rivelazioni

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Duccio pov's

Iniziammo a mangiare e mentre gli altri chiacchieravano io rimasi in silenzio.
Voglio sapere cosa intende Andrea con "ti capisco" anche se lo conosco da poco, sono una persona molto impicciona che non si fa mai i fatti suoi e ne sono consapevole.
Pietro:"che ne pensi Du?"
Duccio:"eh cosa? non stavo ascoltando scusatemi"
Pietro:"Andrea ha proposto di andare in piscina domani pomeriggio"
Duccio:"sì ci sta come idea"
Jacopo:"bene"
Pietro:"possiamo andare con la macchina di mamma"
Andrea:"io vi raggiungo con il mio gioiellino"
Duccio:"che sarebbe?"
Pietro:"la sua amata moto blu su cui non fa salire nessuno"
Continuammo a mangiare la pasta al pesto preparata da mio fratello e appena finimmo tutti, sparecchiai con l'aiuto di Jack e poi andammo in salotto per vedere il film.
Pietro:"io mi siedo qui" disse buttandosi sul divano
Jacopo:"io qui" disse ricopiando Pietro
Andrea:"e noi qua immagino" disse guardandomi e facendomi segno di sedermi affianco a lui.
All'inizio il film non sembrava tanto spaventoso ma poco dopo sobbalzai dallo spavento e dalla paura mi strinsi al braccio della persona alla mia sinistra.
Appena alzai la testa notai che stavo abbracciando Andrea e arrossì all'istante, staccandomi subito.
Duccio:"scusa" gli sussurai
Andrea:"tranquillo" mi rispose con un sorrisino sul volto
A fine film mi dovetti subire le prese in giro da parte di Jack e Pietro che mi avevano visto abbastanza spaventato durante la visione di "Scream".
Pietro:"dovevi vederti, hahaha"
Jacopo:"hahaha"
Pietro:"prossima volta ti faccio vedere Peter Pan"
Jacopo:"sarebbe meglio Biancaneve, magari ha paura dei pirati"
Pietro:"hahahaha"
Jacopo:"sembravi una femminuccia" alla battutina di Jacopo sia Andrea che Pietro iniziarono a ridere e io sbottai.
Duccio:"avete rotto il cazzo, io me ne vado"
A passo svelto mi diressi verso camera mia e mi chiusi la porta alle spalle sbattendola con forza.
Mi buttai sul letto, poi presi il mio quadernino, una matita e mi misi a disegnare.
Pietro:"non volevo farti arrabbiare, stavamo scherzando" mi parlò da dietro la porta della camera che avevo precedentemente chiuso a chiave.
Pietro:"aprimi Duccio, non fare il permalosone"
Duccio:"vattene e non rompermi il cazzo Pietro"
Poco dopo sentii bussare alla porta e pensando fosse Pietro gli urlai di andarsene, ma non era lui.
Andrea:"sono io Duccio, mi apri?"
Non so il perché ma gli andai ad aprire, chiudendo di nuovo la porta appena il corvino entrò in stanza.
Duccio:"che vuoi?" gli chiesi scazzato, prendendo in mano il quadernino che avevo abbandonato sul letto.
Andrea:"sei così permaloso?"
Duccio:"se sei venuto per rompermi il cazzo, quella è la porta" dissi indicando l'entrata
Andrea:" sto scherzando, solo che non mi piace vedere Pietro così e p-" lo interruppi
Duccio:"vuoi sapere quanto me ne frega di Pietro in questo momento? meno di zero"
Andrea:"allora, vorrei che gentilmente tu tornassi giù con noi così finiamo la serata in bellezza e poi andiamo tutti a nanna contenti"
Duccio:"torno giù con voi a patto che tu mi liberi di un dubbio"
Andrea tentenno un po' ma poi acconsenti la richiesta del rosso.
Duccio:"prima sul terrazzo mi hai risposto con 'ti capisco', in che senso mi capisci"
Lo vidi visibilmente in panico e proprio quando gli stavo per dire che non era obbligato a rispondere, lui iniziò a parlare.
Andrea:"non ti ho conosciuto prima perché a casa mia non andava tutto bene e quindi io e Pietro avevamo fatto questo 'patto' che dato che io non mi sentivo a mio agio a fargli conoscere i miei lui ha fatto lo stesso per 'solidarietà maschile', ma eravamo piccoli e quindi eravamo dell'idea che fosse la cosa giusta."
Fece un lungo sospiro e poi riprese a parlare.
Andrea:"ho detto ti capisco perché quando ero piccolo ho passato dei momenti bui, che preferirei non raccontarti ora, magari più avanti"
Rimasi colpito dal gesto di Andrea, si è aperto, anche se non del tutto, si è fidato di me.
Duccio:"mi dispiace Andre,non volevo metterti a disagio o peggio mandarti nel panico"
Andrea:"tranquillo, prima o poi ne saresti venuto a conoscenza"
Duccio:"scusa la domanda, non sentirti obbligato a rispondere, ma a casa tua ora come va?"
Andrea:"ora che ecco, mia mamma non c'è più, mio padre sta peggiorando, però io sono maggiorenne quindi ne risento meno rispetto a quando ero piccolo"
Duccio:"scusa, non so farmi i fatti miei"
Andrea:"tranquillo, è tardi comunque, meglio che vada di là da tuo fratello a dormire, dico a Jacopo di raggiungerti in camera"
Duccio:"ok grazie, notte Andre"
Duccio"notte Duccio"
Uscì dalla camera e poco dopo entrò Jacopo che iniziò a scusarmi ma io lo fermai subito, dicendogli che ho esagerato e l'ho perdonato.
Pietro:" notte ragazzi" disse Pietro entrando in camera
Duccio:"notte Piè e scusa, ho esagerato"
Pietro:" scusami tu, non dovevo percularti" disse e successivamente uscì.
Io mi levai maglietta e pantaloni e mi sdraiai nel letto, mi coprii con il lenzuolo, parlai un po' con Jack poi mi addormentai.

