Capitolo 24 - Arm in arm, eye to eye

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𝓢𝓸𝓷𝓸 𝓵𝓮 𝓼𝓽𝓮𝓵𝓵𝓮, 𝓵𝓮 𝓼𝓽𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓼𝓸𝓹𝓻𝓪 𝓭𝓲 𝓷𝓸𝓲, 𝓬𝓱𝓮 𝓰𝓸𝓿𝓮𝓻𝓷𝓪𝓷𝓸 𝓵𝓪 𝓷𝓸𝓼𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓸𝓷𝓭𝓲𝔃𝓲𝓸𝓷𝓮.

- 𝓦𝓲𝓵𝓵𝓲𝓪𝓶 𝓢𝓱𝓪𝓴𝓮𝓼𝓹𝓮𝓪𝓻𝓮

- 𝓦𝓲𝓵𝓵𝓲𝓪𝓶 𝓢𝓱𝓪𝓴𝓮𝓼𝓹𝓮𝓪𝓻𝓮

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Sam

Eleganza. Se c'era un aggettivo in grado di descrivere quel ristorante era proprio eleganza. La parola deriva dal latino "eligere", cioè scegliere. E' un'arte di vivere e di pensare che può manifestarsi in modi diversi e quel posto lo manifestava alla perfezione. Non ero mai stata una in fissa per ciò che è appariscente o costoso o lussuoso ma quel posto.. sarebbe diventato senza dubbio il mio posto preferito!

<<Wow! Alex! Questo posto è magnifico!>> Esclamai non appena varcammo la soglia, rimanendo con la bocca spalancata per lo stupore.

Il soffitto era costituito da grandi vetrate attraverso le quali si poteva benissimo osservare il cielo stellato o un tramonto, lunghe tende bianche raccolte con dei nastri erano situate davanti ad ogni vetrata che circondava il locale, lasciandoti scorgere il panorama del prato e dei cespugli ben curati dell'esterno. Sulla sinistra c'era una grande piscina illuminata con dei faretti subacquei che rifletteva le luci delle grandi lanterne adornate ai lati della sala. I tavoli erano sparsi qua e là nell'ampio spazio, con dei centritavola composti da composizioni floreali con tanto di candela al profumo dei fiori di arancio, perfettamente intonati all'atmosfera. I tavoli erano circondati da sedie che sembravano delle poltrone soffici e comode che, potei constatare io stessa, erano realmente comode.

<<Questo posto è... di una bellezza disarmante, perché non c'è nessuno?>> C'eravamo solo noi nella sala, forse era davvero un ristorante costoso che non tutti potevano permettersi.

<<Semplice, l'ho prenotato tutto per noi>>, esordì Alex con nonchalance.

Cosa?!? Era forse fuori di testa?

For your eyes only - Deep scarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora