che sta succedendo?

312 22 7
                                    

Pov's Andrea

Pietro:"Andre? terra chiama Andrea."
Stiamo parlando del bunker da ormai 2 ore ma oggi non è proprio giornata, ho litigato con mio padre di nuovo e non riesco a pensare ad altro.
A distogliermi dalle mie pare è Marco, che scuotendomi leggermente mi fa tornare con i piedi per terra.
Marco:"Andre ma che hai oggi?"
Andrea:"niente fra, continuiamo."
Continuammo ad organizzare lo spazio all'interno dello scantinato dell'amico di Dario, Gherardo, così da inaugurarlo il prima possibile.
Ad attirare la mia attenzione fu lo schermo del mio telefono, che si illuminò, segno che mi è arrivato un messaggio.
Controllai subito chi sia il mittente e appena lessi il nome, sorrisi istintivamente.

Duccio❣️

Andre, sei da Dario anche tu?
Ho una voglia irrefrenabile di
vederti... Come facciamo?

Non lo so io Du, sei tu
quello che non può uscire.

Non farmela pesare anche
tu, già ci si è messo Jack.
Non mi hai risposto alla
domanda comunque.

Sì sono da Dario, c'è anche piè
quindi levati dalla testa l'idea di
presentarti qua, perché sennò finisci
ancora di più nella merda.

Ma io voglio vederti..

Tua madre ti ha anche
vietato di avere visite?

No perché?

Arrivo.

Cosa? C'è mia madre in casa!

Eh? Fai fare a me, l'importante
è che io ti veda anche solo
per 5 minuti, fidati di me.

Mi alzai di colpo dal divano, attirando tutti gli occhi dei presenti su di me.
Marco:"che fai?"
Andrea:"io esco."
Pietro:"Andre, abbiamo quasi finito."
Andrea:"ci metto poco, se siete ancora qua torno."
Marco:"dove devi andare così di fretta?"
Andrea:"ho un'impegno che non posso spostare, quindi vado, ciao raga."
Uscii da casa di Dario senza aspettare una risposta da parte del gruppo, salii in moto e mi diressi verso casa Serafini.
Dopo neanche 10 minuti mi trovai davanti al portone, esitai un attimo ma poi appena mi venne un piano, suonai al citofono.
x:"chi è?"
Ci misi poco a capire che non si trattava di Duccio.
Andrea:"sono un amico di Pietro, Andrea, scusate il disturbo,devo lasciare delle cose che mi ha prestato."
Mi aprii ed io in pochissimo tempo feci le scale e arrivai davanti alla porta dell'appartamento, trovandola già aperta.
Teresa:"sono Teresa, la madre di Pietro, piacere."
Andrea:"Andrea piacere mio."
Teresa:"ah sì, mi hanno parlato di te, sia Pietro che Duccio."
Duccio ha parlato di me a sua madre? Non ci credo...
Teresa:"mi ha accennato di un invito, solo che è in punizione, per questo gliel'ho vietato."
Andrea:"capisco, ora se non le dispiace appoggio le cose e tolgo il disturbo." cercai di tagliare corto per andare da Duccio.
Teresa:"se non hai impegni potresti restare per pranzo qua, ormai è quasi  l'una."
Andrea:"non vorrei disturbare."
Teresa:"tranquillo, preparo un bistecca veloce e poi ti libero."
Andrea:"va bene... grazie mille."
Teresa:"intanto fai quello che devi fare."
Annuii e mi avviai verso camera di Duccio, spero solo che sia madre non mi venga a cercare.
Aspettai qualche secondo e poi mi aprii, indossa un pantalone della tuta e una canottiera bianca e ha i capelli un po' spettinati che lo fanno apparire ancora più bello.
Andrea:"non si saluta?"
Duccio:"sei arrivato! alla fine avevo un po' perso le speranze." mi rispose facendomi entrare in camera sua.
Andrea:"scusa, tua madre mi ha parlato un po' e mi ha pure invitato a pranzare con voi."
Duccio:"sei serio?"
Io annuii e mi buttai a peso morto sul letto del rosso.
Duccio:"fammi spazio." così feci e mi spostai da un lato, lasciando l'altra parte a lui.
Andrea:"che hai fatto sta mattina?"
Duccio:"ho disegnato un po' e ascoltato la musica."
"Approposito di musica, il pezzo che mi dovevi fare sentire, ora sei qui quindi puoi."
Andrea:"sei così impazziente." sorrisi
"Ti faccio leggere le barre sennò potrebbe sentirci tua madre."
Aprii le note del telefono, mi misi a cercarla e quando la trovai, la mostrai a Duccio.

Un casino perfetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora