Pov's Andrea
La mattina seguente mi svegliai con Duccio fra le braccia.
Restai a guardarlo e ad accarezzarlo finché non si svegliò anche lui.
Andrea:"buongiorno."
Duccio:"buongiorno Andre."
"che ore sono?"
Andrea:"le 11:47." gli risposi dopo aver controllato l'orario sul telefono.
Duccio:"cazzo, Jack."
Sì alzò velocemente e si mise a cercare dei vestiti nell'armadio.
Andrea:"che succede?"
Duccio:"Jack, dovevo vedermi con lui alle 11:30."
Andrea:"se vuoi ti accompagno."
Duccio:"lo faresti davvero?"
Andrea:"certo, mi preparo e andiamo."
Duccio:"grazie Andre."Duccio:"noi usciamo." avvertì scendendo le scale.
Marco:"buongiorno, dove andate?"
Andrea:"lo accompagno al parco e poi torno qui."
Pietro:"dove pensi di andare? Sei in punizione."
"già tanto se sei venuto a mangiare con noi ieri sera, ora torna in camera."
Duccio:"dai piè, mezz'oretta e poi ritorno." cercò di convincerlo.
Pietro:"no, poi la mamma si arrabbia sia con te che con me se lo viene a sapere."
Duccio:"vaffanculo." esclamò.
Pietro:"Duccio." lo richiamò.
Duccio:"che vuoi?"
Pietro:"smettila di rivolgerti così a me e a tua madre, non è che solo perché c'hai dei problemi a scuola devi prendertela con noi che vogliamo solo aiutarti, è chiaro?"
Duccio:"sì piè." disse e successivamente se ne andò in camera.
Feci per seguirlo ma Pietro mi fermò chiamandomi.
Pietro:"Andre, io e te dobbiamo parlare." annuii.
"che intenzioni hai con mio fratello?"
Andrea:"cosa?" feci finta di non capire anche se ho capito benissimo dove vuole andare a parare.
Pietro:"non fare il finto tonto, vi ho beccato ieri sul punto di scopare, e se non te lo ricordi, Duccio è mio fratello."
Andrea:"lui mi piace, tutto qua." cercai di tagliare corto.
Pietro:"tutto qua? quello è mio fratello, non so se hai afferrato il concetto. Se non ti è chiaro te lo spiego con un cazzo di disegnino."
Andrea:"piè, che ti devo dire? lui mi piace e vorrei conoscerlo meglio, non c'è tanto da dire."
Pietro:"allora, per prima cosa devi trattarlo non bene, di più e seconda cosa, se lo ferisci devi vedertela con me."
Andrea:"okok."
Marco:"quindi ti piace Duccio eh?"
Andrea:"che vuoi te, lo sapevi già tanto."
Pietro si voltò di colpo verso Marco e lo fulminò con lo sguardo.
Pietro:"tu sapevi e non mi hai detto niente?"
Marco:"che dovevo fare piè, Andre è pur sempre il mio migliore amico, non posso spifferare i suoi segreti ai quattro venti."
Pietro:"quindi io sarei chiunque?"
Marco:"nonono, dico solo che non posso mica raccontare i segreti di Andre, soprattutto se c'entra tuo fratello."
Pietro:"dovevi invece, va bene tutto però è mio fratello."
Marco:"per questo non te l'ho detto, aspettavo che te lo dicesse Andre nel caso fosse seria la cosa."
Pietro:"quindi è seria la cosa?" sì riferì a me.
Andrea:"sì, cioè, mi piace molto, c'ho pensato un po' e penso di essere pronto ad intraprendere qualcosa di concreto con lui, per me non è solo un passatempo, se ti preoccupi di questo."
Pietro:"lo spero."
Marco:"ora però parliamo di altro, è da un po' che non parliamo noi tre da soli."
Pietro:"sì hai ragione."
Andrea:"mi dispiace ma io devo scappare, il lavoro chiama." avvertì, controllando l'orario.
Marco:"come non detto, ci sentiamo più tardi allora."
Andrea:"ciao piè, ciao Marco." li salutai, presi il mio zaino, che avevo precedentemente abbandonato sul divano e mi avviai verso la porta.
Andrea:"ah ecco, piè."
Pietro:"si?"
Andrea:"salutami Duccio e digli che sono a lavoro e che gli scriverò nel pomeriggio."
Pietro:"va bene."
Andrea:"posso proporti un'idea?"
Pietro:"sarebbe?"
