"E quindi la vecchia della libreria non ti ha detto proprio niente di utile?"
"Si chiama Rose", puntualizzò seccato Peter, sfogliando distrattamente il libro che aveva appena acquistato. Si era rifugiato in un vicolo secondario, uno dei tanti che così spesso gli davano asilo. Ned, dall'altra parte della radiotrasmittente, lo stava tempestando di domande, costretto ad accontentarsi delle risposte distratte del suo amico.
"E saresti così gentile, di grazia, da ripetermi esattamente cosa ti ha detto questa Rose?"
Peter finalmente smise di prestare attenzione alle pagine del libro e si concentrò su Ned, distendendo la schiena contro il muro di mattoni umidi su cui era appoggiato.
"La libreria è sua, praticamente ci vive lì dentro, ma non ha notato niente di strano ultimamente. Esplosioni, cortocircuiti, blackout... niente che si possa ricollegare alla gemma.""Pensi che ci possiamo fidare?"
"Mi è sembrata sincera, solo una signora che ama fare il suo lavoro. Non è esattamente il genere di persona che immagino quando penso a un cacciatore di gemme..."
E poi è la nonna di Viola. Ma questo Ned non aveva bisogno di saperlo."Se è per questo neanche noi incarniamo il ritratto dell'eroe, eppure eccoci qua!"
La battuta di Ned disegnò un sorriso amaro sul volto di Peter. Ancora una volta, si ritrovò a pensare alla strana piega che avevano preso le loro giornate. In un'altra vita, forse, lui e Ned avrebbero potuto essere semplicemente due adolescenti normali con problemi normali, come nascondere un brutto voto o fare i cascamorti con le ragazze. La massima aspirazione di Ned sarebbe stata completare la sua collezione di Lego a tema Star Wars e quella di Peter essere il primo del corso di Robotica. In un'altra vita, libero dal peso che i suoi poteri portavano con sé, Peter avrebbe potuto essere un ragazzo diverso, più leggero e spensierato. E, forse, in un'altra vita, i suoi genitori sarebbero stati ancora vivi."Magari i risultati della scansione di Karen erano imprecisi...", aggiunse Ned, che ormai ai pensierosi e malinconici silenzi di Peter ci aveva fatto l'abitudine.
"Il mio radar ha un coefficiente di precisione del 99,8%."
La voce tutt'altro che robotica di Karen lasciava trapelare più che a sufficienza lo sdegno per la velata accusa rivoltale da Ned. Quest'ultimo, fingendosi indispettito, le rispose a tono:
"Vorrà dire che ti chiamerò Mrs Precisina d'ora in poi! Peccato che non si possano tessere le stesse lodi anche del tuo sistema di comunicazione...""Il segnale era disturbato", si giustificò l'Intelligenza Artificiale.
Un lampo di genio illuminò lo sguardo di Peter.
"Ma è ovvio, come ho fatto a non pensarci prima?"Gli strumenti di radiotrasmissione che Peter e Ned usavano per comunicare erano a loro volta agganciati al sistema di Karen, il quale assicurava una copertura di rete pressoché illimitata. Non appena Peter era entrato nella libreria, però, il segnale si era improvvisamente interrotto, tagliandolo fuori dalla rete. Per questo motivo Ned non aveva potuto sentire nulla della conversazione tra la libraia e Peter, costringendolo ad accontentarsi dello striminzito resoconto di quest'ultimo. Non era mai capitato prima che il collegamento si interrompesse: in effetti era un'eventualità molto remota, possibile solo in due casi: la distruzione di tutti i sistemi software e hardware o...
"Un campo magnetico."
"Un campo magnetico?", fece eco Ned, incapace di decifrare le parole di Peter.
"Un campo magnetico", spiegò prontamente Karen, "è un'area di forza invisibile delineata da due o più cariche elettriche in tensione tra loro."
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Just Around The Corner
Teen FictionNew York, tempo presente. Viola Myers ama la sua vita, la sua famiglia e la sua città. È una ragazza appassionata, segnata da un'immaginazione e una sensibilità fuori dal comune. Eppure è convinta di essere solo una ragazza come le altre... ma un g...