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-Riccardo, non piangere- sussurra immediatamente Simone avvicinandosi all'amico e stringendolo tra le sue braccia, come a voler alleviare le emozioni negative che il friulano sta provando dentro di sè. Lo stringe stretto al petto come ha sempre fatto da quando l'ha conosciuto, come ha fatto all'ultima data del tour, come faceva quando Riccardo soffriva per l'acne, poi per il suo peso, poi per Jasmine, poi per la vita che conduceva in generale.

Rimangono in quella posizione per qualche tempo, nessuno dei due sa veramente quanto, prima di staccarsi.


Si risiedono entrambi in modo composto, tutto questo sotto gli occhi di Daniel, che subito si appresta a prendere la mano del classe '94 e stringerla come a volergli dare conforto, come a volergli dire 'Io ci sono, qualsiasi cosa accada io ci sarò'.


-Tra me e Jasmine è finita- sgancia la bomba Riccardo poco dopo, facendo calare il silenzio nella stanza.

-Da quanto lo sai? Cosa è successo?- sussurra Simone in stato di shock: dopotutto, Jasmine è una delle sue amiche più strette, e non vuole assolutamente scegliere tra lei e Riccardo.

-Dalla sera in cui sono scappato per andare al mare con Whetu e Amedeo... Ho scoperto un suo tradimento, probabilmente un suo ennesimo tradimento, e questa volta ho detto semplicemente basta: era da tempo che non c'erano più amore e complicità... L'unica cosa che voglio è che Whetu sia felice, e che cresca in un ambiente sereno- spiega singhiozzando ogni tanto mentre Daniel, che è un po' come il fratello maggiore che non ha mai avuto, gli accarezza la schiena nel vago tentativo di calmarlo. Vorrebbe Amedeo qui vicino a lui, perchè solo Amedeo sa tutta la storia, ma adesso l'unica cosa importante è che il ragazzo, nonostante sia malconcio, stia bene e sia vivo.

-Mi dispiace Riccà- sussurra Simone all'orecchio dell'amico una volta che si è alzato per andarlo ad abbracciarlo, consolandolo: tutti hanno le proprie colpe e, nonostante il friulano possa aver sbagliato anche lui, un tradimento non è mai facile da perdonare, specialmente se è la seconda volta, che quantomeno è certa, che succede.


Restano in silenzio ancora un po', finendo di sorseggiare i loro drink mentre le parole scarseggiano e nessuno ha il coraggio di interrompere il silenzio creatosi.


Il primo a farlo è Simone, annunciando che andrà a letto dato che si sente molto stanco: alla fine, è stata una giornata decisamente pesante per tutti. Si salutano, e Riccardo sa che adesso è il momento giusto per raccontare a Daniel quello che prima ha omesso.


-Daniel, ti devo parlare di un'altra cosa...- incomincia a parlare Riccardo, tremando nella voce che risulta a tratti spaventata.

-Jasmine non è l'unica ad aver tradito nella nostra relazione- continua il discorso.

-Cosa intendi? Sai che non ti giudicherò mai, vero?- risponde Daniel abbracciando di riflesso l'amico, come a volerlo spingere, a volerlo spronare a raccontare: non è facile per nessuno vivere con dei pesi, e Riccardo in questo momento è più fragile che mai.

-Alla festa di compleanno di Amedeo, quella maledetta sera del tradimento, ho tradito Jasmine- ammette per la seconda volta in poche ore Riccardo, stupendosi del coraggio che sta trovando in sé stesso: non ha mai parlato a nessuno per più di otto anni di quella sera, e adesso è la seconda volta che lo fa in poco tempo.

-Perchè non me l'hai mai detto? Non ti avrei mai giudicato...- ammette Daniel sentendosi quasi tradito dall'amico.

-Perchè l'ho tradita con Amedeo, e mi è piaciuto... Cazzo se mi è piaciuto-


Nella stanza crolla un silenzio non imbarazzante, ma quasi rilassante: le spalle di Riccardo non sono più tese, e Daniel si sente fiero dell'amico per essersi consolato con lui.

-Avevi veramente paura di dirmelo?- ribatte ridendo Daniel per poi iniziare a scompigliare i capelli all'amico, quasi a volerlo prendere in giro.

-Vabbè oh, diciamo che in quel periodo sono successe tante cose e mi sentivo messo da parte- ammette Riccardo, abbassando successivamente gli occhi al pavimento.

Daniel afferra il volte dell'amico per poi alzarlo e puntare i suoi occhi nocciola in quelli verdi dell'amico. -Non dire mai più stronzate del genere: sei il mio migliore amico, una delle persone più importanti della mia vita, non sarai mai un peso per me. Io ci sarò sempre, hai capito? Ci sarò anche da lontano, anche quando starò male, anche quando saremo vecchi e decrepiti- gli sorride per poi abbracciarlo.

Rimangono abbracciati sul pavimento per un tempo infinito, come a voler risanare tutte le ferite die loro cuori: ci sono troppe cose che non si sono detti nel corso degli anni, e adesso stanno entrambi meglio.


-Il motivo per cui mi sento così in colpa per l'incidente è perchè ho urlato contro ad Amedeo cose assurde che manco pensavo poco prima dello schianto... Non abbiamo mai parlato di quello che è successo, ma quest'ultimo periodo è stato veramente stressante e, quando ho visto la persona che ormai ho ammesso di amare essere così incluso nella mia famiglia, ho avuto paura... Gli ho urlato contro che non capivo cosa tutti ci trovassero in lui, quando lo so esattamente cosa ci si trovi in lui: c'è sempre a dare una mano, ci ha sempre supportati, alla nascita di Whetu era lì, quando abbiamo passato le prime serate da soli con lei era lì, quando abbiamo cambiato format e concept nei video lui era lì, quando Simone è tornato Amedeo era lì... Lui c'è sempre, anche quando fisicamente non c'era. Poi quei suoi capelli, i suoi tatuaggi, la sua voce, tutto di lui è perfetto- conclude il suo monologo con occhi persi nel vuoto.

-Sei proprio perso Riccà, sei proprio andato- ridacchia Daniel, ricevendo come risposta un leggero pugnetto sulla spalla.


-Comunque, guarda il lato positivo: per almeno due mesi dopo che uscirà dall'ospedale sarà da te, dipenderà in un certo senso da te... Avrai strada e campo libero... Inoltre, sono certo che Amedeo ricambi e che abbia solo voluto proteggerti- confida il sardo sorridendo leggermente, cercando di infondere all'amico un po' di coraggio.

-E se lui non ricambiasse? E se non volesse più vedermi?- dà voce alle sue paranoie il minore, quasi nuovamente sull'orlo delle lacrime.

-Beh, qui ci sarà sempre un posto per te-

Si abbracciano per un tempo interminabile, decidendo poi di rialzarsi e portarsi seduti sul divano con un nuovo drink in mano.


Si addormentano abbracciati sul divano come ai vecchi tempi, come a volersi ricucire le ferite che hanno nel cuore. Entrambi sono un po' tormentati, molto tormentati, ma quando stanno insieme riescono a liberare la loro mente e a rilassarsi, ritornando quasi bambini.

Il passato ritorna sempre... [DaddaxAwed]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora