L'amore oltre ogni limite, oltre ogni costellazione, oltre ogni margine spazio temporale. Chi lo chiama destino, chi lo chiama fato, chi non ci crede e crede nella razionalità delle cose, dei fatti. La vendetta, la giustizia degli dei, una concezion...
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Alex
Mancanze. Come si potevano colmare le mancanze? Era possibile sentire la mancanza di tempi andati? La mancanza di un'età che non può più tornare indietro? A volte vorrei solo una macchina del tempo, tornare indietro e non commettere più gli stessi errori, non allontanerei più le persone giuste e non mi terrei accanto quelle sbagliate. Le mancanze scalpitavano nel petto, ti laceravano dentro e non avevi più scampo e colmarle era impossibile.
Erano trascorse due settimane da quel incontro assurdo.
Avevo evitato di andare in ufficio e quasi ogni mattina mi svegliavo bruscamente credendo che fosse tutto solo un terribile incubo.
Ero a Boston per un fottuto lavoro del cazzo e mi ero ritrovato a dover condividere il lavoro con Sam, finendoci a letto ripetute volte ma mai come avrei voluto davvero, poi c'erano anche Dominik e suo padre.
Per di più c'era anche questa ridicola storia su Ryan Fisher..
Tutto questo mi aveva riportato alla mente la chiamata di Jason e alla nostra questione in sospeso, doveva aver scoperto qualcosa.
Presi a scrivergli un messaggio chiedendogli di venire a trovarmi il prima possibile, avevo bisogno di informazioni perché qualcosa non andava in tutto questo.
Eravamo finiti tutti insieme a distanza di circa dieci anni in una città del tutto improbabile, un motivo doveva pur esserci ed io ero uno che alle coincidenze proprio non ci credevo.
Credevo nella razionalità, nelle scelte fatte e nelle decisioni prese. Il destino era solo frutto di tutto questo.
Il cellulare prese a vibrare ancora tra le mie mani e risposi senza pensarci troppo.
