Quando la mattina Simone si sveglia, non è immediatamente certo del perché si trovi tra le braccia di qualcuno. Poi, ancora prima di aprire gli occhi, si rivede con le sue labbra premute su quelle di Daniel, il video postato su YouTube, Daniel che gli propone di dormire insieme.
Sorride brevemente mentre ripensa a quella che, probabilmente, è stata uno delle giornate più strane di tutta la sua vita, ma anche una delle più belle.
Apre pian piano gli occhi, e subito si ritrova davanti il braccio tatuato di Daniel delicatamente appoggiato sul suo petto, mentre la testa del ragazzo è tra l'incavo della sua spalla e le gambe sono intrecciate insieme. Sposta dolcemente una delle sue mani, che inizia ad accarezzare delicatamente i capelli del più grande, che si stringe maggiormente al suo corpo.
Rimane così per diverso tempo, almeno fin quando Daniel non si stropiccia leggermente gli occhi, segno che da lì a poco si sarebbe svegliato.
-Buongiorno- borbotta con una voce rauca, che Simone trova fin troppo eccitante.
-Buongiorno- risponde il napoletano, che successivamente lascia alzare Daniel.
Si dirigono insieme in cucina chiacchierando del video di ieri, ma entrambi hanno un tarlo nel cervello: devono decisamente parlare di quello che è successo cinque anni fa, di quello che è successo in Australia, di quello che è successo ieri pomeriggio.
Mangiano in silenzio i pancake che Daniel ha cucinato, che sono ancora più buoni di come Simone si ricordava.
-Dobbiamo andare in studio che Riccardo ha qualche idea per i video... Che ne dici se stasera ordiniamo qualcosa da mangiare, tipo un pokè, e parliamo di tutto ciò che è successo?- chiede incerto Dadda, guardando il suo piatto.
Simone gli afferra la mano sul tavolo e gliela stringe, portando il più grande a sorridere di riflesso.
Si alzano lentamente, sparecchiano chiacchierando, si preparano quasi in contemporanea, uno in camera da letto e l'altro in bagno, per poi invertirsi.
Quando arrivano in studio da Riccardo, stanno parlando semplicemente del meteo come hanno sempre fatto, come se tra loro non fosse mai successo nulla, come se Simone non se ne sia andato per cinque anni senza dare una spiegazione a nessuno.
-Beh, ragazzi. Felice che abbiate risolto, ma adesso bisogna lavorare- urla Riccardo mentre gli viene incontro, distruggendo la bolla in cui si trovavano. Simone ridacchia, mentre Dadda arrossisce.
-Allora, ho una lista di video: crossbar challenge, 'mimo o ti inculo', reazione a catena, lezioni di cucina con AWED, OWED, OD e ovviamente Esperienze d.m.: il ritorno- inizia Riccardo entusiasta di ciò a cui ha lavorato stanotte.
-Io propongo che oggi non si registri, ma semplicemente di discutere di come vogliamo affrontare la cosa...- propone Daniel, ricevendo risposta affermativa da entrambi gli amici.
La mattinata passa semplicemente tra chiacchiere, spaventi, sorrisi e frecciatine un po' a tutti.
A pranzo gli raggiunge la piccola peste che, ignorando il suo adorato papà, corre immediatamente in braccio a Daniel.
-Zio, Zio- dice mentre lo riempie di baci, facendo diffondere la risata di Daniel per tutta la stanza.
-Smettila Simo, che sennò 'sto povero Cristo si consuma- sussurra Riccardo a Simone, che arrossisce ed inizia a tossire compulsivamente.
-Tutto bene?- gli chiede Daniel sorridendo e dandogli un paio di pacche sulla schiena.
Simone sorride come per ringraziarlo.
Si dirigono tutti e quattro in cucina, mentre Whetu prova a raccontare incerta di come ha passato la mattina con la mamma in giro per negozi.
Mangiano tutti insieme, ridendo, scherzando, e alternandosi a dare una mano a Whetu, che adesso guarda anche Simone con gli stessi occhi sognanti con cui una volta osservava solo Daniel.
Riccardo spero vivamente di aver fatto la scelta giusta con Simone: se ora dovesse andarsene, a Whetu si spezzerebbe il cuore, e lui non se lo può permettere, non potrebbe mai vivere con un rimorso del genere.
Quello che Simone ha deciso di fare alla fine ha cambiato immensamente i tre, anche se nessuno vuole ammetterlo veramente, e Riccardo non ha ancora nessuna idea del motivo per cui se ne sia andato... Ha provato diverse volte, anche nel corso degli anni, a chiedere a Jasmine almeno una spiegazione, un indizio, ma la ragazza non ha mai avuto alcuna voglia di tradire il suo rapporto con il napoletano, preferendo applicare la politica del silenzio anche con l'allora fidanzato e adesso attuale marito.
Il pomeriggio, più che a lavorare, lo passano a fare da babysitter alla bambina, che non potrebbe essere più contenta di tutte le attenzioni che sta ricevendo dal gruppo.
Verso le sei, decidono tutti di andare a casa. Simone mette Whetu in macchina, mentre la bambina gioca con i suoi capelli ridacchiando. Le lascia un bacio sulla guancia, poi si va a sedere sul sedile passeggero della macchina di Daniel.
-Se hai bisogno di qualsiasi cosa, anche di buttarlo fuori di casa o di picchiarlo, chiamami- gli bisbiglia Riccardo in un orecchio mentre abbraccia Daniel per salutarlo.
-Grazie mille, ma spero di non averne bisogno... E poi, la copia di casa tua e di quella di Amedeo le ho, qualsiasi cosa succederà- gli risponde il più grande.
Simone e Daniel tornano a casa in rigoroso silenzio, consapevoli del fatto che è arrivato il momento di parlare di quello che è successo cinque anni fa, e probabilmente non solo di quello.
Salgono le scale lontani uno dall'altro, per poi entrare in casa.
-Ordiniamo la cena?- propone Daniel dopo qualche altro minuto di silenzio. Simone annuisce, optando per il poke che non mangia da diverso tempo.
La cena arriva dopo quasi quaranta minuti e i due si siedono in silenzio al tavolo, quel famoso e maledetto tavolo.
-Vuoi parlarne adesso o dopo?- chiede Daniel spaventato di ciò che potrebbe succedere.
-Dopo, magari anche con un po' di alcool in corpo- risponde ridacchiando Simone, strappando una risatina tesa.
Mangiano in fretta e sparecchiano ancora più velocemente, per poi versarsi un paio di shots di Absolut a testa per provare a sciogliere la tensione che sentono nei loro muscoli.
-Allora, da dove vogliamo iniziare?- chiede Simone.
-Beh, io inizierei da...- inizia a dire Daniel.
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Il passato ritorna sempre... [DaddaxAwed]
FanfictieDaniel e Simone Awed e Dadda Ormai sono quasi cinque anni che il canale di Simone giace nell'abbandono più totale, senza che nessuno sia mai stato in grado di capirne il motivo... Le luci si sono spente sul palco per l'ultima volta a Milano nel magg...