Pov's Duccio
Non ci credo, Pietro ora sa tutto, ed io non volevo fargli pesare anche questo mio problema.
Con lo sguardo rivolto verso al pavimento andai in bagno e appena uscii, qualcuno mi prese per il polso e mi attaccò al muro, tenendomi dal colletto della maglia.
Valerio:"quindi ora fai la spia?"
Ancora lui? Pensavo mi lasciasse in pace dopo tutto quello che è successo poco fa.
Duccio:"cosa avrei dovuto fare? non potevo starmene zitto."
Lasciò la presa sulla maglietta e mi lanciò uno sguardo di fuoco.
Valerio:"ti sei messo contro il ragazzo sbagliato, ficcatelo bene in quella testa, a scuola ti lascerò in pace ma fuori non ti darò tregua, hai capito femminuccia?" e se ne andò, scontrandomi con la spalla.Arrivati a casa mi chiusi subito in camera, non voglio parlare con nessuno, tantomeno con mio fratello.
Dopo mezz'oretta, qualcuno busso alla porta ma io lo ignorai, sperando smettesse.
Passati due minuti decisi di alzarmi dal letto ed andai ad aprire, ritrovandomi davanti Marco.
Duccio:"che c'è?"
Marco:"vieni giù, è pronto."
Duccio:"arrivo."
Andai velocemente in bagno e mi guardai allo specchio, ho delle evidenti occhiaie che mi contornano gli occhi, sono un po' pallido e decisamente brutto.
Scacciai via tutti i pensieri e decisi di raggiungere gli altri a tavola.
Pietro:"eccoti, come la vuoi la pasta?"
Duccio:"è uguale."
Pietro:"ok, allora venite a tavola."
Mi ritrovai seduto affianco ad Andrea con davanti Pietro e come se non bastasse, gli occhi di tutti puntati su di me.
Pietro:"pensi di parlare di quello che è successo?"
Non risposi.
Pietro:"Duccio mi rivolgo a te, sono preoccupato, tutto qua."
Lo ignorai di nuovo.
Pietro:"va bene, vuoi giocare al gioco del silenzio, capito." sbuffò.
"Sono tuo fratello Duccio, voglio solo il meglio per te, voglio sapere se c'è qualcosa che non va."
Tentennai un po' ma alla fine decisi di dire qualcosa.
Duccio:"non te l'ho detto perché hai già troppo a cui pensare, volevo lasciarti con l'idea che la mia vita andasse a gonfie vele, ma il realtà è una merda piè."
Pietro:"niente più segreti da ora, quindi se c'è qualcosa dimmelo, non mi pesa."
Rimasi in silenzio, lui si voltò verso Marco e poi verso Andrea ed infine riportò la sua attenzione su di me.
Pietro:"facciamo un gioco, a turno uno di noi deve raccontare un segreto, che può essere una cazzata come il più grande segreto che teniamo dentro, però quello che si confesserà non deve uscire da qui, ci state?"
Andrea:"io ci sto."
Marco:"sì , anch'io."
Duccio:"va bene dai."
Pietro:"chi vuole iniziare?"
Marco:"io, allora.. sono follemente innamorato di Pietro Serafini."
Che cosa ho appena sentito?
Lanciai uno sguardo ad Andrea e lo trovai con la mia stessa espressione in volto, stupore.
Pietro:"ora tocca a me, io e Marco stiamo insieme."
Ma che cosa sta succedendo?
Andrea:"ora a me, dato che parliamo di sentimenti, penso di essermi innamorato."
Troppe confessioni nel giro di un minuto.
Duccio:"non so che dire..."
Pietro:"ti abbiamo messo in difficoltà forse, non sei obbligato a parlare di sentimenti, è ovvio."
Duccio:"Valerio, mi ha rubato dei soldi."
Pietro:"cosa?" urlò.
Duccio:"è successo un po' di tempo fa, non te l'ho detto per lo stesso motivo, scusa."
Pietro:"non ti devi scusare, quello è un deficiente, devi chiedergli i soldi indietro."
Marco:"allora, ora tocca a me, ho balzato più di una volta scuola e poi falsificavo la firma di mia madre nelle giustificazioni." intervenne per cambiare discorso, notando il mio disagio ed io per questo lo ringraziai con un sorriso.
Pietro:"una volta ho impedito ad una ragazza di subire violenze da un uomo vicino ad una discoteca, ho fatto a botte con quello e sono svenuto. Quando Dario mi ha riportato a casa ho detto a mia madre che era scoppiata una rissa in discoteca perché non volevo raccontargli la verità."
Sbaglio o le confessioni stanno diventando sempre più serie?
Andrea:"all'età di 15 anni sono finito in una rissa tra gente non per bene e un tipo mi aveva puntato una pistola, gli altri hanno chiamato la polizia nel mentre e quello è scappato, sennò mi avrebbe sparato di sicuro."
Marco:"come ci sei finito tra quelli?"
Andrea:"ero uscito con dei nostri ex compagni di scuola, erano di un'altra sezione, ci siamo imbattuti in una rissa già iniziata ed io ho cercato di calmare tutti e poi è successo quel che è successo."
Duccio:"una sera ero uscito con Jack e un tipo c'ha offerto da bere. Jack ha rifiutato ma io l'ho accettato, non so neanche il perché, avevo passato una giornata di merda e il mio unico pensiero era dimenticare. Però il tipo aveva messo qualcosa nel bicchiere e quindi in poche parole mi ero drogato. La notte l'avevo passata da Jack e poi sono andato a scuola, come se niente fosse."
Pietro:"ma quante cose mi nascondi Duccio? Questo è grave, lo sai vero? Ti sei drogato e hai ben pensato di non dirmi niente."
Duccio:"non sapevo cosa fare piè, avrò avuto 15 anni, ero in crisi."
Pietro:"perché in crisi?"
Duccio:"non so se voglio dirtelo."
Pietro:"o me lo dici o io lo dirò a mamma."
Duccio:"sei uno stronzo se lo fai!" gli urlai.
Pietro:"sono tuo fratello, lo faccio per il tuo bene."
Duccio:"avevo capito di essere gay e mi sentivo uno schifo, mi sentivo sbagliato, inadeguato e malato."
Dopo la mia confessione calò il silenzio, che non riuscii a reggere e quindi corsi in camera.
Bussarono alla porta ma io non ho intenzione di parlare con loro, soprattutto dopo quello che ho detto.
Duccio:"non voglio parlarti, vai via."
Andrea:"Du, io invece sì, aprimi, solo due minuti."
Non riesco a resistergli e quindi gli aprii.
Il corvino entrò e si andò a sedere sul letto, gesto che ricopiai anch'io.
Andrea:"Du, siamo preoccupati, ti tieni tante di quelle cose dentro che dovresti tirare fuori..."
"Io ho passato dei momenti veramente difficili, però mi sono sempre rialzato, ho passato un periodo in cui mi drogavo, però ora sono pulito da anni, all'età di 15 anni io bevevo e non posso dire di non farlo tutt'ora, però avevo smesso a 16 anni e ora cerco sempre di non alzare troppo il gomito."
Si sta veramente aprendo con me? Se è un sogno non svegliatemi.
Andrea:"quindi ti prego, parlami, sputami addosso il dolore che c'hai."
Ascoltai il suo consiglio e tirai fuori tutto quello che ho dentro.
Duccio:"Andre, mi sono innamorato della persona più etero che c'è sulla terra, e ho scoperto che prova dei sentimenti per qualcuno. Valerio mi ha detto che da ora in poi mi perseguiterà anche al di fuori della scuola insieme al suo gruppetto, sono stato sospeso a fine anno, mio fratello ora sa che mi sono drogato e che sono gay e quando mia madre verrà a sapere tutto sarà la mia fine. Come posso essere felice?"
Andrea:"come fai ad essere sicuro che questo ragazzo non ricambia?"
Duccio:"non è importante contando gli altri casini che c'ho, poi vabbè guardami, nessuno ha mai provato dei sentimenti per me, figuriamoci se li prova lui."
Lo vidi indeciso sul da farsi e sinceramente non capii il perché.
Poi mi prese alla sprovvista e allungò la sua mano, facendo intrecciare le nostre dita.
Puntai il mio sguardo sulle nostre dita intrecciate fra loro e poi su di lui, trovandolo già intento a fissarmi.
Andrea:"Duccio, non sono bravo con le parole ma tu mi hai stravolto la vita, in positivo, non mi importa se mio padre non sarà d'accordo ma non posso reprimere questo sentimento ancora per molto."
Non ebbi neanche il tempo di capire quello che intendesse che mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
All'inizio pensavo di star sognando ma quando lo sentii schiudere le labbra, capii che non è tutto nella mia testa.
Ci baciammo per un tempo indefinito e quando ci staccammo entrambi per mancanza di fiato, ci scambiammo un sorriso imbarazzato.
Andrea:"ti andrebbe di uscire una di queste sere, solo io e te?" chiese un po' insicuro.
Duccio:"sì, mi piacerebbe, quando mia madre me lo permetterà."
Andrea:"tranquillo, io ti aspetterò, anche se ci volessero mesi."Teresa:"sono a casa." ci avvertii appena entrata.
Marco e Andrea sono andati via da mezz'ora circa.
Dopo il bacio tra me e il corvino, abbiamo un po' parlato del più e del meno, lasciando anche un po' di privacy ai due fidanzati.
