando il buio , il suo mondo. Rimase ferma ed immobile lì per un'altra buona mezz'ora e non si era resa conto che ormai le uniche luci che squarciavano l'oscurità della notte, erano quelle dei lampioni, dei semafori e delle macchine. Sentì una porta aprirsi e richiudersi velocemente. Sentì dei passi felpati e il rombo di una moto che si accendeva e solo in quell'istante alzó lo sguardo. Vide Raphael, a cavallo della sua moto ,che stava per andarsene . «Ti detesto...» sussurró. Il vampiro la sentì e le riservó uno sguardo di fuoco«Hai intenzione di marcire lì per terra come una foglia?» le chiese con tono interrogativo. «Se anche avessi intenzione di farlo, non ti riguarderebbe» rispose lei secca ed acida. Raphael alzó le spalle «Avevo intenzione di fare un giro di pattuglia e portarti con me per farti uscire di qui ma ,a quanto pare, preferisci rimanere sola in un posto che odora di vecchio» disse . "Vuole farmi uscire di qui?" si domandó perplessa. Il vampiro fece per partire ma lei si alzó di scatto e lo fermó«Aspetta! Vado a prepararmi».
Il vampiro sospiró e la canzonó«Forza foglia secca, sbrigati». Lei lo ignoró e corse nella sua camera. Infiló la tenuta da battaglia e si armó di diversi coltelli ed una spada angelica. Scese di nuovo e salì sulla moto allacciando automaticanente le braccia intorno alla vita di Raphael. La Shadowhunter sentì gli addominali del ragazzo irrigidirsi per un secondo poi , prima di partire, lui le disse «Hai imparato ció che devi fare» . Lei strinse i denti e rispose«Ho capito cosa fare se alla guida c'è un pazzo come te».Maia poggió a terra il contenitore di vetro e si trasformó. Sentiva l'odore dei demoni ancora più forte di prima, stavano arrivando altri mostri viscidi e puzzolenti. «Dov'è?» chiese Jace. Domiziano non fece in tempo ad avvertire Jace e lo spinse a terra. Una freccia stava per colpirlo e non se n'era nemmeno reso conto. «È da quella parte!» gridó l'italiano puntando il dito verso un vecchio acero. Maia ringhió ed i Cacciatori strinsero le loro armi. «Fatti vedere, avanti!» gridó Simon. Sentirono un fruscio poi videro delle creature alate planare su di loro. «Demoni!» gridó Clary lanciando un coltello dritto sull'ala di uno di quelle schifezze volanti. Isabelle fece roteare la sua frusta e ne colpì tre. Maia ne addentó uno al volo e lo finì sul terreno. Simon cominció a menare fendenti a destra e a manca. Non era un agile e forte cacciatore, anzi era tutto il contrario: uccideva i demoni in modo goffo ma se la cavava. Domiziano e Jace uccisero alla svelta qualche demone e si lanciarono all'iseguimento della donna . La vedevano correre velocemente e non fermarsi. I due ragazzi erano veloci ma non abbastanza da raggiungerla. Videro Magnus ed Alec che correvano nella direzione opposta alla loro. «Alec, corri dagli altri ad aiutare! Io mi fermo un secondo» gridó lo stregone fissando la donna . Lanció delle fiamme azzurre contro di lei ma la Cacciatrice le bloccó con una spada che aveva la lama dello stesso colore delle pietre che prima avevano raccolto. Le fiamme di Magnus si ritorsero contro di lui ma lo stregone fu abbastanza rapido da crearsi una barriera intorno. Jace riuscì a placcare la donna ed insieme caddero a terra. «Magnus! Vai dagl'altri» gridó Domiziano raggiungendo Jace e la donna. La cacciatrice si era rialzata e provó ad attaccare Jace ma lui bloccó l'attacco e ne menó uno a sua volta che taglió solamente l'aria. «Sono troppo forte per te ragazzino» rise l'incappuccita facendo una ruota e colpendo Jace al centro dello stomaco con un calcio. Il ragazzo si accasció a terra e Domiziano lo andó subito a soccorrere. «Hey! Stai bene?» gli domandó. «Si... Corri. Corri Domiziano, non fartela sfuggire!» rispose Jace sedendosi a terra. Domiziano inseguì la cacciatrice e tiró una freccia con la sua balestra ma la donna la taglió con la spada. Dopo poco svanì nelle tenebre e Domiziano imprecó silenziosamente.
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Shadowhunters - Cittá di cristallo
FanfictieDopo la sconfitta di Jonathan Morgenstern una nuova minaccia incombe sul mondo degli Shadowhunters ,una minaccia ancora piú pericolosa. Jace ed i suoi compagni chiederanno aiuto ad una potente famiglia di cacciatori italiani che si unirà a loro per...