Charlotte ci guidò verso l'ascensore da cui era venuta lei, stando in assoluto silenzio. Avrei voluto farle un po' di domande, anche riguardo al mio "addestramento", ma mi aveva ammonito alla prima parola che dissi, con un gesto della mano.
Quando fummo dentro schiacciò il pulsante con su scritto 30 e l'ascensore partì a tutta velocità verso l'alto, un po' traballante. Un suono simile a quello di un campanello ci avvertì dell'arrivo al trentesimo piano.— Qui è dove alloggerete. Scegliete la stanza che volete.
Fecero per scendere tutti, compresa me, quando Charlotte mi fermò allungando il braccio, al che rimasi confusa.
— Tu vieni con me per l'addestramento.
Annuii poco convinta salutando gli altri con un gesto della mano, e poi la donna accanto a me spinse il bottone -30. L'ascensore cominciò a muoversi a tutta velocità verso il basso facendomi sbattere un po' ovunque.Stavolta la macchina non produsse nessun suono; le porte si aprirono velocemente e, giusto in tempo per uscire, si richiusero con altrettanta velocità. Lo spettacolo che mi ritrovai davanti era sorprendente e affascinatante: Un'enorme monitor era posto al centro della sala, dove riproduceva immagini di varie aree della terra; su ogni parete era presente un quadro raffigurante un uomo o una donna evidentemente importanti per l'organizzazione. Attorno al monitor invece, vi erano postazioni occupate da gente parecchio indaffarata, chi scriveva qualcosa al computer, chi leggeva attentamente, chi parlottava con il vicino.
Il pavimento era solo in marmo nero e ogni tanto si intravedeva il logo dell'organizzazione: un leone d'argento con delle ali blu notte, la criniera bianca e gli occhi cremisi.— Più in là c'è la sala per l'addestramento. Seguimi.
Mi condusse in una stanza completamente bianca, niente di niente era posto al suo interno. Ero confusa, perchè portarmi in un posto che non serviva a nulla per i miei allenamenti?
— Ti chiederai a cosa mai potrebbe servire questo spazio completamente senza niente. Simulazioni. La stanza cambierà aspetto nel momento in cui io lo deciderò, e tu dovrai superare la prova.
Rimasi leggermente sbalordita; e se non superavo la prova? Mi avrebbe cacciato, lo sentivo.
La mia "istruttrice" uscì dalla porta in fondo. Circa trenta secondi dopo una luce mi investì completamente; l'ambiente cambiò drasticamente, capultandomi in un luogo strano.
Attorno a me c'era una distesa di sabbia infinita, nulla di più, nulla di meno.
Il terrore si insinuava piano piano nel mio cuore, giravo la testa in ogni direzione sperando, in vano, di trovare qualcosa o qualcuno.
Due erano le cose: o camminava dritto per dritto verso una meta ignota, o aspettavo.
La seconda non mi sembrava tanto buona come idea. Uno, non avrei superato la prova, due, sarei letteralmente morta di caldo.
Così mi decisi, iniziai a camminare verso nord, la direzione che mi sembrava più corretta. Le energie diminuivano man mano che andavo avanti, spingendomi a fermarmi parecchie volte. Sembrava di essere avvolti da un piumone invernale in completa estate.
Una volta mi dissero che per sopravvivere in un posto con aria così afosa bisognava coprirsi la testa, così che il sole non bruciasse troppo su una parte delicata come la testa. Non bisognava in alcun modo spogliarsi, anche se il caldo era atroce. Se si aveva sete, bisognava accontentarsi, bevendo quel che si poteva bere [Nda. Non dico cosa lol ]
Seguii attentamente tutti quei consigli, aspettandomi di tutto.
Di fatto la "vera" prova non tardò ad arrivare.
Camminare per intere ore, non solo era troppo, non per Charlotte.
Nel momento in cui chiusi gli occhi, e in cui gli ri-aprii, una creatura di grande stazza mi si presentò avanti. L'urlo a cui volevo dar sfogo mi morì in gola, tanto era brutto quell'essere.
Assomigliava più a un'enorme scorpione, con l'unico dettaglio sulla coda. Non solo erano tre pungiglioni, ma ad ognuno vi era una testa assomigliante a quella di un drago. Il mio cuore batteva veloce, i battiti impercettibili. La mia gola visibilmente secca, e gli occhi sgranati.
Uno di quei "cosi" cercò di colpirmi. Mi scanzai, buttandomi sulla destra.
Potevo sentire il sangue gelarsi, le gambe tremare. Quello era TROPPO per me, una che non aveva mai usato i suoi poteri. O quasi.
Lo /scorpione/ balzò in aria, in una mossa mortale. L'ultima cosa che ricordai furono le seguenti parole.
— Hai perso.
Il giorno dopo mi svegliai, ritrovandomi in una stanza abbastanza lussuosa. Accanto a me c'era Jeff; mi guardava sorridendo.
— Charlotte ci ha comunicato del tuo esito. Quest'oggi riprenderai, e non dovrai fallire di nuovo. Almeno mi ha detto di dirti così.
Più umiliazione di così non potevo subirla.
/ Angolino /
Okay voi mi odierete, lo so. Non aggiorno da due mesi. Ho avuto gli esami, ho studiato come una matta diciamo. E alla fine...si li ho superati ; ; Mi dispiace davvero tanto per l'attesa, spero di non aver fatto errori. Non ho riletto molti capitoli, quindi se ho sbagliato ditemelo e uccidetemi
STAI LEGGENDO
Secret love [IN REVISIONE]
FanfictionAnnie Wilkinson è una ragazza che ama leggere, le storie su cui passa le ore sono quelle avvolte da piccoli misteri e grandi magie. Perché la fantasia è meravigliosa. Come una bambina, però, non si lascia spaventare troppo da quelli che sono degli a...