Andai a salutare mia mamma con un abbraccio e mio fratello la salutò con un abbraccio ed un bacio sulla fronte.
Pietro:"ma', Duccio ti deve parlare."
Teresa:"arrivo amore, vado un attimo in bagno e ci sono."
Andò in bagno ed io non persi un secondo e mi arrabbia subito con Pietro.
Duccio:"è appena arrivata piè, lasciale almeno il tempo di riposare un'oretta."
Pietro:"prima glielo dici, prima ti levi il peso."
La nostra conversazione fu conclusa con l'arrivo di mia madre in cucina, che iniziò a prepararsi un po' di riso.
Teresa:"amore dimmi tutto."
Duccio:"ma', sono stato sospeso per rissa."
Teresa:"che cosa?" si arrabbiò.
Duccio:"ho fatto a botte con uno di quinto, è una storia lunga."
Teresa:"ora ti siedi qui e mi spieghi tutto."
Passai ben venti minuti a spiegare tutta la vicenda tra me e Valerio, sotto gli occhi vigili di mio fratello.
Duccio:"e io non ho resistito alle provocazioni e l'ho spinto contro il muro e lui ha reagito con un pugno e da lì è iniziata la rissa."
Teresa:"amore mi dispiace per quello che è successo, dovevi dircelo prima, io e tuo fratello siamo qui per te."
Duccio:"lo so mamma, scusate."
Teresa:"non pensare che però la passerai liscia, sei stato sospeso per rissa, quindi fino al rientro a scuola non uscirai, poi vedremo."
Duccio:"ecco, approposito, Andrea mi ha invitato ad uscire, una cosa tra amici, perfavore ma'."
Teresa:"non se ne parla, fila in camera ora."
Duccio:"e va bene." sbuffai tornando in camera.Pietro:"quindi Andrea ti ha chiesto di uscire?" mi chiese sulla soglia della porta.
Duccio:"sì ma è una cosa tra amici, niente di che."
Pietro:"se lo dici tu, sei sicuro che non ti piace?"
Duccio:"Pietro, fatti i cazzi tuoi."
Pietro:"non hai smentito però."
Duccio:"parliamo di te e Marco." cercai di cambiare discorso.
Pietro:"guardalo come cambia discorso." scoppiò a ridere.
Duccio:"da quant'è che state insieme?"
Pietro:"da sta mattina a dire la verità, però ci siamo baciati per la prima volta il giorno della litigata in casa."
Non ci credo, avevo attaccato Marco non sapevo che in realtà lui fosse quasi il fidanzato di Pietro.
Duccio:"cazzo.. scusate, non dovevo dirlo." mi scusai.
Pietro:"non lo sapevi, tranquillo, ora però io vado a dormire che domani mattina devo essere da Dario."
Duccio:"ok, buonanotte piè."
Pietro:"notte peste."
Iniziai a guardare tik tok per cercare di addormentarmi, so che in realtà guardare il telefono prima di andare a dormire è un male ma a me fa' venire sonno.
A distrarmi dal ventesimo video in cui un americano mangia il cibo di 'Raisen Canes', fu un messaggio dal corvino.Andrea
Eii Du
Com'è andato con tua madre?
Che io sto preparando l'uscita.Appena lessi il messaggio mi si scaldò il cuore.
Sono in punizione
Ha detto che finché non ritorno a scuola non posso uscire, ho già
chiesto per uscire con te ma niente.
Mi dispiace AndreTranquillo
Ti ho detto che io ti aspetto
e così farò.
Volevo farti sentire un nuovo
pezzo che ho composto, ma ti
tocca aspettare.Domani hai qualche impegno?
No Duccio, levati dalla testa
qualunque idea tu abbia.
Devi rimanere a casa e così farai.
Ora sai pure leggermi nel pensiero Andrea Locci?Lo prendo come un
'vieni quando vuoi'Se tuo fratello ti scopre
finisco nella merda anch'io.A domani Andre, buonanotte 🫶🏻
Duccio, ti odioo
BuonanotteNon è vero che mi odi, bugiardo.
Come fai a saperlo?
Ora però veramente vado
a dormire, buonanotte Du 🫶🏻buonanotte Andre 🫶🏻
Nota autore
Anche questo capitolo un po' lunghino sempre per farmi perdonare dell'attesa.
La storia è ancora lunga ma vi avviso che la prossima sarà solo sul nostro caro Duccio.
Fatemi sapere se avete dei consigli di come far continuare questa storia o su cosa basare la prossima.
-Maryy☀️
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Un casino perfetto
РазноеNon so che descrizione mettere ma vi consiglio di leggere questa storia se siete anche voi fan dei Bnkr44 ma soprattutto della ship piccolaster. ⚠️- Se questa storia dovesse dare fastidio ai protagonisti non esiterò a cancellarla.