Andrea:"per non fare passare a Du, tutta la giornata a disegnare e a guardare il telefono, potresti proporgli di passare in officina da me, parliamo un po' e mi tiene compagnia e poi lo riaccompagno qui a fine turno."
Pietro:"potrebbe essere una buona idea, sento mia mamma e poi ti faccio sapere."
Andrea:"perfetto, ciao." salutai e partì, direzione officina.Andrea:"buongiorno." salutai.
Guglielmo:"finalmente ti sei presentato."
Guglielmo è il proprietario dell'officina in cui lavoro e grande amico di mio padre.
Andrea:"scusa, ho avuto da fare."
Guglielmo:"va bene giovanotto, però dato il ritardo, chiudi tu."
Andrea:"va benissimo, ora mi metto al lavoro."
Guglielmo."vai vai, c'è Stefano che ti aspetta."
Stefano, il mio collega, mi sta proprio antipatico.
È più grande di me di qualche anno, è scontroso, antipatico e sbruffone.
Stefano:"eccolo arrivato."
Andrea:"ognuno per la sua strada, tu lavora a quell'auto e io mi occupo di questa, non voglio parlare."
Stefano:"che succede? niente scopata post serata che sei così preso male."
Andrea:"stai zitto ti prego."
Stefano:"va bene, ma non serve che ti inginocchi per me, sempre se non vuoi fare altro."
Lo ignorai, devo pensare solo a lavorare e lui vuole soltanto litigare.
Passata qualche ora mi presi una pausa per mangiarmi un panino e recuperare un po' di forze e poi tornai all'opera.
Stefano:"ti cercano."
Andrea:"che?"
Stefano:"uno ti cerca, dice di essere venuto qui per te."
Andrea:"ok, grazie."
Mi diressi verso l'entrata dell'officina dove ad aspettarmi c'è Duccio.
Andrea:"sei venuto, non pensavo potessi alla fine."
Duccio:"ho dovuto convincere mia madre per un po'ma eccomi qui."
Andrea:"ti va di fumare una sigaretta nel retro? non ci sono tante attività da fare qui."
Duccio annuii e così andammo nel retro dell'officina a fumare una sigaretta e a chiacchierare un po'.
Stefano:"pensi di tornare a lavoro o mi lasci due auto a me?"
Andrea:"sto parlando se non vedi."
Stefano:"vedo vedo, purtroppo però ti tocca lavorare, sempre se non vuoi che Guglielmo venga a sapere che passi le ore di lavoro a parlare con il tuo amichetto."
Andrea:"non parlarmi così." lo ammonì.
Stefano:"sennò che fai, chiami la mamma?"
Dopo quella battutina mi venne l'istinto di tirargli un pugno ma Duccio mi bloccò.
Duccio:"vai, non è un problema, posso tornare a casa a piedi."
Andrea:"no, ti ho promesso che ti avrei accompagnato io."
Stefano:"tranquillo, io sono in pausa, starò io con il tuo amichetto, finché tu non avrai finito di mettere a posto l'auto."
Guardai prima Stefano e poi Duccio, cercando nel secondo, una risposta.
Duccio:"vai, ti aspetto qui."
Andrea:"ok, ci metto poco, te lo prometto." gli lasciai un bacio sulla fronte e rientrai per lavorare.Pov Duccio
Stefano:"tu sei?"
Duccio:"mi chiamo Duccio, sono un'amico di Andrea."
Stefano:"io sono Stefano, piacere."
Duccio:"da quel che ho visto tu e Andrea non andate tanto d'accordo."
Stefano:"tende a fare lo sbruffone con me, e quindi ho deciso di rigirare gli ruoli."
Non ci credo ma lasciai correre, non dando peso alla sua spiegazione.
Stefano:"sei uno di poche parole vedo."
Duccio:"parlo solo con chi voglio."
Stefano:"ok, vai ancora a scuola?"
Duccio:"sì, l'artistico."
Stefano:"capisco."
X:"Ste, ti sto aspettando da dieci minuti." sentì una voce dietro di me e mi voltai di scatto."
Duccio:"Valerio?"
Valerio:"guarda chi si rivede."
Stefano:"voi due vi conoscete?"
Duccio:"sì, Valerio m-." mi interruppe.
Valerio:"sì, è un mio compagno di scuola se si può dire così."
"Posso scambiarci due parole?"
Stefano:"va bene Vale, ti aspetto in macchina, sbrigati che sennò mamma mi uccide se scopre che ti ho fatto uscire di casa."
