capitolo 15

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arrivata fuori casa non volevo rientrare,non stavo bene e avevo anche un po' gli occhi gonfi per il pianto.
"hey Meg tutto bene?"mi chiese Cubarsi preoccupato vedendo che guardavo in basso e non scendevo.
"o si Pau, solo che non voglio tornare a casa." risposi continuando a guardare in basso.
"se vuoi si fa un giro"disse alzandomi il volto per guardarmi negli occhi.
"anzi ... ti piacciono le frittelle?" aggiunse sorridendo.
"certo perché ahahhaha" mi venne spontaneo ridere a quella domanda.
"perché adesso ti porto a mangiare le migliori frittelle di tutta barcellona" mi rispose mettendo in moto la macchina,un audi rs6.
smise di piovere per fortuna però faceva freddo,Cubarsi mi diede la sua felpa.
arrivati,parcheggiò poi scese,mi aprì lo sportello e mi prese per mano portandomi da questo piccolo baracchino che friggeva frittele a tutto spiano.
c'era molta gente ma almeno erano veloci,arrivò presto il nostro turno pagò e ci porsero le nostre frittelle.
erano spettacolari,davvero buonissime;lui vide che me le stavo gustando.
"buone eh" mi disse sorridendomi.
feci cenno con la testa di sì avendo la bocca piena.
ci sedemmo su una panchina e mi misi ad osservarlo.
aveva ancora la faccia abbastanza rovinata,il sangue ormai non c'era più,era secco,mi dispiaceva per lui,alla fine sembrava un bravo ragazzo.
"oi Cu ma come mai mi hai portata qui?"gli chiesi curiosa.
"beh ti ho vista triste e a me già vedere le persone vicino a me tristi non mi piace,ma posso capirti,Hector è stato un vero stronzo con te,sei così bella,intelligente,simpatica, c'è le hai tutte e lui si è comportato così ... lascia perdere che mi ha menato,non mi interessa,anzi ha fatto bene visto che anche io ho fatto il coglione con te,però ti posso dire che è geloso di te,mi devo ricredere, sembrerebbe che gli importi di te da come si comporta" mi rispose.
non disse niente,non avevo le forze per rispondere.
finimmo di mangiare e poi mi portò a fare un giro nei dintorni,tutto ciò tenendomi per mano,era così carino con me,si sapeva entrambi che non volevamo fidanzarci ma lui nonostante ciò si comportava come un fidanzato nei miei confronti e per questo gli ero veramente grata.
passeggiamo fino a tardi poi tornammo alla macchina per accompagnarmi a casa.
ricominciò a piovere ma per fortuna io ero già in casa,arrivata in camera mi misi il pigiama e mi misi stesa sul letto a guardare il telefono,arrivò la notifica che la scuola sarebbe stata chiusa altri sette giorni in più per peggioramenti.
ero contenta,mi venne sonno allora decisi di andare a dormire.
...
passai un paio di giorni in casa fin quando non mi scrisse Pau.

Cu🫶🏻

oi Meg stasera sei libera?
                                    
                                                           oi si Cu,perché?

ti va una serata con me?

                                                           si Cu

vai,alle 10 sono da te bellezza

sorrisi,ero contenta di aver trovato un ragazzo come lui in un momento così della mia vita.
mi feci la doccia e poi passai la giornata tranquillamente.
mi misi un vestito lungo a maniche lunghe molto attillato nero con un tacco semplice e poi scesi,era arrivato Pau,salutai i miei e poi uscì.
Pau mi salutò con un bacio sulla guancia poi mi fece salire in macchina.
"sei bellissima"disse girandosi verso di me.
"grazie caro ma guarda la strada"dissi sorridendo.
sorrise pure lui e si voltò verso la strada.
mi portò in un locale alla buona,c'erano molti giovani che li chiesero autografi e foto e alcuni mi chiedevano se fossi la sua ragazza,io ovviamente rispondevo di no.
la serata passò tranquilla e devo ammettere che è veramente un bravo ragazzo.
una volta a casa pensai al fatto che stavo iniziando a stare meglio,riuscivo a non pensare a Hector durante le uscite e tutto grazie a Cu.
mancava ancora poco più di una settimana alla riapertura delle scuole,sempre se non ritardavano ancora.
oggi sarei stata da Lamine e poi sarei andata alla sua partita.
...
una volta preparata,Lamine arrivò allora io salutai e uscì di casa.
montai sulla moto e andammo verso casa sua.
mangiammo e poi ci avviammo verso lo stadio.
la partita iniziò e vidi che Hector era tornato a battere panca,lo fece entrare gli ultimi venti minuti e non toccò praticamente palla oppure se ce l'aveva la perdeva,non lo riconoscevo;negli ultimi 5 minuti gli fecero una brutta entrata e si accasciò a terra,era grave,tutto lo stadio iniziò a fischiare e io involontariamente mi alzai dal posto riservato mettendomi una mano sulla bocca,ero preoccupata e non poco,lo vidi portare via su una barella e stava piangendo,non l'avevo mai visto piangere così e mi pianse anche il cuore a quella visione,per un po' mi scordai il male che mi aveva fatto perché io ne ero ancora perdutamente innamorata.
corsi giù mentre lo avevano accompagnato negli spogliatoi,senza farmi vedere entrai e chiusi la porta dietro di me.
"che ci fai qui?" mi chiese incredulo.
"sono preoccupata per la tua gamba"dissi semplicemente.
"vabbè non sono affari che ti riguardano,anzi, come è andata la scopata con Cubarsi eh? bene?"
mi domandò scazzato.
"non sono affari che ti riguardano"dissi imitando la sua voce.
"ah quindi alla fine c'hai scopato"disse rivolgendo lo sguardo verso il basso .
"si,volevo e l'ho fatto"dissi secca.
non rispose e questo mi uccise,volevo stuzzicarlo,volevo una reazione ma l'unica reazione che mi ha dato è stata questa.
"vai via"mi disse senza guardarmi negli occhi.
io non dissi niente ed uscì,lo odiavo per come mi continuava a trattare ma ormai mi ero arresa con lui non c'è altro modo.

l'amore,il sentimento più bello// Hector FortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora