Prologo

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⚠️Storia basata su fatti non accaduti. Le vicende narrate servono solo per la trama della storia.

Jasmine:

Corro il più veloce che posso verso la stanza di mamma dopo aver ricevuto la chiamata di mia zia

Quando i miei occhi leggono il numero 8 fuori dalla stanza dell'ospedale capisco di essere arrivata e mi ci fiondo dentro

Mia mamma è stesa sul lettino,se è possibile ancora più stanca di qualche giorno fa.

Le sue condizioni peggiorano di giorno in giorno e quando mia zia mi ha chiamata 1 ora fa le speranze che mi ha dato sono ben poche.

Lucrezia Gibellini è mia mamma,la persona più solare che conosca. Non c'è volta in cui non l'abbia mai vista ferma senza fare niente.

O viaggiava volando con il suo aereo,di cui aveva il brevetto e di cui amava tanto vantarsi,o era allo stadio a guardare qualche partita di calcio o di tennis.

Fin quando non si è ammalata anni fa.
Soffre di una malattia neurogenerativa che con il tempo ha iniziato a peggiorare.

Infatti 3 anni fa ho scelto di tornare a vivere con lei in Italia,per starle vicina e godermi il più possibile tutto il tempo che la vita aveva ancora da offrirmi insieme a lei.

«Ciao Mami» la saluto baciandole una guancia,cercando di mascherare la tristezza che sto provando,per non farla preoccupare

«Ehi Mimi» ha sempre amato chiamarmi così,nonostante il mio nome sia Jasmine lei ama chiamarmi Mimi

«Come stai? Sei in gran forma!» provo a scherzare sapendo che non se la prenderà,giusto per sdrammatizzare

«Si mi sento in ottima forma a dire la verità,stavo pensando di andare allo stadio stasera,magari gioco io direttamente..»

Infatti mi risponde scherzando a sua volta e scoppiamo a ridere insieme

Mi fa cenno di avvicinarmi e così faccio,prendendo la sua mano nella mia

«Jasmine» richiama la mia attenzione

«Voglio che mi prometti una cosa...»

Io annuisco continuando a guardarla

«Voglio che la tua vita vada avanti,indipendentemente da tutto.
Voglio che diventi una donna realizzata e indipendente,che coltivi mille passioni che ti piacciono davvero e che incontri qualcuno che aggiunge quello che ti manca nella tua vita per raggiungere la felicità»

Il suo discorso suona come un addio,ma non ci do peso

«Voglio che ti innamori,che fai tutte le esperienze che credi siano giuste. Voglio che ami così tanto da stare male,perché solo se sarà così capirai di amare davvero»

«Voglio vederti amare il tuo lavoro,amare le persone che ti circondano e voglio che tu non perda mai quel sorriso che ti contraddistingue »

«Ma più di tutto Jasmine ho bisogno che tu mi faccia una promessa»

«Dimmi Mamma» provo a risponderle mascherando l'emozione

«So come sono andate le cose con Papà,so che ha fatto i suoi errori,ma tutti li facciamo.
Voglio che tu gli dia la possibilità di farsi perdonare,voglio che torniate ad essere uniti come anni fa. Voglio vedere la mia famiglia felice»

«Non ti chiedo di farlo ora,non ti chiedo di chiamarlo ora e fingere che sia tutto risolto perché non sarebbe giusto. Ma voglio che negli anni tu possa trovare la forza di perdonare le mancanze che ti ha dato,che tu possa perdonare la sua distanza»

«Me lo prometti Mimi?»

Sospiro,lasciando che delle lacrime mi bagnino la guancia e cerco la forza per annuire

«Te lo prometto Mami,tu però promettimi di stare vicino a me mentre faccio tutte queste cose che mi hai elencato. Voglio che tu sia vicino a me in ogni mia esperienza »

«Amore io sarò sempre con te,promesso»

E con questa ultima promessa mia mamma mi lascia andare,e io lo faccio con lei.

Non si è mai abbastanza preparati a questo momento,nonostante sia il primo pensiero a cui pensi quando ti dicono della malattia.

Fa male,ma la sento. Sento la sua mano stringermi,la sua voce che mi sussurra di stare tranquilla,che sta finalmente bene,che posso tornare a vivere.

Corri,fai le tue esperienze,cresci,sbaglia,perdona,e ama.

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