Pietro:"buongiornooo"
Pietro entrò urlando in camera spalancando la porta e andando a tirare su le tapparelle,con l'aiuto di Andrea.
Jacopo:"ma che cazzo fate?"
Pietro:"sono le 11, direi che è l'ora di alzarsi"
Jack rassegnato si alzò ma io tentai di girarmi dall'altro lato e riprendere sonno.
Andrea:"sveglia Duccio" disse battendo le mani
Duccio:"voi siete problematici" dissi con la voce ancora impastata dal sonno
Mio fratello dopo un po' si stancò e si avvicinò al mio letto con l'intento di prendermi il lenzuolo con cui mi stavo coprendo.
Pietro:"ora ti alzi" disse prendendo il lenzuolo e cercando di disfare il letto
Io afferrai la coperta con forza per non farmela rubare anche perché sotto sono un mutande.
Duccio:"lascia la coperta Piè, sono in m-" non feci in tempo a terminare la frase che mi ritrovai in mutande davanti a Jack, mio fratello e Andrea.
Diventai all'istante rosso paonazzo, lanciai uno sguardo a Jack che si stava trattenendo dal ridere e uguale mio fratello.
Pochi istanti dopo Jack e Pietro scoppiarono in una rumorosa risata, mio fratello si avviò verso il mio armadio, prese dei pantaloncini dell'adidas e me li lanciò.
Pietro:"quando sei pronto raggiungici giù" disse ridendo e successivamente tutti e tre uscirono dalla mia stanza.

Pietro:"potevi dirmelo che eri in mutande, ti evitato una figura di merda" mi disse mio fratello ridendo mentre lavava le tazze che avevamo usato per la colazione.
Duccio:"te lo stavo per dire"
Pietro:"comunque come ti è sembrato Andrea?"
Duccio:"non ci ho parlato molto,però sembra un bravo ragazzo" ammetto che un po' mentii
Pietro:"ne ha passate tante e ne sta passando tutt'ora quindi ti chiedo gentilmente di non essere stronzo con lui, è difficile da capire, è come un rompicapo Andrea"
Io annuii e poi mi diressi in camera, presi il telefono che non lo guardavo da un po' e controllai i messaggi.

~faster
Sono Andrea, mi ha dato il tuo numero Piè

Ciao Andre, ora mi salvo il tuo numero


Avverti tuo fratello che ci vediamo là alle 15

Okk ora glielo dico

Dillo anche al tuo amico Jacopo

Sisi ora lo avverto

Pietro:"con chi ti scrivi?" mi chiese entrando in camera
Duccio:"Andrea, mi ha detto che ci vediamo direttamente là alle 15"
Pietro:"vedo che siete amici"
Duccio:"esagerato, mi ha solo scritto di avvisare te e Jack"
Pietro:"ok"
Se ne andò e io tornai a guardare il telefono, rispondendo a dei messaggi e guardando un po' Tiktok nell'attesa di uscire.

Nota autore

Non mi soddisfa per niente come capitolo ma me lo farò andar bene.
Ditemi che ne pensate nei commenti e se vi piace lasciate una stellina.
-Mary☀️

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