*Milano, Italia*
Daniel e Riccardo sono in aeroporto, aspettano quel volo maledetto in un silenzio tombale.
La mattina precedente, infatti, i due amici si sono svegliati con un messaggio su un gruppo inattivo da quasi quattro anni...
'C'è qualche possibilità di avere un passaggio verso casa da Malpensa domani mattina?' recita il messaggio inviato da Simone sul gruppo dei Bracci Tamarri... L'ultimo messaggio inviato sul gruppo risaliva al 2026, quando i due amici annunciavano il ritorno su YouTube,
Daniel ha pianto quando ha visto quel messaggio, consapevole che lui e Simone hanno bisogno di chiarire quello che successe quella maledetta sera dopo la fine del tour, sera a cui il più grande continua a pensare dopo anni.
Il silenzio nella hall dell'aeroporto viene interrotto da una semplice domanda. 'Secondo te, abbiamo sbagliato a non portare Amedeo?' chiede Riccardo all'amico.
'Jasmine lavora, i tuoi non ci sono, e non potevamo portare Whetu qui, è troppo piccola... Amedeo è un bravo zio, e forse è meglio che lui non sia qui... Nel senso, lui e Simo hanno litigato pesantemente e non sono mai riusciti a risolvere...' risponde Daniel, guardando poi Riccardo annuire, con lo sguardo perso nel vuoto.
Alzano lo sguardo quasi contemporaneamente verso il tabellone che mostra tutti i voli in arrivo, sapendo ormai quale volo cercare.
'Secondo te, cosa può aver fatto in tutti questi anni in Australia? Sarà stato bene? Sarà cambiato?' chiede Dadda a Riccardo, ricevendo come risposta una scrollata di spalle incerta.
Calato nuovamente il silenzio, si concentrano entrambi sui loro pensieri... Riccardo, ancora oggi, non riesce a capire cosa sia veramente successo la sera dell'ultima data del loro tour...
Daniel, invece, sa... Non sa tutto, ma sa con una certezza quasi disarmante quello che è successo l'ultima sera di tour, quello che è successo in discoteca, e specialmente quello che è successo successivamente a casa sua sono probabilmente la ragione dietro la scomparsa di Simone.
'ATTENZIONE, il volo in arrivo da Sydney è atterrato' annuncia dopo quasi un quarto d'ora di silenzio la voce metallica dell'interfono.
Daniel accende brevemente il suo telefono, guardando la foto di lui che sorregge Whetu durante i suoi primi passi, cercando di trovare una calma che sa con certezza di non possedere.
Riccardo gli appoggia la mano sulla spalla, come quasi a volergli dare forza, ma la mano trema.
Si alzano lentamente e raggiungono il punto di arrivo dei voli internazionali, continuando a torturarsi le mani in modo quasi ossessivo, non riuscendo ancora a credere che tra poco vedranno finalmente quello che una volta era il loro migliore amico, ma che adesso potrebbe essere considerato quasi come uno sconosciuto.
'Eccolo' dice Riccardo.
Simone, per Daniel, è bello come lo era l'ultima volta che lo ha visto: i capelli portati leggermente più corti di una volta, con il mullet ormai scomparso, gli occhi più spenti rispetto a prima, il fisico più allenato rispetto a cinque anni fa.
'Ciao ragazzi, come state?' dice ai due avvicinandosi mentre trascina due valigie enormi, accompagnate da uno zaino che regge sulle sue spalle.
'Bene, e tu?' risponde Riccardo tentando di rompere quel silenzio imbarazzante che si è creato tra di loro. Simone annuisce brevemente con la testa, come a voler dare la stessa risposta dell'amico ma senza doverla necessariamente dire a voce, quasi come fosse in imbarazzo.
'Andiamo a casa mia, che di sicuro ci sarà il pranzo pronto' continua Riccardo.
Daniel non apre ancora bocca, come se fosse ancora scioccato dal fatto che Simone sia veramente lì davanti a lui, in carne ed ossa, ancora più bello di prima.
Escono dall'aeroporto in silenzio, mentre Daniel regge una delle valigie di Simone, continuando quel gioco del silenzio che a Simone risulta così fastidioso. Simone sapeva che, una volta tornato, niente sarebbe stato come prima, ma non pensava che ci sarebbe stato tutto questo imbarazzo.
Arrivano fuori dalla macchina di Riccardo e Simone pensa stupito di come la vita dei suoi amici sia cambiata da quando ha lasciato il loro mondo.
'Che fine ha fatto la Cupra?' chiede molto cautamente il napoletano.
'Beh, la Cupra rimane la macchina con cui andiamo tendenzialmente in esplorazione... Diciamo che ci sono stati molti cambiamenti nella mia vita, specialmente nell'ultimo anno, e né io né Jasmine volevamo rendere i fan partecipi di ciò... Così ho comprato una macchina solo per noi due' spiega Riccardo omettendo il cambiamento principale della sua vita, ossia quello di essere diventato papà.
Iniziano a caricare le valigie in macchina, in silenzio, un silenzio quasi imbarazzante.
'Simo, devi entrare dall'altro lato però... Lì dubito che tu ci stia' dice Riccardo al suo amico quando prova ad entrare in macchina da lato destro. Simone annuisce solamente, senza porre altre domande, andando ad aprire l'altra portiera.
In tutto ciò, Daniel è già in macchina dal posto del passeggero, con le mani che tremano e con le lacrime che minacciano di uscire dai suoi occhi... Non riesce a credere che Simone sia nuovamente con loro, ma è diviso tra la felicità e la tristezza del momento: sa di essere la causa di questa sparizione, ma se ne avessero parlato avrebbero risolto tutto.
Sente entrambe le portiere chiudersi, poi un verso sorpreso.
'Riccardo, perché hai un seggiolino in macchina?' chiede con tono quasi spezzato il napoletano.
'Quando saremo a casa mia, capirai tutto; qui non è né il luogo adatto né il momento adatto'
Dal parcheggio di Malpensa fino a casa di Riccardo non vola una mosca.
Parcheggiano fuori da una villetta posta fuori da Milano e, mentre scaricano le valigie, Simone intravede una bambina correre verso di loro.
'Zio Da' dice continuando a correre finché Daniel non la prende al volo e la fa volteggiare in aria mentre sorride; è la prima volta che lo vede sorridere e pensa che il sorriso di Dadda è una delle cose che gli sono mancate di più negli ultimi cinque anni.
'AH, grazie Whetu, essere tuo padre è proprio una soddisfazione' dice Riccardo facendo il finto offeso, per poi prenderla in braccio e riempirla di baci.
'Papà, papà' ripete un paio di volte.
Da lontano si vede anche un'altra figura avvicinarsi al gruppetto.
'Si vede proprio che è tua figlia' dice Amedeo.
'Ciao Ame' dice Simone, venendo però totalmente ignorato dal milanese.
Per spezzare il silenzio, Riccardo decide di lasciare a terra la bambina.
'Dai, entriamo a mangiare qualcosa' afferma, e tutti lo seguono all'interno della casa.
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Il passato ritorna sempre... [DaddaxAwed]
Fiksi PenggemarDaniel e Simone Awed e Dadda Ormai sono quasi cinque anni che il canale di Simone giace nell'abbandono più totale, senza che nessuno sia mai stato in grado di capirne il motivo... Le luci si sono spente sul palco per l'ultima volta a Milano nel magg...