TU TU TU TU TU
Un suono improvviso raggiunge le mie orecchie allontanandomi fastidiosamente dal mio torpore.
«Non ci voglio andaree». Giada, di fianco a me, si lamenta all'istante, piagnucolando come se fosse una bambina.
Spegne la sveglia posata sul comodino e, conoscendola, probabilmente la rimanda.
Sbuffo anche io stanca e, mantenendo gli occhi chiusi, mi trovo profondamente indecisa tra la cosa che dovrei fare, cioè alzarmi, e la cosa vorrei fare, cioè rimanere per sempre avvolta nel piumino morbido.
Nel realizzare una scelta, però, senza accorgermene mi riaddormento, soffreddo così maggiormente quando puntuale la sveglia riparte dopo cinque minuti.
Giada, nuovamente irritata, si rigira nel letto per rimandarla ancora ma, al contrario di lei, non ho intenzione di sentire quell'aggeggio infernale suonare un'altra volta, è solo peggio per me.
Per questo, non senza fatica, mi alzo finalmente dal mio letto a due piazze e mi scappa una risata nel vedere come la mia amica sia riuscita a riaddormentarsi in tempo zero; io invece decido di andare in bagno a farmi una doccia veloce e svegliarmi decentemente.
Intanto le lascerò i suoi ultimi momenti di riposo prima di farle fare il suo dolce risveglio. Tradotto: se servirà la butterò giù dal letto con l'aiuto di mio fratello Mattia e delle sue casse per la musica super amplificate.
Entro in bagno e, appena mi specchio, riconosco il mio volto chiedere pietà, oltre che almeno altre sei ore di sonno.
Gli occhi castani, fortunatamente (oddio non era proprio un'occasione fortunata!) almeno struccati da ieri notte in quel vicolo, sono socchiusi ma, allo stesso tempo, anche un po' gonfi dall'affaticamento e, a renderlo più evidente, ci pensano delle orribili vene viola che li contornano. Non so quanto correttore servirà per coprire questa situazione e rendermi presentabile.
Analogo discorso per i capelli. I morbidi boccoli di ieri sono stati sostituiti da ciocche con onde informi e altre che sono tornate al mio liscio spaghetto naturale.
Senza perdere un secondo di più mi infilo in doccia sperando di risolvere questo disastro nei pochi minuti disponibili.
Ci troviamo in queste condizioni perché stanotte, alla fine del Sing with Stars, Giada si è impuntata sull'idea di voler sentire ogni singolo pezzo e dettaglio che le mancava riguardo me e Tommaso. Perciò, dato che mi sentivo già in colpa per non avergliene parlato prima, l'ho invitata a stare qui da me a dormire per poi andare stamattina a scuola assieme e così abbiamo fatto. Dopo aver chiuso il locale infatti Sandra ha riaccompagnato me, lei e Mattia qui a casa.
Il problema è che con Giada non si tratta mai solo di recuperare "qualcosina" e come da manuale tra rivelazioni, spiegazioni e commenti vari abbiamo ripercorso tutta la storia dall'inizio alla fine ritrovandoci a dormire quaranta minuti al massimo. Il risultato è che adesso non ci vogliamo schiodare dal letto, figuriamoci andare in quello schifo di scuola per il primo giorno.
Soprattutto con quello che è successo ieri poi, sto benissimo a casa.
Ma meglio non tornare a pensarci sennò mi infilo davvero nel letto con Giada ed elimino la sveglia definitivamente.
TU TU TU TU TU
Oddio eccola, sta suonando per la millesima volta.
Finisco velocemente di lavarmi ed esco dal bagno determinata a spegnerla una volta per tutte e far alzare Giada o con le buone o con le cattive ma, grazie al cielo, sembra che si sia decisa già da sola.
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Stars
Teen FictionÈ estate e Camilla, da poco diciassettenne, vorrebbe solamente godersi le tanto attese vacanze senza ansie e stress con la sua migliore amica Giada, ma, come punizione per il suo debito in latino, è costretta a lavorare in un locale, lo Stars. È pr...