Non ci credo, Stefano e Valerio sono fratelli.
Stefano mi sorpassò e se ne andò verso il parcheggio.
Valerio:"quant'è piccolo il mondo, vero?"
Duccio:"che vuoi Valerio? Prendermi a pugni?"
Valerio:"bell'idea, ma passo per ora."
"C'è un lavoretto che dovrei fare, però non voglio, quindi se lo fai al posto mio eviti di finire con il naso rotto, ti va?" mi propose ridacchiando.
Duccio:"sarebbe?"
Valerio:"un mio amico, mi ha chiesto di trovargli una persona con cui passare una normalissima serata in discoteca, e dato che io sono in punizione potresti andarci tu."
Duccio:"non puoi chiedergli di rimandare, come farebbero tutti?" gli chiesi ovvio.
Valerio:"no, perché è una cosa fuori Villanova, una festa privata ad Empoli e lui mi ha invitato come suo accompagnatore ma io sono in punizione quindi."
Duccio:"se non voglio?"
Valerio:"ti ritrovi in fin di vita lì." ed indico un vicoletto subito lì dietro.
Valerio:"dai che ti costa?"
Duccio:"anch'io sono in punizione."
Valerio:"esci di casa di nascosto, che ne so, però devi andarci. Se vengo a sapere che non ci sei andato mi incazzo."
"Quindi? Sì o no?"
Duccio:"va bene, ci andrò."
Valerio:"perfetto, ci vediamo a scuola femminuccia." e se ne andò tirandomi una spallata come sempre.Andrea:"eccomi." mi raggiunse.
"Con Stefano? Tutto ok?" mi chiese un po' preoccupato.
Duccio:"sì, tranquillo."
Andrea:"che hai? sei molto silenzioso."
Mi chiese mentre ci avviavamo verso la sua moto.
Duccio:"niente."
Andrea:"sicuro? con me puoi parlare."
Decisi di raccontargli tutto, gliel'ho promesso.
Duccio:"Valerio."
Andrea:"Valerio?" mi chiese confuso.
Duccio:"sì, da quel che ho capito è il fratello di Stefano e si è prestato qui poco fa."
Andrea:"ecco perché Stefano è così antipatico, è di famiglia questa coglionaggine." scoppiammo a ridere.
Duccio:"comunque mi ha proposto di andare ad una festa privata con un suo amico o di essere preso a botte."
Andrea:"e te hai accettato?"
Duccio:"cosa dovevo fare Andre?"
Andrea:"sai qualcosa almeno? su questa festa?"
Duccio:"so che si terrà a Empoli e basta."
Andrea:"o minchia, Pietro mi uccide."
Duccio:"Pietro non ucciderà nessuno, perché non verrà a saperlo."
Andrea:"nonono, tu sei pazzo, io non ti asseconderò."
Duccio:"dici sul serio?"
Andrea:"Du, non possiamo fare una cosa così a Pietro!"
Duccio:"pensi che a me piaccia mentire a mio fratello? È l'unico modo, per questo lo dobbiamo fare."
"Perfavore Andre, fallo per me." lo supplicai.
Andrea:"e va bene, solo se mi dai un bacio però."
Duccio:"sei serio? potrebbero benissimo vederci."
Andrea:"e chissene frega." mi rispose.
Mi prese il viso con due mani appoggiò le sue labbra sulle mie, dando inizio ad un bacio passionale.
Andrea:"mi mancavano le tue labbra." sorrisi.
Salimmo in macchina direzione casa, io mi strinsi a lui, sia per paura di cadere, sia perché volevo farlo per sentirlo più vicino.
Non sono sicuro sia la scelta giusta accettate la proposta di Valerio, ma se è l'unico modo per non finire in ospedale, correrò il rischio.Nota autore
Parto con lo scusarmi, ho molto da fare in settimana e non ho neanche un giorno libero tra l'atletica e le lezioni di chitarra.
Ecco a voi un altro capitolo che sinceramente non mi soddisfa del tutto però non potevo farvi aspettare ancora. Dal prossimo capitolo, cercherò di pubblicare con più frequenza ma non vi prometto nulla.
-Maryy☀️
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Un casino perfetto
DiversosNon so che descrizione mettere ma vi consiglio di leggere questa storia se siete anche voi fan dei Bnkr44 ma soprattutto della ship piccolaster. ⚠️- Se questa storia dovesse dare fastidio ai protagonisti non esiterò a cancellarla.