Mi sveglio prima che il sole faccia capolino oltre le mura di Grande Inverno.
L’alba è ancora un’idea lontana, un'ombra incerta all’orizzonte, ma io sono già sveglia.
La testa è piena di pensieri, il cuore pesante per le parole di Jon la sera prima.
Ha detto che si allena al fiume, ma so che c’è di più.
È sempre stato così: con Jon, c’è sempre di più.
Mi alzo piano dal letto, cercando di non fare rumore mentre indosso abiti comodi, adatti all’allenamento.
Silenziosa come un gatto, esco dalla mia stanza e mi dirigo verso quella di Arya.
Se c’è qualcuno che vorrà unirsi a noi, è lei.
E poi, non ho nessuna intenzione di farmi sgridare da Robb da sola se qualcuno dovesse scoprirci.
La porta di Arya cigola leggermente quando la spingo, ma lei non si sveglia.
La vedo, tutta avvolta nelle coperte, i capelli arruffati che spuntano da sotto il cuscino.
Sorrido tra me e me.
Arya è un piccolo tornado, anche quando dorme.
“Arya,” sussurro, scuotendola delicatamente per una spalla “Sveglia, piccola Stark. Ho una sorpresa per te.”
Lei mugugna qualcosa, si gira dall’altra parte, ma poi apre un occhio, e appena mi vede, la sua espressione cambia in un lampo “Cosa c’è? Che succede?”
“Jon ci aspetta al fiume per allenarci. Vuoi venire?”
Arya è già fuori dal letto prima che io possa finire la frase “Certo che sì!” esclama, cercando i suoi stivali “Non voglio perdermi niente!”
Ci vestiamo in fretta e ci infiliamo nei corridoi bui di Grande Inverno, muovendoci come ombre tra le ombre, fino a che non raggiungiamo la porta laterale che porta fuori dalle mura.
Quando finalmente siamo all’aperto, l’aria fredda ci colpisce, pungente e tagliente, ma rinvigorente.
Jon ci aspetta al punto d’incontro, appoggiato a un albero, con Spettro al suo fianco.
Non posso fare a meno di sorridere vedendolo lì, così serio e silenzioso, con quella presenza che sembra inghiottire il buio stesso.
Quando ci vede, solleva una mano in saluto e ci lancia qualcosa che afferro al volo.
Pane, duro e secco, ma che sembra il cibo più buono del mondo in questo momento.
“Mangiate,” dice semplicemente, mentre prende un morso dal suo pezzo di pane “Ci aspetta una lunga mattinata.”
Ci incamminiamo insieme verso il fiume, l’alba che inizia appena a colorare il cielo di una sfumatura arancione pallido.
Arya cammina davanti a noi, con Spettro e Nymeria che le trotterellano accanto, mentre io e Jon seguiamo in silenzio, le parole sospese nell’aria fresca del mattino.
Arrivati al fiume, il cielo è ormai striato di rosa e oro, il sole che inizia a spuntare tra gli alberi.
Jon posa a terra la sacca che ha portato con sé e ne estrae delle armi da allenamento, spade di legno che sembrano quasi vere nel pallido bagliore dell’alba.
Arya afferra subito una spada, con un sorriso da orecchio a orecchio, e comincia a girarla nell’aria, come se fosse nata con una spada in mano.
Iniziamo l’allenamento.
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L'inverno sta arrivando - Jon Snow × Reader
Любовные романыTra sguardi intensi (ovvero, Jon che fissa l'orizzonte gelido cercando di non pensare a quanto sia inguaiato) e dialoghi profondi (principalmente monosillabi grugniti da Jon mentre T/n si chiede se sia sempre così deprimente), i due iniziano a svilu...