Sto ancora lì, immobile, con lo sguardo fisso sull'orizzonte, dove Jon è scomparso da ormai diversi minuti.
Non c’è più niente da vedere, solo neve e vento, ma non riesco a convincermi a tornare indietro.
È come se aspettassi che, da un momento all’altro, lui cambiasse idea, tornasse indietro di corsa e dicesse qualcosa del tipo: “Mi sono sbagliato, non posso lasciarti qui!”.
Ovviamente, non succede.
Il vento mi sferza il viso, freddo e pungente, e sento i brividi scorrermi lungo la schiena.
Non so se è colpa del gelo o di quello che sento dentro, ma mi abbraccio stretta, come se potessi proteggermi da tutto questo, come se potessi mettere una distanza tra me e quel vuoto che mi divora.
La verità è che Jon è partito, e con lui se ne va anche una parte di me.
Forse quella parte che mi faceva sentire ancora un po’ bambina, al sicuro, protetta.
Mi guardo intorno.
Il cortile del castello è quasi deserto a quest'ora.
Pochi soldati si allenano e alcuni servitori vanno avanti e indietro per le loro faccende.
Nessuno mi rivolge lo sguardo, nessuno sembra notare la mia presenza.
Forse è meglio così.
Mi prendo un momento, cercando di calmarmi.
Ma come faccio?
Jon è via e tra non molto dovrò sposare Robb.
Ah, già.
Il matrimonio.
Quel piccolo dettaglio che sta appeso sopra la mia testa come una spada di Valyria pronta a cadere da un momento all’altro.
Robb è stato così calmo quando ne abbiamo parlato l’ultima volta, così sicuro.
Come se non avesse dubbi, come se tutto fosse esattamente al suo posto.
Ma io non sono così sicura.
Non lo sono mai stata.
Respiro a fondo, ma non riesco a togliermi questa sensazione di angoscia.
È come se una mano invisibile mi stringesse il cuore, e ogni volta che cerco di fare un passo avanti, quella mano si chiude più forte.
Non riesco a pensare a un futuro con Robb senza sentire questo nodo alla gola.
Mi giro, decisa a rientrare nel castello, ma le gambe mi portano dove non voglio andare.
Non voglio affrontare nessuno, e meno che mai Robb, ma so che non posso evitarlo per sempre.
La cosa peggiore è che Robb è sempre stato gentile con me, non ha mai fatto niente per meritarsi il mio rifiuto.
È un bravo ragazzo, davvero.
Solo che… non è Jon.
E io non sono pronta.
Quando entro nel castello, tutto sembra più pesante.
I muri, l’aria, persino i passi che faccio sembrano riecheggiare con un suono sordo e angosciante.
Mi incammino verso la mia stanza, sperando di trovare un momento di pace.
Mi serve un minuto per raccogliere i miei pensieri, per capire cosa fare adesso.
Ma, ovviamente, pace e tranquillità sono due cose che non esistono a Grande Inverno in questo momento.
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L'inverno sta arrivando - Jon Snow × Reader
RomanceTra sguardi intensi (ovvero, Jon che fissa l'orizzonte gelido cercando di non pensare a quanto sia inguaiato) e dialoghi profondi (principalmente monosillabi grugniti da Jon mentre T/n si chiede se sia sempre così deprimente), i due iniziano a svilu...