2.

129 10 2
                                    

Simone non apre bocca mentre percorrono il vialetto di casa di Riccardo. Tutte queste nuove informazioni, tutti questi cambiamenti; era pronto a trovarsi un Riccardo sposato, ma non papà, così come non si aspettava Amedeo lì, a tenere quella bambina vivace.


Whetu, una bambina con capelli neri legati in due codini e gli occhi verdi come quelli del padre, guarda Simone incerta, come se non sapesse se si può fidare di lui.

La bambina si tiene salda a Daniel mentre cammina, ancora incerta nel muovere i suoi passi, mentre il suo vestitino a fiori svolazza nell'aria leggero.


Amedeo spinge la porta di casa, rivelando un salotto e una cucina talmente grandi che Simone rimane con la bocca spalancata: cinque anni fa tutto questo sarebbe stato impossibile anche solo da pensare.

Il tavolo che si intravede tra la cucina e il salotto, tutto in stile estremamente moderno, è apparecchiato, mentre sui fornelli della cucina si vedono le pentole ancora sul fuoco.


'Ho fatto della pasta per tutti... Tra poco arriva anche Jasmine' dice Amedeo in un tono che fa rabbrividire Simone, così glaciale che si sente un battito mancare il suo cuore.

Daniel annuisce, con uno sguardo perso nel vuoto: non sentire la sua voce è un pugnale dritto nel cuore per Simone, e spera che questo mutismo selettivo finirà presto.


'Zio Da, giocare' dice vivacemente la bambina, trascinando lo zio verso il salotto dove si trovano tutti i suoi giocattoli sparsi sul pavimento.

Lo sguardo di Simone si scioglie, così come il suo cuore: il sogno di Daniel si è finalmente realizzato, ed è così felice di vederlo sorridere che anche sul suo viso spunta un sorriso, anche se risulta stanco e poco brillante.


Riccardo e quello che una volta era il suo migliore amico si accomodano sul tavolo apparecchiato, mentre Amedeo torna in cucina per buttare la pasta.

'Perché te ne sei andato?' chiede Riccardo, in un tono che risulta vicino all'arrabbiato, ma forse più che arrabbiato è solo deluso.

'Ci sono tanti motivi e tante ragioni. Prometto che prima o poi ti racconterò tutto, però preferirei che fossimo soli...' risponde Simone con tono incerto. Riccardo annuisce per poi continuare il discorso.

'Hai almeno un posto dove stare?' domanda dolcemente, adesso preoccupato come lo è sempre stato del più piccolo del gruppo.

'Al momento no... Casa mia l'ho venduta quasi un anno dopo che vi ho lasciato, pensando di non tornare più... Ma le cose sono cambiate, e ora sono qui per restare. Prometto di trovare una sistemazione, ma per il momento andrò in hotel.' risponde a Riccardo, pentendosi quasi immediatamente delle parole che ha usato quando vede lo sguardo del suo amico, o quello che una volta era il suo amico, spegnersi un pochino di più.

'Non ti permetto di andare in hotel' sente dire Simone dietro le sue spalle 'verrai a stare da me per questo primo periodo in cui cerchi una sistemazione tutta tua' continua Dadda.

Simone si gira immediatamente verso di lui, ringraziandolo solo con un sorriso e, quando sta per prendere nuovamente parola, si ferma sentendo la porta aprirsi.


'Mamma' urla la piccola di casa saltando in braccio a Jasmine, che dopo anni rimane sempre bella come la prima volta che Simone l'ha vista.

Jasmine, l'unica persona che conosce quello che è veramente successo la sera dopo l'ultima data del tour, non sapeva assolutamente del ritorno in Italia di Simone. Quando finalmente volge il suo sguardo al tavolo in cucina, convinta di trovarci come tutti i giorni Riccardo e Daniel, si stupisce di vedere Simone, ed è chiaro che un paio di lacrime scendano sul suo viso, ma vengono prontamente tolte dalla sua mano.

Jasmine è sempre stata così, insicura delle sue emozioni, ed estremamente brava a nasconderle. Simone si ricorda ancora la sua mano sui capelli durante quel maggio 2025, così come ricorda le sue lacrime mentre lo supplicavano di non andarsene, di non lasciarlo solo, di rimanere a Milano, che le cose si sarebbero sistemate. Ma Simone non l'aveva ascoltata, pensando che lasciare l'Italia sarebbe stata la decisione migliore per tutti.


La ragazza si avvicina a lui, e i due si stringono in un abbraccio molto stretto, un abbraccio che ha il rumore di tutte quelle cose che non sono mai stati in grado di dirsi.

'Dove sei stato?' gli chiede con tono di voce tremolante, quasi come se non sia ancora in grado di realizzare che Simone sia veramente tornato in Italia, che sia qui di nuovo con lei, che avrà la possibilità di vedere sua figlia crescere.

'In Australia, ti sarebbe piaciuta così tanto...' ed è da lì che i due amici ricominciano a parlare come hanno sempre fatto da quando si sono conosciuti, non interrompendosi neanche quando Amedeo mette la pasta in tavola.


Riccardo e Amedeo guardano da lontano Jasmine e Simone che parlano come hanno sempre fatto, però rimanendo preoccupati per Daniel: da quando Simone se n'è andato, ci sono voluti diversi mesi prima che il sorriso tornasse sul suo viso, ed ora sembra spento esattamente come lo era cinque anni fa.

'Tutto bene?' gli chiede di fatto Amedeo.

'Perché è tornato adesso?' risponde Dadda con la voce tremolante.

'Non lo so, non lo so' conclude Riccardo.

I tre si alzano, andando nel salotto da Whetu, lasciando i due amici ancora al tavolo in cucina a ridere e conversare come hanno sempre fatto.


Il pomeriggio scorre esattamente così, almeno fino a quando, dopo cena, Whetu si addormente in braccio a Daniel.

'La porto di sopra e poi Simone e io andiamo a casa' dice il più grande del gruppo, ricevendo un sorriso grato da parte di Jasmine.


Daniel sale di sopra fino alla camerata di Whetu, appoggiandola sul suo lettino, per poi scoppiare a piangere: non capisce perché Simone sia nuovamente qui, oltre a pentirsi del fatto che lo avrà ospite a casa sua per non si sa quanto tempo.


Ci mette alcuni minuti per calmarsi e, quando torna in salotto, vede che Amedeo se n'è già andato. Jasmine e Simone si stanno salutando con un abbraccio, mentre a Riccardo dà solo una pacca sulla spalla, non troppo sicuro della confidenza che può dargli dopo tutto questo tempo.

Daniel, continuando ad evitare Simone, saluta i due proprietari di casa, organizzandosi con Riccardo per vedersi il pomeriggio successivo nello studio, quello studio che i due hanno costruito insieme.


Rimanendo ancora nel più rigoroso silenzio, Daniel e Simone si incamminano fuori dalla villetta.

Simone si aspetta di tutto, tranne che la macchina di Daniel sia la Mercedes Classe G che tanto aveva sognato sin da quando lo conosceva.


Il napoletano sale in macchina incerto e, una volta seduto sul sedile, si gira verso Daniel.

'Grazie' è l'unica parola che riesce a dire, prima di sprofondare in un sonno profondo sul sedile.

Il passato ritorna sempre... [DaddaxAwed]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora