Capitolo 26 - What is happiness?

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𝓒𝓸𝓶'𝓮𝓻𝓪 𝓽𝓻𝓲𝓼𝓽𝓮, 𝓬𝓪𝓽𝓽𝓲𝓿𝓪 𝓮 𝓹𝓪𝔃𝔃𝓪; 𝓶𝓪 𝓹𝓸𝓲, 𝓬𝓸𝓶'𝓮𝓻𝓪 𝓭𝓸𝓵𝓬𝓮.

-𝓡𝓸𝓫𝓮𝓻𝓽 𝓑𝓻𝓸𝔀𝓷𝓲𝓷𝓰

-𝓡𝓸𝓫𝓮𝓻𝓽 𝓑𝓻𝓸𝔀𝓷𝓲𝓷𝓰

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Sam

Serenità. Un concetto astratto che non conoscevo, che non avevo mai assaporato e mai provato fino ad oggi. Fino al mio appuntamento con Alex. La serenità era qualcosa che avevo perseguitato da sempre e che non riuscivo mai a trovare. Io ero pronta ad afferrarla e lei mi scivolava via dalle mani. E, per assurdo, quando la mia vita era stata troppo impegnata per poterci ancora pensare, lei aveva bussato alla mia porta. Ma quello che sapevo con certezza, era che la serenità non sarebbe stata eterna.

Il week-end trascorse nel migliore dei modi.

Alex era premuroso, costantemente incollato a me, tanto che iniziai a credere che fosse quello il paradiso e che all'inferno ci fosse il diavolo vestito in bianco per l'assurdità del momento.

Nel mio stomaco qualcuno stava facendo delle capriole infinite e io le stavo avvertendo tutte, una ad una.

Preparai la mia borsa, sorseggiai il mio caffè al volo e mi catapultai fuori dal mio appartamento. Alex aveva insistito nel trasferirmi da lui in hotel ma non volevo affrettare le cose e stravolgere la mia vita solo perché eravamo andati d'accordo per un weekend di fila senza discutere o litigare.

C'erano molte cose irrisolte tra noi: il suo passato, le sue bugie - anzi le sue omissioni - e il suo carattere scostante. Per non parlare dei miei segreti che, forse, erano più gravi di quello che lui nascondeva e questo pensiero mi aveva tormentato per tutta la notte. 

Segreti che rimbombavano nella mia testa, scalpitavano per venire fuori e non riuscivo più a trattenerli. 

<<Eccoti!>>

La macchina di Alex era accostata poco più avanti alla mia abitazione e mi stava aspettando per accompagnarmi in ufficio, a mia insaputa, aggiungerei. Era solito fare di testa sua e mi faceva ammattire ma era anche premuroso e dolce.

For your eyes only - Deep scarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora