scusa

305 23 2
                                        


Pov's Duccio

Duccio:"buongiorno." dissi entrando in cucina, rivolto a mio fratello, dopo ieri sera ho passato tutta la notte a pensare, non ho chiuso occhio.
Duccio:"scusa piè, scusami."
Pietro:"lasciami in pace."
Duccio:"pensi di evitarmi per sempre?"
Pietro:"finché resterai un bambino sì." uscii dalla stanza e si chiuse in camera.
Feci colazione da solo, mi preparai e poi andai al parchetto dove ho appuntamento con Jacopo, come ogni sabato.
Duccio:"oi Jack."
Jacopo:"ciao Du, ma hai dormito?"
Ed ecco, Jack mi capisce con uno sguardo, per lui è come se fossi un libro aperto, mi conosce da cima a fondo.
Duccio:"no, non ho chiuso occhio, ieri sera ho litigato con mio fratello e mia madre a cena."
Jacopo:"racconta tutto, ti ascolto io."
Gli raccontai tutto, non tralasciando nessun dettaglio.
Jacopo:"minchia, tua madre ti permette di uscire dopo ieri sera?"
Duccio:"non sa che esco, è andata a lavoro, mi ha proibito di uscire ma al parchetto non rinuncio, ne ho bisogno."
Jacopo:"comunque, perché eri nervoso?"
Tentennai un po' ma alla fine decisi di raccontargli il perché, mi avrebbe di sicuro capito e aiutato.
Duccio:"dopo la serata in spiaggia, ho passato tutto il giorno a pensare ad Andrea, non riesco a levarmelo dalla testa. Non so se il sentimento è ricambiato e questa cosa mi fa creare migliaia di paranoie. Ieri sera mio fratello mi ha chiamato per cenare, io ero perso nelle mie paranoie e ho provato a dirgli che non avevo fame ma niente, mi ha obbligato e da lì è scoppiato tutto."
Jacopo:"ti capisco, però hai sbagliato Du, non dovevi rispondere così a tua madre, non dovevi alzare le mani a Pietro nonostante le provocazioni e non dovevi prendertela con Marco, offendendo così anche Pietro."
Duccio:"hai ragione, sono stato un coglione, oggi ho provato a scusarmi con piè ma non ne vuole sapere."
Jacopo:"sai mica se Marco è rimasto dopo la litigata."
Duccio:"no, l'ho visto uscire da camera di Pietro mentre andavo in bagno, sembrava parecchio arrabbiato e triste."
Jacopo:"sarà sicuramente successo qualcosa, devi tornare a casa e parlare con tuo fratello, se non c'è cercalo da Marco o da Dario, ma devi chiarirci subito."
Duccio:"va bene vado, grazie Jack."
Jacopo:"ciao Du e mi raccomando."
lo salutai con un cenno di mano e mi diressi subito a casa.
Lo cercai a casa ma non c'era, poi sono andato a suonare a casa di Marco ma nessuna risposta e come ultima opzione, sto andando da Dario.
Arrivato, bussai e dopo poco la figura di Dario mi si palesò davanti.
Dario:"oi Du."
Duccio:"ciao Dario, mio fratello è qui?"
Dario:"sì, mi sembra parecchio scazzato, è successo qualcosa?"
Duccio:"sì è colpa mia, l'ho fatto incazzare ieri sera, posso entrare?"
Dario:"sì certo, è sul balcone."
Duccio:"grazie."

Duccio:"piè, scusa."
Sì girò e rimase un po' stupito, non aspettandosi una mia visita.
Pietro:"non so se hai capito bene quello che ti ho detto sta mattina e comunque sei in punizione."
Duccio:"piè, mi dispiace, ieri ho passato una giornata di merda e me la sono presa con voi ed ho sbagliato."
Pietro:"cosa cazzo ti passa in quella testa?"
Duccio:"troppe cose piè, ho troppi pensieri che mi tormentano, troppi problemi."
Pietro:"ti rendi conto di aver risposto male alla mamma? Di avermi tirato un cazzo di pugno solo perché ti ho detto la verità e dato che non bastava tutto questo te la sei presa pure con Marco, mi hai rovinato una giornata che stava andando benissimo, apparte un imprevisto."
Iniziai a piangere e tra un singhiozzo e l'altro cercai di parlare.
Duccio:"piè, i-io..mi dispiace."
Pietro:"con le tue scuse mi ci pulisco il culo ora puoi andare, non ti voglio più sentire."
Duccio:"piè, c-cosa dovrei f-fare io? Ti ho c-chiesto scusa, mi s-sento una merda, non so che fare piè."
Pietro:"non ti voglio sentire, hai capito?"
Uscii in fretta da casa di Dario e mi sedetti al bordo del marciapiede di fronte all'edificio.
Ho le mani che tremano, sento l'aria che inizia a mancare, il cuore accelerare, non riesco a smettere di piangere, il solo pensiero che mio fratello mi odia mi fa sentire uno schifo.
X:"Duccio."
X:"Du che hai? Du mi senti?"
X:"che cazzo faccio, aspetta chiamo gli altri, non lo so, restiti."
Senti le voci ovattate e sempre più lontane.
X:"o cazzo, qualcuno apra sta cazzo di porta."
X:"Du, ti prego, resisti."

Pov's Andrea

Mentre mi dirigevo verso casa di Dario, notai una figura familiare e mettendola a fuoco, mi accorsi che si tratta di Duccio, il ragazzo che da una settimana è il mio pensiero fisso.
Andrea:"Duccio."
Andrea:"Du che hai? Du mi senti?" gli chiesi notando le sue mani tremanti.
Ci misi un secondo a capire il tutto, era nel bel mezzo di un attacco di panico.
Andrea:"che cazzo faccio, aspetta chiamo gli altri, non lo so, resisti." imprecai preoccupato.
Andrea:"o cazzo, qualcuno apra sta cazzo di porta." urlai, con in braccio Duccio.
Andrea:"Du ti prego resisti."
Duccio:"Andrea." mi richiamò con un filo di voce.
Andrea:"sono qua Duccio,puttana eva, aprite cazzo." continuai a battere ripetutamente la mano sulla porta, tra poco la sfondo.
Dario:"ecc- che sta succedendo?"
Andrea:"attacco di panico, aiutami Dario." dissi velocemente.
Entrai di corsa, feci sedere Duccio sul divano e mi accucciai davanti a lui.
Pietro:"che succede?Duccio?"
Andrea:"aspettate."
"Du, guardami negli occhi e respira con me, inspira... espira, segui me."
Dopo un pochino il suo cuore ricominciò a battere ad una velocità regolare e lo vidi riprendere un po' di colore.
Andrea:"Du, sono qui, anzi siamo qui."
Duccio:"Andre grazie." mi ringraziò e abbracciò dopo un paio di minuti.
Andrea:"di niente, anzi scusa, non sapevo che fare all'inizio, preso dal panico non sapevo come agire."
Pietro:"Du, stai bene?" gli chiese accovacciandosi.
Duccio:"sì piè e scusa ancora."
Pietro:"scusami tu, sono ancora arrabbiato ma mi passerà, infondo a tutti succede di avere dei momenti no."
Duccio:"piè, mi dispiace tanto, potevo benissimo risparmiarmi tutta quella scenata, l'uscita davanti a Marco e il pugno, ho sbagliato."
Guardai prima Duccio e poi Pietro con sguardo confuso e poi Dario, che mi mimò con le labbra 'litigata fra fratelli'.
Dario:"ti porto un po' d'acqua." si rivolse al rosso.
Andrea:"io vado a fumarmi una sigaretta." dissi per poi uscire ed andare sul balcone.
Pietro:"grazie Andre, per aver aiutato Du." mi ringraziò affiancandomi.
Andrea:"figurati, ho avuto paura essendoci passato."
"parlando di altro, che è successo tra te e Du?"
Pietro:"storia lunga, ci metterei troppo a raccontatela."
Andrea:"almeno dimmi quale sarebbe l'uscita che ha fatto davanti a Marco e perché ti ha tirato un pugno."
Pietro:"in poche parole, ha risposto male a mia madre, poi si è chiuso in camera sbattendomi in faccia la porta, poi è sceso e abbiamo litigato, poi mi ha tirato un pugno, Marco sì è messo in mezzo per calmare le acque e mio fratello se n'è uscito con la frase 'fatti i cazzi tuoi, non è che solo perché sei il fidanzato di Pietro puoi metterti in mezzo'."
Andrea:"o minchia, Marco?"
Pietro:"non ha reagito, anzi mi ha calmato."
Andrea:"cos'è successo che mi stai nascondendo?"
Pietro:"in pratica, la mattina c'eravamo visti per parlare del bacio e ci siamo coffessati a vicenda i propri sentimenti e avevamo deciso di fare le cose con calma essendo che a me piace lui e a lui piaccio io sempre se è ancora così."
Andrea:"che hai combinato?"
Pietro:"dopo la litigata gli ho detto che era meglio se tornava a casa sua, lui mi ha risposto che sarebbe rimasto solo se io fossi stato d'accordo e io gli ho detto una frase tipo 'adesso che tutta la mia famiglia sospetta di noi due è come se avessi un peso in più'. Solo che mi sono espresso male e lui l'ha interpretato in un altro modo e se n'è andato dicendo tipo 'mi lasci ancora prima che nasca qualcosa, la nostra relazione sarebbe un peso in più per te, va bene finiamola qua che è meglio'."
Andrea:"questo si che è un casino, direi che sarebbe meglio se tu gli andassi a parlare."
Pietro:"ora sto qua e mi accerto che Du stia bene, sta sera per cena passo da lui sperando che mi lasci spiegare."
Andrea:"Marco è testardo ma infondo se prova qualcosa per te non ti lascerebbe andare così, soprattutto se sei il suo migliore amico."
Pietro:"mi mancava l'Andrea filosofo."
Andrea:"torna quando vuole e soprattutto quando è in vena di consigli."

Nota autore

Il continuo della litigata in casa Serafini. Prossimo capitolo vi spoilero che sarà dal punto di vista di Pietro.
Vi informo che questa storia è totalmente inventata e lo specifico per il finale, so che sto parlando del bunker, ma quello che succederà all'interno di esso sarà completamente diverso rispetto a quello che è accaduto realmente.
Con questo vi saluto, se il capitolo è di vostro gradimento lasciate una stellina.
(Per consigli, vi ascolto, scrivete nei commenti)
-Mary☀️

Un casino perfetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora